Oggi, mercoledì 19 agosto 2015, a partire dalle 16.00 su Rai 3 andrà in onda il film drammatico intitolato Like Father, Like Sons, conosciuto in Italia come Fathers and Sons. La pellicola, che si ispira al film Il figlio dell’altra ed a tante altre che riguardano gli scambi di bambini nel momento della nascita, affronta un argomento curato nei minimi particolari dal regista Hirokazu Koreeda, che mette in risalto gli stati emozionali che si possono provare durante una scoperta del genere. Protagonisti delle due ore di film sono Masaharu Fukuyama, Makiko Ono e Keita Nonomiya. Ryota è un uomo che, da giovane, non ha mai ottenuto nulla dalla vita e che per questo motivo decide di farsi forte e di impegnarsi come non mai nel mondo del lavoro, dando dimostrazione della sua grande voglia di cambiare il suo modo di vivere. Ryota riuscirà nella sua impresa e si innamorerà di Midori, con la quale avrà anche un figlio, che i due chiameranno Keita. La famiglia apparentemente sembra molto facile, ma in verità va via via distruggendosi: Ryota infatti trascura sia la moglie che il figlio, ponendo come suo scopo e obiettivo principale il lavoro.
La famiglia dunque è molto ricca materialmente, ma povera nellaffetto e nei valori. Un giorno come tanti altri, la vita di Ryota verrà completamente sconvolta: l’uomo, tornato a casa dopo l’ennesima stancante giornata di lavoro, riceve una telefonata dall’ospedale, ed il medico gli spiega di recarsi nella struttura il più in fretta possibile con la moglie. Ryota pensa di capire di cosa si tratti, ma non ne parla con sua moglie Midori ed una volta che la coppia arriva all’ospedale, le paranoie dell’uomo d’affari diventano realtà: nel momento della nascita, vi è stato uno scambio tra le culle e quindi Keita non è il vero figlio della coppia. Questo ovviamente fa sprofondare in una profonda crisi la coppia, che decide di non parlare dell’accaduto col figlio. Dopo diversi giorni di discussioni e di riflessioni, Ryota e Midori decidono di andare ad incontrare il vero figlio ed i genitori naturali di Keita, e quello che scoprono sarà per loro sconvolgente. La famiglia che ha preso il loro vero figlio naturale è una famiglia molto semplice di lavoratori, ovvero di campagnoli, che seppur non abbiano delle ricchezze materiali, hanno dei valori affettivi che compensano tale mancanza.
La coppia ricca vede per la prima volta il loro vero figlio, che si chiama Ryusei e tutti e quattro gli adulti decidono di passare del tempo assieme, per poter conoscere il vero figlio naturale. Questa sorta di scelta ha degli effetti strani su tutte e quattro le persone, e le due coppie decidono anche di scambiarsi il figlio per diverse domeniche. La situazione però non è come si immaginavano: Ryusei non è abituato al lusso e all’essere trascurato dal padre, mentre Keita si sente troppo stretto in quella piccola casa di campagna, e soprattutto non è abituato sia al duro lavoro che al troppo affetto ricevuto. Stesso discorso per i genitori, che si trovano a che fare con una persona totalmente differente rispetto quella che hanno cresciuto: seppur il DNA sia uguale, il rapporto coi veri figli biologici che hanno le due coppie risulta essere disastroso e poco piacevole da vivere. Per questo avviene un nuovo scambio e, dopo che Keita scopre il perché di tutto questo, riesce a fare pace con suo padre, il quale gli promette di stargli sempre vicino e soprattutto di dargli tutto l’affetto che un vero padre deve dare al proprio figlio. Il film si conclude dunque con la chiusura delle porte delle due abitazioni ed il ritorno alla normalità delle due famiglie, che hanno scelto il figlio che hanno cresciuto seppur questo non sia il loro figlio naturale.