Ospite a Che fuori tempo che fa da Fabio Fazio, Beatrice Bebe Vio, la schermitrice italiana fresca di medaglia d’oro alle Paralimpiadi di Rio 2016 ha lanciato un messaggio positivo ai giovani all’ascolto della trasmissione di Rai Tre. Nel bel mezzo di un dialogo con un’icona della musica italiana come Ornella Vanoni, la 19enne atleta italiana colpita da meningite ha dichiarato:”Se posso mandare un messaggio ai giovani da casa è quello di credere nei vostri sogni. Io ho iniziato a credere da 5 anni e adesso i risultati sono qua. Non vi fermate davanti a niente, andata avanti e vedrete che realizzerete tutti i vostri sogni”. Scontata la reazione del pubblico, che ha applaudito quella che si è rivelata essere una campionessa nella vita e nello sport diventando un esempio da seguire per tanti giovani e non.
Sarà presto ospite di Fabio Fazio nella sesta puntata di Che fuori tempo che fa. La 19enne, che ha vinto la medaglia d’oro alle Paraolimpiadi di Rio de Janeiro, parlerà della meningite, malattia che ha contratto perché ai suoi genitori fu consigliato di rimandare la vaccinazione. Nei giorni scorsi Bebe Vio ha lanciato un appello a chi come lei ha contratto la meningite ed è sopravvissuto: “Vorrei dire di raccontare la propria storia per sensibilizzare le persone nei confronti della vaccinazione: è una questione importantissima e più se ne parla, meglio è“, ha spiegato a Il Tirreno. Bebe Vio ha parlato poi della sua forza, legata anche al sostegno della sua famiglia. C’è poi un aneddoto relativo alle medicazioni a cui ha dovuto sottoporsi: “Un giorno ho minacciato di buttarmi giù dal letto“, ha raccontato Bebe Vio, che poi ha svelato cosa le ha detto suo padre per smorzare la tensione: “Giustamente mi disse che sarebbe stato meglio buttarsi dalla finestra perché dal letto non mi sarei fatta nulla…“.
Bebe Vio, campionessa italiana di scherma, medaglia d’oro nella prova individuale e medaglia di bronzo nella prova a squadre insieme alle compagne Loredana Trigilia e Andrea Mogos, ai XV Giochi Paralimpiaci estivi di Rio De Janeiro del 2016, sarà ospite della trasmissione Che Tempo che fa di oggi, domenica 30 ottobre, alle ore 20.00, condotta da Fabio Fazio. L’intervista alla campionessa di scherma, già vincitrice di una battaglia contro un’acuta meningite che le causò l’asporto degli arti, non mancherà certo di argomenti. Ci si aspetta che molte saranno le storie da raccontare durante la trasmissione, dal suo trionfo alle ultime Paralimpiadi, la partecipazione come teodofora a quelle di Londra del 2012, la sua lotta contro la terribile malattia, gli episodi chiave della sua vita e della sua carriera sportiva e, naturalmente, l’importantissimo invito come esponente delle personalità di rilievo italiane alla cena della Casa Bianca con i coniugi Obama, insieme al premier Matteo Renzi con la moglie Agnese Landini, il regista Paolo Sorrentino, l’attore e regista Roberto Benigni e la moglie, l’attrice Nicoletta Braschi, il magistrato Raffaele Cantone, presidente dell’Anac, lo stilista Giorgio Armani, il sindaco di Lampedusa Giusi Nicolini. A proposito di questa esperienza unica, Bebe, diminutivo di Beatrice, ha già esternato tutta la sua più che comprensibile gioia, tutte le emozioni indescrivibili da cui è stata travolta sia alla notizia dell’invito, sia durante la cena, insieme a personalità della cultura e della politica di tutto il mondo, di ogni ambito. Un’occasione, inoltre, per ricordare le eccellenze che sono presenti in Italia e che attualmente continuano a sorprendere il mondo, come, appunto, la baby-campionessa, dolce e spiritosa, che, dopo tanta esitazione nel trovare il coraggio necessario, è riuscita addirittura a farsi un selfie con il presidente Obama che, con la sorpresa della Vio, ha accettato di buon grado di apparire in quella foto informale e spiritosa, nonostante, come aveva detto Bebe, fosse una cosa “contro il protocollo”. Bebe Vio, una delle grandi personalità dello sport che, nonostante malattie, incidenti, disgrazie che hanno cambiato loro la vita arrecando delle pesanti interruzioni alla propria carriera sportiva, con la probabilità molto presente di non poter continuare a praticare la costruzione del proprio sogno, interrompendo anche la conduzione di una vita normale e serena, hanno saputo riprendere in mano la propria carriera, grazie sia alla sua forza d’animo, abnegazione e lucidità nel voler coltivare quel sogno, che è una delle loro ragioni di vita, sia grazie alla tecnologia e all’ingegneristica. Ma ecco alcune curiosità sulla giovane campionessa.
Questa sera nel salotto di Fabio Fazio ci sarà una vera e propria icona di forza e virtù, Bebe Vio. La campionessa italiana di scherma sarà nello studio di Che tempo che fa per parlare di speranza e di vita proprio lei che, nel 2008, ha rischiato di perderla per via di una meningite acuta. La campionessa parolimpica oro ai mondiali di fioretto a Rio, e da poco stata dall’altra parte del mondo, al cospetto del Presidente degli Stati Uniti d’American con il quale ha posato anche per un selie, ma questa sera sarà da Fabio Fazio anche in veste di testimonial per le vaccinazioni. In un’intervista al Tirreno, nei giorni scorsi la campionessa ha raccontato: “L’anno precedente alla mia malattia, i medici avevano consigliato ai miei genitori di aspettare perchè ero troppo piccola. Penso che se fossi stata vaccinata non l’avrei contratta”. Parlerà di questo anche nel salotto di Fabio Fazio questa sera oppure il motivo del suo invito è un altro? Lo scopriremo tra qualche ora su Raitre.
Beatrice Vio nasce a Venezia il 4 marzo 1997 ma vive a Modigliano Veneto, in provincia di Treviso. Fin dall’età di soli cinque anni e mezzo pratica la scherma, ma all’età di undici anni, nel 2008, viene colpita da meningite fulminante, malattia spesso mortale. La meningite le causò un’infezione con necrosi agli avambracci e alle gambe, che per questo motivo le furono amputati. Trascorse tre mesi e mezzo in ospedale, ma grazie ad una riabilitazione motoria e alla fisioterapia praticata nel centro protesi di Budrio, in provincia di Bologna, poté far uso di protesi applicate agli arti. Quelle alle gambe, inoltre, furono progettate per poter sostenere il fioretto. Dopo soltanto un anno e mezzo circa dal momento in cui fu colpita dalla malattia, quindi, tornò a praticare la scherma, facendo uso della sedia a rotelle. Diventò un simbolo di questo tipo di battaglie e la famiglia fondò un’associazione ONLUS per il sostegno all’integrazione sociale tramite lo sport per i bambini che hanno subito amputazioni simili, “art4sport”. Il padre rilasciò una dichiarazione sull’importanza del vaccino contro la meningite che probabilmente avrebbe potuto prevenire la malattia, ricordando come moltissime persone, negli ultimi anni, siano deviate da false credenze, molte volte diffuse con scopi truffaldini, che spingono spesso a pensare che le vaccinazioni arrechino pericolose malattie e disfunzioni. E proprio Bebe, infatti, è stata testimonial di una campagna, nel settembre di quest’anno, a favore della vaccinazione contro la meningite.