La puntata di Ulisse – Il piacere della scoperta andata in onda ieri, sabato 26 maggio 2015, era dedicata a un oggetto comune: la carta che ha tramandato le idee dell’umanità, unico supporto disponibile per secoli per archiviare la memoria; un supporto fragile e facilmente distruggibile. Il titolo è proprio “Un mondo di carta”. E come sempre si parte da un argomento per spaziare e lanciare servizi che trattano argomenti affini, ma curiosi e particolari; un grande centro d’interesse che permette tanti collegamenti. Un grande ipertesto per stimolare e soddisfare la curiosità del telespettatore. Si comincia ovviamente con la domanda chi ha inventato la carta? Si parte con un servizio su come veniva prodotta la prima carta: dai cinesi che la inventarono 2000 anni fa usando foglie di bambù o gelso.
Poi nel Medioevo già a Fabriano, dove si usavano stracci di cotone, lino e canapa e dove vennero man mano messe a punto apparecchiature rivoluzionarie per l’epoca per triturare i tessuti. La prima carta veniva usata poco per scrivere, in quanto l’inchiostro veniva presto assorbito e spariva, per i documenti ufficiali si continuò a preferire la pergamena. Fin quando non si riuscì ad impermeabilizzarla utilizzando una gelatina di origine animale che la rese liscia e resistente. Con la carta si producono le banconote: ce ne sono 13 milioni in giro per l’Europa, e Angela entra con le telecamere nell’edificio blindatissimo dove in Italia si stampano gli euro, vi lavorano 250 persone. Il processo, caratterizzato da operazioni particolari, volte a rendere difficile la vita ai falsari, comincia con la produzione dei fogli partendo dal cotone, che poi vengono stampati simultaneamente su due facciate; in seguito si procede alla xerografia con inchiostro speciale, cangiante.
Quindi l’applicazione della placchetta oleografica e la calcografia per stampare i caratteri in rilevo; l’ultima operazione consiste nello stampare i numeri di serie; infine il taglio e il confezionamento. Controlli continui, ripetuti in tutte le fasi, scansioni per evitare errori e scovare eventuali difetti. Le banconote vengono conservate in una cassaforte chiamata sacrestia, dove entrano solo i robot. 45 giorni dura l’intero ciclo produttivo. Quando le banconote sono usurate, vengono ridotte in coriandoli e bruciate nei termo valorizzatori. Le banconote cominciarono a circolare in Europa a fine XVI secolo, la prima risale al 1694, emessa dal banca d’Inghilterra. Nel regno d’Italia bisogna attendere il 1882 per avere le prime 5 lire su carta. Dalle tavolette di argilla, ai papiri degli egizi, leggeri, ma cari.
Per giungere nel Medioevo all’utilizzo della pergamena inventata in Turchia nella città di Pergamo e realizzata con pelle di animali, solitamente pecore. Questi i supporti per i libri che erano rari e preziosi, la loro realizzazione lunga e frutto del lavoro certosino dei monaci amanuensi, che ricopiavano un libro mediamente in un anno di lavoro. Si conta che fino all’invenzione della stampa in Europa ce ne fossero 3000, diventati 9 milioni solo 50 anni più tardi! Tutti sanno che l’invenzione della stampa si deve a Gutemberg, ma non tutti sanno che nei primi anni era un processo troppo costoso, appena 180 furono i libri stampati ed egli fece bancarotta. Le moderne tecnologie di stampa di giornali sono l’oggetto di un servizio girato all’interno della stamperia dove nasce “La Stampa”.
Ma che fine fanno i vecchi giornali? Qualcuno ha una fine curiosa. Diventa cartapesta per i carri del Carnevale di Viareggio, per le maschere di quello di Venezia o per gli scenari dei teatri. L’utilizzo più curioso a Hong Kong dove si realizzano oggetti in carta oggetti destinati al culto dei morti: dalle macchine, ai palazzi, ad oggetto di uso quotidiano; vere e proprie offerte votive in cartapesta. Sapevamo già della culla ecologica interamente realizzata in cartone, ma ci mancava la bara. Sì in Inghilterra vengono prodotte anche bare in cartone resistenti ed ecologiche. Si punta a rimpiazzare, nei prossimi anni, quelle in truciolato che contengono formaldeide. Non poteva mancare un servizio sui francobolli ed in particolare sul Gronchi rosa realizzato per celebrare il viaggio del presidente in Perù nel 1961, ma stampando una cartina del paese sudamericano del 1939 con i confini ovviamente sbagliati.
Quando giunsero le proteste dell’ambasciatore peruviano se n’erano già stampati 70 mila. Che divennero così negli anni sempre più preziosi. Interessante la parte dedicata alle carte da gioco, i tarocchi: piccoli capolavori, preziosi, dipinti a mano costituivano uno dei passatempi preferiti nelle corti rinascimentali. Bollate dalla chiesa come gioco del demonio, la loro fama divinatoria nacque nel ‘700, quando si diffuse l’idea che potessero prevedere il futuro. La fragilità del materiale ha fatto sì che incendi, alluvioni, guerre e fanatismo religioso si accanissero nei secoli contro le biblioteche; l’ultimo servizio e una carrellata: dall’incendio della biblioteca di Alessandria d’Egitto a quella di Londra del 1666. Dalla distruzione dei testi dei Maya da parte degli spagnoli che li consideravano fonte di magia nera, ai libri ebraici distrutti dai nazisti, alla biblioteca di Sarajevo bombardata nel 1992.
Ricordando ovviamente l’alluvione di Firenze e l’enorme partecipazione giovanile per salvare i capolavori del passato. Il finale ci racconta una storia poco nota: tra i detriti del Columbia esploso in volo nel 2003 sono state recuperate 37 pagine del diario del primo astronauta israeliano Ilan Ramon. Pagine incredibilmente sopravvissute a temperature enormi, restaurate ed esposte al pubblico.
Replica Ulisse – Il piacere della scoperta, puntata 23 maggio 2015: come vederla in video streaming – E possibile vedere o rivedere la puntata di Ulisse – Il piacere della scoperta trasmessa ieri grazie al servizio di video streaming disponibile su Rai.tv, cliccando qui.