Continua ad andare in onda al lunedì sera anche se il primo interesse dei fans (che pensavano di rivedere Ardenzi e la sua squadra) sta via via scemando. Anche la puntata di ieri, infatti, non ha portato a casa la vittoria della serata soccombendo sotto i colpi delle repliche di Montalbano. In particolare, la puntata di ieri ha raccolto davanti al video 3.701.000 spettatori pari al 15.59% di share. Farà di meglio nelle prossime settimane o questo è il massimo che si può fare?
Ce la farà il caro e ingenuo ispettore Ardenzi a portare a casa la verità e a dare il ben servito al degenerato Sabatini? Considerando che questo è l’unico pretesto narrativo a giustificare l’amorfa esistenza di Squadra Mobile, l’impellente interrogativo avrebbe dovuto attanagliare le menti e sbronzare gli animi più temprati, e invece ha finito per tediare anche gli occhi meno esigenti. Con i suoi mancati turning point e il suo intuibile intreccio, Squadra Mobile arriva alle sue penultime battute senza creare nulla di nuovo, ma trascinando fino allo sfinimento il rendez-vous tra i due avversari che ristagna in una banale trattazione, fatta dal ritrovamento di un cadavere, da qualche filmato incriminante e dalla ricerca di una fantomatica pistola che si dilata così tanto da farci quasi dimenticare il suo link con la storia.
Una penultima puntata che conferma i toni anonimi dell’intera stagione, che inframezza la sfida Ardenzi Vs Sabatini con le solite storie di abusi, crimini e crisi sociali di turno che, malgrado la stringente attualità, sembrano appiccicate solo per corredare un plot altrimenti scarno. Il problema è che nulla in questa fiction sembra essere al posto giusto tanto che viene da chiedersi perché abbiano scomodato il caro e vecchio ispettore Ardenzi per infilarlo in una corsa contro il tempo e contro il nemico assolutamente fine a stessa. I due capobanda lottano contro i mulini a vento, i personaggi che vi gravitano attorno non riescono a brillare di luce propria ma sono solo un inutile appendice, l’intreccio è di una prevedibilità sconcertante, i personaggi di una finzione da copione e l’epilogo, che ormai non fa più gola a nessuno, cosa potrà mai riservarci se non quell’imprevedibile happy ending trapelato sin dal primo minuto di messa in onda?! Non ci resta che affidarci a qualche gossip sentimentale che magari nell’ultima puntata potrebbe riuscire nell’arduo intento di risvegliare i morti. (Chiara Temperato)