Bones torna la prossima settimana con una nuova doppia puntata (poi continuerà con appuntamento singolo) della nona stagione. Bones e Booth torneranno con due nuovi casi di omicidio e non solo. Nell’episodio numero 15 dal titolo “La ragazza nella terra”: Bones e Booth avranno il loro bel da fare ma non solo per una ragazza ritrovata sotterrata e ricoperta di soda caustica ma anche perchè Hodgins scoprirà di avere un fratello che si trova in un istituto di salute mentale. Nell’episodio numero 16 dal titolo “Il cadavere in riva al lago”: Booth si ritroverà a lavorare fianco fianco con un agente della CIA quando un informatore dell’agenzia viene trovato assassinato. Nel frattempo, Brennan vuole lavorare più a stretto contatto con Booth… ci riuscirà?
Dopo la messa in onda della settima stagione di Castle, il mercoledì sera Fox ospita anche la nona stagione di Bones: oggi, 27 maggio 2015, verranno infatti mandati in onda il tredicesimo e il quattordicesimo episodio, intitolati rispettivamente La tomba nellaiuola e Il maestro di scacchi. Ecco qualche anticipazione: la squadra indaga sulla morte del cantante country Colin Haynes, il cui corpo è stato trovato gettato in una fossa scavata nel terreno. Nel frattempo Wendall Bray, giocatore di hockey, si rompe un braccio durante una gara e Brennan intende indagare a fondo, scoprendo qualcosa d’importante grazie anche alla lastra che gli viene fatta. Nel secondo episodio, invece, Sweets va sotto copertura allinterno di un famoso club di scacchi per indagare sulla sorte di un famoso membro.
Due buoni samaritani trovano un cadavere e decidono di avvertire le autorità. Sta però piovendo e così, per evitare di far distruggere delle prove fondamentali, decidono di piazzare un ombrello sopra la vittima. Un fulmine però viene attirato dal ferro dell’oggetto e scarica la propria elettricità sul cadavere, che viene ridotto in mille pezzi. Una buona notizia arriva in ufficio, con Cam (Tamara Taylor) che è lieta di tornare in possesso a pieno della propria identità. E’ stata infatti scovata la donna che l’aveva rubata, spacciandosi per lei, e se non fosse stato per Booth (David Boreanaz) Cam l’avrebbe ridotta in tanti pezzettini, una volta ritrovatasela dinanzi. Si limita invece a un forte schiaffo. La vittima si chiamava Amanda e le indagini portano a pensare che l’assassino la conoscesse e l’amasse. Date le tante ossa rotte riportate negli anni, alcune delle quali anche recenti, si sospetta dei genitori, all’apparenza normali, ma che potrebbero celare un lato sadico.
Da un gioiello della giovane si risale al padre, che spiega come la figlia fosse una ginnasta di livello internazionale, il che spiega chiaramente i lividi e le ossa rotte. Non c’è una madre da cercare, dato che è morta di cancro da qualche anno. Booth però ha dei dubbi sul padre, troppo calmo per lui, ma Bones (Emily Deschanel) lo comprende, dicendo a Booth che è un noto fisico e che il lavoro lo aiuta a superare la cosa. Cam intanto progetta la sua vendetta e farà qualunque cosa per aggiungere più anni alla pena di Hailey, la ragazza che ha rubato la sua identità. Bones torna dal padre e si rende conto che ha smesso di lavorare.
Decide allora di parlargli, prevenendo eventuali gesti sciocchi come il suicidio. Le indagini portano a scoprire che la giovane aveva perso interesse nella ginnastica. Aveva iniziato a frequentare uno spacciatore e un’altra ragazza prodigio, Rachel. Le due avevano fatto un accordo, parlare chiaro con i propri genitori sul fatto di voler smettere. Il professore non ricorda d’aver visto la figlia la notte della sua morte. Bones scopre che l’omicidio è avvenuto in palestra, dove trovano tracce del vomito di Amanda, strozzata, e frammenti della lingua. A ucciderla è stata Rachel, furiosa con lei per non aver rispettato l’accordo. Nel secondo episodio, Bones ha continuamente lo stesso incubo, che la lascia distrutta ogni mattina. Ormai è ossessionata dall’idea di acciuffare il killer fantasma. Booth prova a consolarla ma non comprende a pieno il suo stato d’animo, così come Cam, che le ripete come non ci siano prove sufficienti per costruire un vero e proprio caso. Improvvisamente giunge a casa sua una scatola contenente il cadavere, quasi del tutto scheletrico, di una donna.
Il corpo è accompagnato da un foglietto, sul quale c’è una richiesta, ovvero scoprire cosa le sia accaduto realmente. Non è chiaro ovviamente se si tratti della provocazione di un killer in vena di giocare o di una richiesta sincera da parte di qualcuno che conosceva la vittima, e dunque chiede l’aiuto di Bones. La vittima si chiamava Lana Brewster, morta nel 1995 e divenuta famosa per la sua carriera da marinaio. I suoi genitori la adoravano, a discapito di suo fratello, unico suo parente in vita. Lui la odiava e di certo non potrebbe essere stato lui a dissotterrarla, bensì qualcuno che le voleva bene al punto tale da forzare una nuova indagine. Booth intanto è preoccupato per Bones, e in particolare dal fatto che qualcuno possa averla presa di mira ancora una volta. Non vorrebbe ritrovarsi tra le mani un nuovo caso Pelant. L’unica cosa che suo fratello può dire alla polizia è che i suoi genitori erano preoccupati da un ragazzo che piaceva a Lana, e che poteva distrarla dai suoi doveri. Il rapporto della morte parla di annegamento dopo un incidente in barca, ma il corpo presenta delle ossa rotte e nessuno le ha citate. Il dottore che visitò il cadavere fu molto negligente, e di certo avrà coperto delle prove per qualcuno. Si indaga proprio su di lui e salta fuori un’ingente quantità di denaro trasferita al tempo sul suo conto. Purtroppo il medico è ormai morto.
Si sospetta di un’avversaria di Lana, Sarah, dalla vittima denunciata al tempo. Provò ad affondare la sua barca per l’assicurazione, e negli anni a venire è stata anche in carcere, ma giura di non averla uccisa. I soldi vengono rintracciati fino alla fonte, i Macnamaras, che avevano un figlio, Trent, che si metteva sempre nei guai. Fu mandato in Svizzera due giorni dopo la morte di Lana. Il ragazzo però si uccide dopo aver ricevuto la visita della polizia. Bones inizia a pensare possa essere stato il killer fantasma dietro le morti di Lana e Trent, ma non ci sono prove a supporto della tesi. Infine viene dato del tempo a Bones di analizzare il tutto, e alla fine si dice pronta a lasciar cadere questa brutta storia, almeno per il momento.