Il Boss è il film che verrà trasmesso su Cielo oggi, venerdì 16 dicembre 2016. La pellicola dal genere noir e poliziesca è stata diretta da Fernando di Leo che ha adattato il soggetto cinematografico tratto dal romanzo di Peter McCurtin “Il mafioso”. Il film fu presentato nel febbraio del 1973 a Genova, alla fine dell’anno esso fu ritirato per ordine della magistratura romana dalle sale cinematografiche. Dopo alcuni mesi di sospensione il film fu riabilitato. Le location del film furono interamente italiane, con molte scene girate a Roma e nelle campagna della Ciociaria. Il film all’epoca usci con l’importante censura del “vietato ai minori” in quanto conteneva molte scene di violenza e qualche scena di sesso, questo non gli impedì comunque di avere un ottimo successo ai box office nazionali.
, il film in onda su Cielo oggi, venerdì 16 dicembre 2016 alle ore 23.15. Una pellicola noir a sfondo poliziesco, uno stile che tanto successo ha avuto all’inizio degli anni 70 nel nostro paese. Il film che rappresenta l’ultimo capitolo della serie, trilogia del milieu, è diretto dal bravo Fernando Di Leo su soggetto dello stesso De Leo, che riconosce di aver tratto ispirazione dal libro di Peter McCurtin dal titolo Il Mafioso. Ottimo, è il cast di attori capitanato da Henry Silva che interpreta Lanzetta, e da Gianni Garcovich (noto come Gianni Garko) il poliziotto che gli da la caccia. Il film non è certo una prima televisiva, essendo stato, anche a causa dell’anzianità di produzione, programmato diverse volte sui palinsesti televisivi italiani. Ma vediamo la trama del film nel dettaglio.
Il film prende avvio con una strage operata a colpi di lanciagranate in un cinema porno palermitano. La strage ordinata da Don Giuseppe Daniello, è operata materialmente da uno spietato mafioso palermitano Nick Lanzetta. Alla causa della tragica decisione del boss la volontà di mettere fuori gioco la banda agli ordini di Antonino Attardi, rei di ospitare tra le sue fila un informatore della commissione antimafia, tale Cocchi, che però sopravvive all’eccidio. Delle indagini viene immediatamente incaricato il commissario Torri, che parla con i mafiosi scampati allo scopo di fare luce sull’eccidio. Cocchi nonostante l’intervento delle forze dell’ordine medita la vendetta, e fa rapire la giovane figlia ventenne di Daniello, questo allo scopo di risalire agli autori materiali della strage. Il mafioso superstite chiede a Daniello di consegnarsi ma lui non cede, anche e soprattutto per le pressioni del capo mandamento locale, cede però quando il killer in cambio della vita della figlia chiede ben 500 milioni. Mentre si reca allo scambio Daniello è però freddato dal suo uomo di fiducia, in questo caso cooptato dal capo dell’organizzazione mafiosa. Nel frattempo sul tavolo del questore di Palermo arriva un rapporto, in cui Torri viene additato come un fiancheggiatore del potere mafioso. Lanzetta però riesce a risalire al covo dove la figlia del boss viene tenuta prigioniera, ivi giunto trova un ambiente pregno delle droghe che rapitori e rapita usano, uccide i sorveglianti e nel frattempo porta la giovane ragazza a casa sua, e qui se ne invaghisce. La trama continua tra alterne vicende, vicende che porteranno l’antico boss a perdere la vita ucciso in una cruenta sparatoria, e Lanzetta invece assurgere al comando della cupola locale, nelle sparatorie che si succedono senza soluzione di continuità perde la vita anche la giovane donna e il commissario (che si rivela del tutto estraneo alla criminalità organizzata), sull’altare di un potere mafioso che non risparmia neppure gli innocenti