Non si placa il polverone mediatico intorno ai Jarvis, il gruppo che ha partecipato alle audizioni di X Factor 2016, superato le selezioni ma al momento di passare ai Live ha abbandonato la competizione. Tra dichiarazioni del programma, smentite del gruppo, richieste del Codacons di indagare e ovviamente le reazioni del popolo del web, non manca la voce di Larsen Premoli, manager del gruppo, che ha spiegato di aver accettato di rappresentare i Jarvis solo per permettere ai ragazzi di partecipare a X Factor. Nelle ultime ore però Premoli è stato “vittima” di uno scherzo telefonico che ha raccontato sulla sua pagina Facebook: “Ieri sera mi ha chiamato MORGAN, ovviamente con numero privato, per chiedermi degli eventi, spalleggiandomi, e idolatrandomi, e dicendomi che vuole portare i ragazzi dalla De Filippi, e forse stranamente anche un pochino inconsapevole del fatto che… che ci siamo già conosciuti in passato!”, scrive il manager. Il racconto prosegue e Premoli rivela che poco prima della telefonata Morgan era sul palco del premio Tenco a S. Remo e “non possiede certo un’astronave dotata di teletrasporto…”. Premoli è certo di essere stato vittima di uno scherzo telefonico: “Bel tentativo. Spero di non rovinarvi alcuna messa in onda nel caso siate quella famosa “radio-trasmissione” che usa imitatori per fare scherzoni telefonici con questo spoiler, ma la prossima volta, suvvia, un po’ più d’impegno amici, chiunque voi siate! In ogni caso chapeau per l’imitazione, non esemplare, ma senz’altro di alto livello…”.- La polemica nata dopo la rinuncia dei Jarvis al posto guadagnato ai Live di X Factor 2016 ha fatto il giro del web e ora è entrato in gioco anche il Codacons: che ha messo in atto “un’indagine della Procura e dell’Autorità Garante per le Telecomunicazioni per violazione dei termini della gara, poiché ‘il sistema dei talent’ ha bisogno di qualcuno che ne controlli la correttezza soprattutto dell’iter seguito dai concorrenti”. L’Associazione dei Consumatori intende stabilire se siano state “commesse delle irregolarità durante l’ iter di concorso” e cioè dei “comportamenti che potrebbero essere a danno dei giovani e degli utenti radiotelevisivi che pagano l’ abbonamento alla pay-tv per assistere al talent di Sky. Se le irregolarità si rivelassero vere, al pubblico è stata data una rappresentazione falsata della gara con diritto degli abbonati ad essere risarciti”.
Non sono mancati interrogativi e polemiche dopo la rinuncia dei Jarvis sul palco di X Factor 2016: Alvaro Soler – giudice dei gruppi – ha reindirizzato la sua scelta verso i Soul System, e nelle ore seguenti alla messa in onda delle Home Visit del talent show è arrivata la risposta della Sony Italia, tramite le parole del presidente Andrea Rosi, che – parlando con l’Ansa – ha definito tutta la vicenda “paradossale”, aggiungendo che sempre – ai 12 finalisti – viene chiesto di firmare un contratto con loro, e anche che “in dieci anni non si è mai lamentato nessuno. Se qualcuno non vuole firmare è libero di andarsene e i Jarvis semplicemente non hanno voluto sottoscrivere il contratto”. In proposito, come si legge su Il Giornale di Vicenza, è intervenuta anche la Fremantle Media Italia, la società produce e detiene i diritti di X Factor 2016, e ha aggiunto: “Assoluta regolarità e trasparenza dello svolgimento della gara, nel pieno rispetto del regolamento. Tutti quelli che accedono alle audition sottoscrivono liberamente un impegno a firmare con Fremantle e Sony i contratti previsti dal regolamento come condizione essenziale per la partecipazione alla fase live della gara…”. Nel frattempo, i fans dei Jarvis hanno affrontato con un pizzico di amarezza l’addio del gruppo al palco di Sky Uno, subito pronti a chiedere spiegazioni su che cosa fosse successo nella serata di giovedì: la pagina social ufficiale della band al momento tace, quando tornerà con una nuova sorpresa o un nuovo messaggio per i followers?
Lo scandalo provocato dal ritiro dei Jarvis da X Factor 2016 sta creando ancora un vortice di domande, dubbi ed anche contestazioni. Sul sito ufficiale dello show, non si leggono che commenti di disappunto, delusioni espresse e l’associazione inevitabile fra quanto è successo alla boy band con il caso di Danilo D’Ambrosio. Quest’ultimo cantante, infatti, aveva denunciato pubblicamente in un video che il montaggio sulla propria esibizione non corrispondeva alla realtà. La produzione infatti, avrebbe deciso di tagliare delle scene importanti e sminuirlo agli occhi dei telespettatori, stravolgendo del tutto il gradimento invece ottenuto dai fan presenti in studio. Fin dalla scoperta, avvenuta durante le Home Visit della settimana scorsa, del ritiro dei Jarvis, i fan non hanno fatto altro che mostrare le proprie perplessità a riguardo, chiedendo una giustificazione ufficiale. Ad oggi X Factor 2016 non si è espressa in alcun modo riguardo alla situazione, limitandosi ad un commento poco visibile con cui auguava il meglio alla band. Bisogna tuttavia puntualizzare un po’ di cose, sconosciute ai più: “date una risposta a chi vi segue ed ha dimostrato di apprezzarvi finora. Perché far uscire i Jarvis?”; “per motivi personali non guarderò il daily“; “secondo me se fate una categoria con i talenti esclusi, uno di loro vince il programma“. Questi gli ultimi commenti che ancora si riferiscono a quanto è successo ai Jarvis. Molti altri, invece, stanno dirottando i propri pensieri verso i talenti che sono in gara in questo momento, preferendo accantonare la cosa. Ma come dicevamo prima, bisogna puntualizzare un po’ di cose, soprattutto per chi non conosce i Jarvis. Il gruppo è in vita da un paio d’anni, dai primi mesi del 2015, ma non è per nulla sconosciuto. All’attivo hanno infatti almeno 5 premi, tutti degni di nota nel panorama musicale. A partire dall’MTV New Generation, ottenuto lo scorso novembre, fino all’MTV Music del febbraio di quest’anno e l’MTV Awards, conquistato alcuni mesi dopo. A ben guardare, quindi, possono permettersi tranquillamente di rifiutare un contratto che legherebbe a doppia mandata i Jarvis con la Sony. E questo solo perché il vincolo contrattuale, stando a quanto emerso dai comunicati ufficiali del produttore della band, prevedeva la pubblicazione esclusiva con la Sony per almeno dieci anni. Un vantaggio a detta di molti, ma c’è da chiedersi: è davvero così?