Stasera, venerdì 8 maggio 2015, Fox Crime torna a trasmettere la seconda stagione di The Blacklist: verrà mandata in onda la 17esima puntata, dal titolo The Longevity Initiative. Il caso della settimana è particolarmente spinoso. Riguarda una compagnia che porta il nome di Longevity Initiative, che ha come scopo quello di allungare la vita umana, soprattutto di persone ricche e in grado di pagare un bel po’. Vengono portati avanti dei veri e propri esperimenti su uomini disabili ancora in vita, torturati e mutilati. Alcuni vengono trovati nel retro di un furgone da un poliziotto, che per questo viene fatto fuori, dando inizio a un’indagine, avviata dai contatti e le informazioni riservate del solito Red. Nonostante i due uomini responsabili di tutto ciò ritengano di star aiutando l’umanità, lavorando per risolvere l’annosa questione della morte del corpo umano, la realtà è ben più becera, dal momento che vengono rapiti i pazienti disabili di uno dei due, sui quali vengono praticate, tra le altre cose, delle craniotomie. Infine, una volta tornato a Washington, dopo aver aiutato Liz nel processo per omicidio, Tom, che è tornato di già sotto copertura, dovrà fare i conti col passato.
Germania. Tom Keen (Ryan Eggold) rincorre un uomo, lo pesta e si fa consegnare un oggetto. Elizabeth (Megan Boone) nel frattempo siede con il giudice, il quale le mostra il proiettile trovato sulla barca. L’accusa d’aver mentito in aula, avendo detto di non aver mai visto Sam, ma è stato trovato un proiettile della sua pistola. Lei però continua a dire di non aver ucciso Eugene. Ressler (Diego Klattenhoff) e Red (James Spader) parlano in ufficio con Aram (Amir Arison) e Samar (Mozhan Marnò), dicendo loro che Tom è ancora vivo. Red ha delle informazioni che portano in Germania. Starebbe collaborando con un gruppo di nome Disenfranchised. Red e Ressler stanno per partire, così da riportare indietro Tom e farlo finire in carcere per l’omicidio in barca. Liz scopre tutto e si oppone, ma Red non intende ascoltarla.
I due partono, ma Liz fa una telefonata, ritira i suoi soldi e chiude il conto in banca. Harold (Harry Lennix) è furioso con lei per averlo fatto mentire in aula. I due discutono ma poi Harold sviene e inizia ad avere delle convulsioni. Red parla col suo contatto, riesce a procurarsi delle armi e prova a venderle a Tom e al suo nuovo capo. Una volta soli, Red dice a Tom dei guai di Liz, e che deve tornare a casa. Lui però non ne vuole sapere. Red parla col boss, gli dice che le armi erano stato prese dalla polizia, e la ragione è Tom, che è un loro informatore. Parte una sparatoria e Tom riesce a fuggire. Tom telefona a Red, furioso, e lui torna a parlargli di Liz e del processo. La moglie di Harold rivela a Liz del tumore al cervello del marito. In aula Liz sta per essere accusata, ma una guardia porta dentro Tom, che confessa l’omicidio. Harold si sveglia e fa pace con Liz, alla quale dice che l’unica preoccupazione è quella di vederla divenire una cattiva persona.
Liz non sarà condannata per omicidio, ma per aver mentito in aula e per rapimento. Il procuratore generale Connely spiega a Tom che non ci sarà alcun accordo, e poi minaccia il giudice, che non ha autorità su un caso federale. Harold pare stare meglio, grazie al trattamento sperimentale subito nei mesi. In corte invece il giudice, furioso, non accuserà Harold e Liz, perché se i due avessero detto la verità avrebbero divulgato segreti di Stato. Liz parla con Connely e gli chiede cosa ne sarà di Tom, ma lui nega d’aver mai anche solo incontrato una persona di nome Tom Keen, e nessuno con tale nome è sotto custodia del governo americano. Connely va anche da Harold, e gli dice di rispettarlo per aver mentito in aula per qualcuno della squadra. Infine Elizabeth torna a telefonare la propria banca. Tutti i suoi soldi sono stati trasferiti in un conto anonimo, con l’unico scopo di pagare i conti per l’università della figlia di Eugene, per la cui morte Liz prova un senso di colpa atroce. Red sa già tutto, come al solito, e le dice che si tratta di una finta, e che fare la benefattrice anonima durerà poco. Alla fine dovrà realmente fare i conti con suo senso di colpa. Infine una telefonata da Tom, che chiede a Liz se lei stia finalmente bene.