Dopo un riepilogo delle 7 nazioni già qualificate di diritto alla finale (Italia, Francia, Germania, Spagna, Regno Unito, Austria e Australia) ecco finalmente le 10 nazioni che parteciperanno alla finale: Lituania, Polonia, Slovenia, Svezia, Norvegia, Montenegro, Cipro, Azerbaigian, Lettonia e Israele. Rimangono fuori San Marino, Svizzera, Repubblica Ceca, Malta, Portogallo e Islanda. Tra esclusioni eccellenti, come quelle elvetiche, maltesi e lusitane, ed altre annunciate come quella di San Marino e Islanda, si conclude così la seconda semifinale di Eurovision Song Contest 2015. Le 27 nazioni finaliste sono pronte a darsi battaglia: riusciranno i nostri portabandiera de “Il Volo” a sconfiggere l’agguerrita concorrenza dei colleghi europei? Ancora qualche giorno e lo scopriremo: la finale di Vienna è ormai dietro l’angolo.
Ora che i 17 cantanti si sono esibiti è il momento decisivo: il pubblico europeo ha qualche minuto per votare i suoi preferiti e selezionare le 10 nazioni che accederanno all’attesissima finale. I tempi per garantire al pubblico di votare i loro beniamini fanno in modo che anche i meno preparati possano approfondire la loro conoscenza in fatto di Austria, associando ad essa alcune delle più importanti personalità della cultura e dell’arte. Prima di conoscere i nomi dei concorrenti che superano il turno, c’è tempo per salutare anche il trio italiano de “Il Volo”, accolto da un boato non indifferente dall’arena viennese. I componenti de “Il Volo” dicono di voler rendere orgoglioso il pubblico italiano, e di certo dimostrano di essere a loro agio in qualsiasi tipo di contesto. I rappresentanti delle altre big (Gran Bretagna, Germania) non ricevono un’accoglienza ugualmente calorosa.
Il favoritissimo dei bookmakers difende il giallo e il blu della Svezia: il suo nome è Mans Zelmerlow e il suo “Heroes” è certamente aiutato da una scenografia intelligente e da un aspetto estetico che non passano inosservati al pubblico femminile. Per quanto ritmato ed energico, il pezzo “Heroes” non si candida dunque come l’hit che risuonerà durante l’estate europea, ma è un dato di fatto che Mans Zelmerlow riuscirà a riempire gli stadi in cui si esibirà. Dopo la Svezia si passa alla Svizzera: per gli elvetici sale sul palco la 24enne Melaniè Renè, autrice del brano “Time to shine”. A dispetto di un titolo che esalta la luminosità, l’avvio del pezzo è contraddistinto da sonorità e atteggiamenti cupi, sostituiti soltanto in occasione del ritornello da un’esplosione di luce emanata dalla bellezza indiscutibile della cantante svizzera originaria delle Mauritiuus. L’Europa meridionale torna in auge con Cipro, difesa egregiamente da John Karayiannis. Il cipriota porta in scena “One thing I should have done”, e sebbene il ritmo non sia trascinante come avvenuto per molti suoi predecessori, Karayiannis è pulito nella sua esecuzione e non perde di vista il motivo di una canzone intima e dolce, dal sapore vintage. Conclusa la performance di Cipro è il momento della Slovenia: il duo denominato Maraaya, composto da una coppia di coniugi con le cuffie perennemente in testa, si esibisce in “Here for you”, e chiarisce di avere ben chiaro l’idea di musicalità e ritmo. Alla componente femminile è delegato il ruolo di esprimere in versione remixata le note impresse al pianoforte dall’uomo della coppia, ed è probabile che questo duo occuperà le prime posizioni della hit parade nelle prossime settimane. L’ultima nazione ad esibirsi è la Polonia con Monika Kuszynska, la prima cantante disabile ad esibirsi sul palco dell’Eurovision Song Contest. La sedia a rotelle non impedisce alla cantante polacca di attestarsi come una delle migliori performer dell’intera semifinale, e il pubblico non perde occasione di sottolineare con urla e applausi il proprio apprezzamento per “In the name of love”, un brano denso di carica emotiva.
