Le riprese di Nico, la pellicola in onda stasera su Rete 4 che ha visto l’esordio di Steven Seagal, sono cominciate nell’aprile del 1987 e sono durate 60 giorni. Il film ha riscosso critiche positive da parte di molti ed ha incassato, negli Stati Uniti, quasi 19 milioni di dollari. Come spesso accade, il film non è esente da alcuni errori: come riporta il sito specializzato bloopers.it, l’attore – quando fa a pugni all’interno del negozio – indossa degli stivali lucidi, mentre invece quando viene catapultato fuori ha delle scarpe da tennis. Inoltre, Nico – mentre manomette il quadro elettrico – lavora sotto la pioggia. Quando torna in macchina, però, non è affatto bagnato.
Nico, il cui titolo originale è Above Tha Law, è un film d’azione del 1988 che andrà in onda il 23 gennaio su Rete 4. La pellicola, con la regia di Andrew Davis, è interpretata tra gli altri da Steven Seagal, Sharon Stone, Pam Grier ed Hanry Silva. Vediamo la trama. Nicola Toscani, detto Nico, è un sergente di polizia ed ex agente della CIA di origini italiane che da Palermo si trasferisce a Chicago. Appassionatosi fin da subito alle arti marziali, parte a soli 17 anni per il Giappone, per studiare con i più grandi maestri. Qui conosce Nelson Fox, un agente della CIA che lo convince ad arruolarsi nell’esercito. Durante una missione in Vietnam, Nico picchia il dottor Zagon accusandolo di utilizzare, nei suoi interrogatori, metodi assolutamente illegali come mutilazioni e iniezioni di droghe. Dopo alcuni anni ritorna a Chicago e nel 1988 sua moglie Sara, interpretata da Sharon Stone, dà alla luce il piccolo Giuliano Nicola. È proprio dopo il battesimo del figlio che a Nico viene rivelato l’arrivo di un’ingente partita di droga. Il sergente, a seguito di un intervento inefficace e impacciato dell’FBI, riesce a bloccare l’auto dei malviventi, aggrappandosi al tettuccio, e ad arrestarli insieme al loro capo, Tony Salvano.
Aprendo il contenuto del carico che la banda portava con sè, Nico scopre che non si tratta di droga, ma di esplosivo C4 e non si spiega come mai gli agenti dell’FBI ordinano al dipartimento di polizia di non arrestare Salvano e gli uomini che erano con lui. Con l’aiuto quindi della collega Delores Jackson, decide di disattendere l’ordine impartitogli. La vicenda si sposta ora presso la chiesa di Santa Marina, dove Padre Tomasino si impegna a dare ospitalità ai suoi connazionali emigrati negli Stati Uniti. Il parroco scopre, in una confessione, dell’esistenza di un piano criminoso della CIA per uccidere Harrison, un senatore a capo di una commissione che indaga sul traffico di droga con l’America Centrale e che vede implicata la stessa CIA. L’organizzazione, cercando di mettere a tacere padre Tomasino e con l’aiuto di Salvano, provoca un’esplosione in chiesa che causa la morte di 7 persone, tra cui padre Gennaro, a cui Toscani era particolarmente legato. Dopo questo accadimento Nico accusa l’agente Neeley dell’FBI di aver favoreggiato l’attività di Salvano. Per questa insinuazione viene prelevato di notte dal suo appartamento e gli viene requisito il distintivo. Nonostante sia stato sospeso, Toscani decide di pedinare Salvano e scopre così che il dottor Zagon è suo superiore e fornitore di droga. È proprio Zagon a scoprire nel frattempo che padre Tomasino è scampato all’attentato. Si introduce quindi con i suoi uomini nello scantinato della chiesa e comincia ad interrogare il prete, torturandolo. È proprio a questo punto che irrompono Nico, Delores e Lukic.
Nella sparatoria che ne consegue, la donna viene ferita ma riesce a cavarsela perchè indossa un giubbotto antiproiettile. Nico invece viene sequestrato dalla CIA, nonostante riesca prima ad uccidere Salvano. Zagon sottopone Toscani ad iniezioni di sostanze illegali, ma il sergente riesce a liberarsi e ad uccidere il dottore con tutti i suoi uomini. Mentre anche gli altri malviventi vengono arrestati, il senatore Harrison si reca personalmente a casa di Toscani per ringraziarlo e promettere nessuna tolleranza verso queste azioni illegali.