Dal 7 novembre sarà disponibile per la visione nei cinema italiani il film Oasis: Supersonic, documentario sulla più famosa band del britpop degli anni Novanta. Si tratta di un documentario sulla band degli Oasis, formata a Manchester nei primi anni Novanta ed attiva fino a pochi anni fa, diretto da Mat Whitecross e prodotto da Mint Pictures. I protagonisti del documentario sono gli esponenti stessi della band ed alcuni personaggi vicini come produttori, tecnici ed amici, i quali aiuteranno a ricostruire in un quadro coerente i primi anni di storia della band.
Il titolo del documentario prende spunto dal primo singolo pubblicato dalla band, intitolato Supersonic, che irruppe nella scena musicale degli anni Novanta ed entrò immediatamente nelle classifiche musicali dell’epoca. Probabilmente nemmeno Gallagher e company, a quel tempo, potevano immaginare il loro roseo avvenire e di poter scrivere un capitolo così importante della musica moderna. Noel Gallagher, chitarrista e principale compositore della band per tutto il suo periodo di attività, ricorda nel documentario lo strano inizio di carriera del gruppo. Offuscato probabilmente anche dall’assunzione di stupefacenti, che i componenti della band non hanno mai esplicitamente negato, Gallagher scrisse la canzone tipica di quelli che sarebbero diventati gli Oasis: melodia orecchiabile, testo a larghi tratti nonsense ed una certa serenità che accompagna tutta la durata del pezzo. In realtà il documentario si ferma volutamente al momento dell’apice della carriera degli Oasis, ovvero il concerto a Knebworth del 1996 che è unanimemente riconosciuto dagli ex componenti del gruppo come un vero spartiacque nella storia degli Oasis. Grazie alle preziose testimonianze di personaggi vicini alla band, viene fuori un ritratto molto fedele e privo di caricature dei due leader del gruppo, Noel e Liam Gallagher, che ormai da anni sono in rottura e non mancano di lanciarsi frecciatine a distanza nonostante il rapporto di fratellanza. La storia degli Oasis dopo quel 1996, infatti, segnerà un lento ma evidente declino della loro musica, dato il rapporto sempre più complicato fra i Gallagher, personalità troppo forti ed orgogliose per convivere a lungo in una formazione musicale.
Questo film, infatti, nelle due ore in cui terrà compagnia allo spettatore, farà numerosi riferimenti al “caratteraccio” degli Oasis, una sorta di arma a doppio taglio per il successo stesso della band. Se da un lato i componenti incarnano quasi alla perfezione l’ideologia e lo stile di vita del rock’n roll, con tutto il seguito di pubblico ed il prestigio che la band può ricavarne, dall’altro questo atteggiamento si è tramutato spesso in un’evidente arroganza che ha finito di scoprire ferite già aperte all’interno del gruppo. Oltre a ciò, però, c’è tutto quello di straordinario messo in campo dagli Oasis sui palcoscenici di mezzo mondo in quei magnifici anni Novanta: Wonderwall, Don’t Look Back in Anger, tutte prodezze di una band che negli anni migliori poteva contare sull’abilità tecnica di Noel Gallagher e sul carisma da vero frontman di Liam. Per promuovere l’uscita al cinema di questo film, è stato creato un sito apposito Oasisalcinema.it, con informazioni sulle sale disponibili in tutta Italia.