Tra le coppie più attese dal pubblico vi è certamente quella della Repubblica Ceca composta da Marta Jandovà e Vaclav Noid Barta, ma la potente interpretazione di “Hope Never Dies”, non tocca le corde più intime della sensibilità del pubblico, e forse non è un caso che i cechi non si siano mai qualificati per una finale di Eurovision. Tra i favoriti per la vittoria finale vi è invece Israele, che con il giovanissimo Nadav Guedj si fa portavoce di un mondo giovanile capace di esplorare ritmiche europee e non, alternando la padronanza del palcoscenico made in USA a quelle movenze orientali che forse derivano dalla vicinanza a quel tipo di universo. “Golden Boy” potrebbe essere un osso duro anche per i nostri connazionali de “Il Volo”. Ciò che è certo è che se i nostri vorranno provare a trionfare, dovranno vedersela con la Lettonia, e più precisamente con la perfezione vocale di Aminata. Il suo “Love injected” impressiona per pulizia e potenza; la scenografia poi, aiuta a immedesimarsi in un contesto esplosivo in cui solo la voce di Aminata riesce a dominare completamente la scena. Dopo la grandissima esibizione della lettone, tocca all’Azerbaigian con Elnur Huseynov rappresentare la propria nazione. La canzone di Huseynov, “Hour of the wolf”, dopo un avvio lento sale d’intensità, e la coreografia studiata per fare da contorno all’azero riesce al meglio nel tentativo di esprimere la sofferenza quasi animalesca espressa dall’urlo del cantante. Che l’atmosfera “Twilight” riesca a contagiare il pubblico europeo? Dopo questa esibizione tocca all’Islanda, colorare il palco viennese. La ballerina, cantante e attrice Maria Olafs si esibisce in “Unbroken”, ma la sua performance sembra destinata a rappresentare un piacevole contorno piuttosto che la portata principale del banchetto musicale.
Per Montenegro scende in campo Knez. Con i suoi 47 anni, Knez rappresenta un’icona musicale nel frastagliato territorio balcanico, e in occasione dell’Eurovision Song Contest 2015 si esibisce in “Adio”, una canzone con una struttura molto particolare, con un refrain capace di trascinare anche un pubblico di certo poco avvezzo al dialetto montenegrino. Anche il piccolo Stato di Malta ha l’opportunità di mettere in campo un proprio esponente; a difendere la bandiera biancorossa è Amber con “Warrior”. La cantante esprime fin dalle prime note una voce molto potente. La performance di Amber è attualmente una delle più impressionanti fra quelle andate in scena nella serata odierna a Vienna. Il pubblico austriaco dimostra di aver apprezzato riservando un caloroso applauso al termine della canzone; Amber prenota dunque un posto in finale: se le logiche demografiche non costituiranno un fattore, è certo che l’esponente di Malta avrà l’opportunità di giocarsi la vittoria finale. Tra le nazioni più affezionate ad Eurovision Song Contest vi è certamente la Norvegia. Per gli scandinavi saliranno sul palco Morland e Debra Scarlett, il duo pronto ad esibirsi in “A monster like me”. A prendere per primo possesso del palco è Morland, ma l’ingresso in scena di Debra non è meno emozionante dell’avvio del suo compagno. Tra i due l’intesa è palpabile, ma le note di un pezzo strappalacrime non inducono il duo di commentatori italiani a temere in vista della finale che vedrà protagonista il trio de “Il Volo”. Dopo una regione del nord Europa si torna al sud, precisamente in Portogallo, con Leonor Andrade, che dopo un avvio incerto con “Hà um Mar que nos Separa”, riesce a sciogliersi e a trascinare il pubblico con un ritornello molto orecchiabile e facile da memorizzare.
