Tutto pronto per una nuova puntata del talk show del sabato seria di Rai Tre, Che fuori tempo che fa, ovviamente condotto da Fabio Fazio. Uno dei personaggi più attesi di questa puntata è senza dubbio l’ex ciclista ed oggi costruttore di biciclette, Mario Cipollini da tutti gli appassionati conosciuto come Re Leone oppure Super Mario. Cipollini che nella scorsa settimana ha rilasciato una lunga intervista rilasciata al quotidiano Il Giornale nella quale ha denunciato come il ciclismo italiano nonostante sia invidiato in tutto il mondo, in Italia non ha lo spazio che meriterebbe. L’ex campione del mondo ha puntato il dito contro i media che non riescono a creare il giusto appeal. Inoltre, commentando gli ultimi fatti sportivi, ha sottolineato come quest’anno ci siano le premesse di un grande spettacolo con i grandi nomi dell’attuale ciclismo che sono partiti subito alla grande collezionando successi.
Questa sera, sabato 5 marzo 2016, sulle frequenze di Rai Tre viene mandato in onda un nuovo appuntamento con il talkshow Che fuori tempo che fa condotto da Fabio Fazio con la collaborazione di Massimo Gramellini, Fabio Volo e Nino Frassica. Tra i tanti ospiti annunciati per questa puntata spicca l’ex campione del mondo di ciclismo su strada Mario Cipollini. Prima di vederlo nel salotto televisivo di Che fuori tempo che fa, vediamo i passaggi più significativi della propria vita e della propria carriera sportiva.
Mario Cipollini oggi è un produttore di biciclette da corsa ed è stato corridore professionista per quasi vent’anni, dal 1989 al 2008 (con una breve parentesi dal 2005 al 2007 in cui si ritirò per la prima volta dalle corse prima dell’addio definitivo). Viene ritenuto il più forte velocista italiano e uno dei più grandi della storia del ciclismo, assoluto padrone degli sprint negli anni Novanta e nei primi del Duemila. Nel corso della sua carriera fu soprannominato “Re Leone” e “Super Mario” e unì alle vittorie una spiccata capacità comunicativa, che lo rese un brillante uomo – immagine per il ciclismo. Per certi versi fu rivoluzionario nel suo modo di fare le volate, poiché per esaltare al massimo la sua potente progressione allo sprint fu ideato il “treno”, un meccanismo nel quale i compagni di squadra preparavano la sua volata schierandosi in testa davanti al gruppo nei chilometri finali tirando il plotone proprio come una locomotiva, fino a lanciare Cipollini alla massima velocità nelle ultime centinaia di metri. Il treno della Saeco – la squadra in cui militò negli anni più brillanti della sua carriera – divenne un marchio di fabbrica dei suoi numerosi successi. Cipollini vanta in tutto 189 vittorie, molte delle quali sono affermazioni di prestigio. Detiene il record di successi complessivi al Giro d’Italia, conquistato nel 2003: 42 in totale, superando il primato precedente che apparteneva ad Alfredo Binda, uno dei miti del ciclismo italiano, e risaliva ai lontanissimi anni Trenta. È recordman italiano anche per quanto riguarda il Tour de France: 12 le sue vittorie complessive in terra francese, alla pari di un’altra leggenda del ciclismo nostrano, Gino Bartali. Proprio al Tour nel 1999 conquistò ben quattro successi di fila, sfiorando il record storico di cinque realizzato addirittura novant’anni prima, nel 1909, dal lussemburghese Faber. Ha indossato diverse volte sia la maglia rosa del Giro d’Italia che quella gialla del Tour de France. Il suo anno d’oro è senza dubbio il 2002: in quella stagione conquistò la sua unica Milano-Sanremo (la classica più ambita dai velocisti), la Gand-Wevelgem, ben 6 tappe al Giro d’Italia (che gli valsero anche la classifica a punti di quella edizione), due tappe al Giro di Spagna e soprattutto il Campionato del mondo che si disputò a Zolder, che si può considerare l’apice della sua brillante carriera. Quell’anno, purtroppo, non poté prendere parte al Tour de France perché la sua squadra non venne invitata dall’organizzazione della corsa. Tra i suoi successi anche il campionato italiano, conquistato nella stagione 1996. Nelle tre grandi corse a tappe del ciclismo – Tour, Giro e Vuelta – ha totalizzato 57 vittorie, secondo solo al “cannibale” Merckx che ne ha ottenute 64. Curiosamente, al terzo posto di questa graduatoria c’è lo sprinter che detronizzò il “Re Leone” a partire dal 2003, ovvero Alessandro Petacchi con 44 vittorie totali. Nato a Lucca, Cipollini ha fatto del suo carattere estroverso, tipicamente toscano, un punto di forza, stupendo addetti ai lavori e media con trovate divertenti e provocazioni, attirando su di sé l’attenzione anche al di fuori delle corse. Nonostante si sia ritirato da quasi un decennio, qualche settimana fa hanno destato scalpore le sue foto nudo in sella ad una delle biciclette col suo marchio: una pubblicità azzeccata, anche per via del suo fisico scultoreo e perfetto a quasi cinquant’anni di età. Da sempre a suo agio di fronte alle telecamere, nel 2015 ha partecipato alla trasmissione di Carlo Conti “Si può fare!” su Rai 1.