La semifinale dell’Eurovision Song Contest 2015 ha inizio. Il pubblico di Vienna è caldissimo e pronto ad accogliere i 17 cantanti che si sfideranno per ottenere un posto nella finale di sabato. La padrona di casa per eccellenza e vincitrice della scorsa edizione, Conchita Wurst dà ufficialmente il via alla serata con la presentazione delle nazioni in gara. Secondo i due commentatori italiani, Marco Ardemagni e Filippo Solibello, questo potrebbe essere l’anno giusto per una vittoria italiana, con “Il Volo”, tra i gruppi in pole position per il successo. La prima nazione in gara è la Lituania, che con l’affiatatissima coppia composta da Monika Linkyte e Vaidas Baumila porta sul palco “This Time”, un pezzo carico di ritmo in cui la sinergia tra i due interpreti riesce ad emozionare tutto il pubblico austriaco, entusiasta del bacio scoccato durante la performance da parte dei protagonisti. Tocca dunque all’Irlanda, con Molly Sterling, giovanissima proveniente dal mondo dei talent, tentare la sorte con “Playing with numbers”. La sedicenne irlandese difende egregiamente i colori della propria bandiera, mettendo in scena un’esibizione carica di pathos: di certo una performance che non passerà inosservata. Arriva ora il momento di San Marino, con Anita Simoncini e Michele Perniola pronti ad esibirsi in “Chain of Lights”. Per quanto San Marino sia collocato all’interno del territorio italiano, le sonorità portate dai due portabandiera del piccolo Stato, poco hanno a che vedere con la tradizione musicale italiana.
Seconda giornata per l’Eurovision Song Contest 2015 che questa sera sarà protagonista con la seconda semifinale in cui andrà in scena con l’ultimo gruppo dei paesi partecipanti in diretta dalla Wiener Stadthalle di Vienna. Sono tanti i Paesi che si esibiranno per conquistare un posto nella finalissima di sabato 23 Maggio, quando si esibiranno assieme alle Big Five e quindi anche al nostro Paese rappresentato da Il Volo. Anche per i ragazzi oggi sarà una giornata stressante e già dal mattino Ignazio Boscchetto era pronto alla battaglia. Postando questo tweet, infatti, il cantante ha augurato il buongiorno ad amici e fans che lo seguono e che supportano il gruppo in attesa di sabato sera. Ecco qua il link.
Questa sera su Rai 4 andrà in onda la seconda semifinale dell’Eurovision Song Contest 2015. Tra gli artisti in gara in questa sessantesima edizione c’è anche il duo norvegese Morland e Debrah Scarlett. Norvegese è anche Jon Ola Sand, dirigente televisivo supervisore dell’Eurovision. In una foto ritwittata dall’account Twitter dell’Eurovision, vediamo Ola Sand durante un’intervista con i giornalisti di Mango Tv, l’emittente che trasmette l’Eurovision Song Contest in China. Lo scatto, ritwittato 17 volte, si è guadagnato quasi 30 like: clicca qui per vederlo.
I Big 5 dellEurovision Song Contest (Italia, Germania, Francia, Regno Unito e Spagna) e anche gli ospiti dellAustria e dellAustralia sono i 7 paesi (sui 40 totali) che hanno diritto di accedere con assoluta certezza alla fine del 23 maggio prossimo. Oggi, dunque, prenderanno il via le seconde semifinali, con i seguenti paesi in gara e che si esibiranno proprio in questo ordine, nel tentativo di approdare alla fase successiva: Lituania, Irlanda, San Marino, Montenegro, Malta, Norvegia, Portogallo, Repubblica Ceca, Israele, Lettonia, Azerbaigian, Islanda, Svezia, Svizzera, Cipro, Slovenia, Polonia. Verranno trasmessi in diretta televisiva su Rai 4 a partire dalle 21.00 e in contemporanea verranno seguiti anche da Rai Radio2 con la telecronaca di Marco Ardemagni e Filippo Solibello.
Il pubblico a casa può votare lesibizione che preferisce, e la sua preferenza andrà ad unirsi a quella dei cinque giudici: tra gli artisti che spiccano maggiormente cè la giovanissima Molly Sterling (Irlanda), che gareggerà con Playing With Numbers a soli 16 anni, ma anche Anita Simoncini e Michele Perniola, che rappresenteranno San Marino. Lui, infatti, ha partecipato al programma condotto da Antonella Clerici Ti Lascio una canzone, e già insieme hanno preso parte alla versione Junior dellEurovisione Song Contest. Per la Norvegia, invece, sul palco salirà un duetto – Morland e Debrah Scarlett – e per il Portogallo, che non è mai riuscito ad arrivare sui primi gradini del podio, ci sarà Leonor Andrade. Infine, anche Israele manda avanti un giovanissimo: 16 anni, come la collega irlandese, che si esibirà in Golden Boy.