Sulle note delle bellissime canzoni di Ennio Moricone, il film diventa un elogio alle numerose azioni del Papa. Battiato ha voluto interpretare la storia di un uomo prima che diventasse Papa, descrivendo tutti i momenti salienti che lo hanno portato a svolgere un compito così importante. I personaggi sono tutti esistiti, ma Battiato ha voluto inserire, in ognuno di loro, qualche personalizzazione, per far acquisire al film una ancor maggiore autenticità.
Su Rete 4, domenica 3 aprile, andrà in onda il film su Karol Wojtyla, intitolato Karol un uomo diventato Papa. Regia di Giacomo Battiato, il film, già andato in onda nel 2005, è stato realizzato in Polonia nello stesso anno. Tra i vari attori, i principali sono Piotr Adamczyk, che interpreterà la figura del papa Karol Wojtyla, Kenneth Welsh nelle vesti del professor Wójcik e Olgierd Lukaszewicz nell’interpretazione di Karol Wojtyla padre. Tra questi nomi noti, moltissimi attori italiani come il grandioso Raoul Bova nei panni di padre Tomasz Zaleski, Violante Placido che interpreta Maria Pomorska e uno straordinario Ennio Fantastichini nei panni di Maciej Nowak. È un film biografico, riguardante tutta la vita del papa, dall’inizio, quando era un semplice sacerdote, fino al papato.
Il film inizia nel 1939, quando la Polonia divenne luogo di una terribile rappresaglia contro gli Slavi e i Semiti. Karol, a quel tempo ancora universitario, rifiuta di lottare con i suoi compagni. Decide, invece, di attuare un altro tipo di battaglia, quella culturale. Inizia a fare teatro, cercando di mantenere la cultura del suo popolo. Ad aiutarlo nella sua impresa, don Tomasz Zaleski, un uomo di chiesa che mette tutto se stesso per salvare la gente. Morirà più tardi, giustiziato dai nazisti. Nel frattempo, il padre di Karol Wojtyla, molto ammalato e vedovo da tempo, muore. Dopo queste vicende, che hanno portato ad un grave momento di perdita della fede, Karol decide di entrare in seminario, dove prenderà i voti al termine della guerra. La guerra è finita, ma le terribili azioni non finiscono qui. Al potere sale il regime anticlericale stalinista. Preoccupato per il rapporto che la Chiesa insatura con i giovani, il regime inizia una dura rappresaglia. Wojtyla, divenuto docente di etica all’Università, e Vescovo, viene seguito da Adam Zielinski. Il ragazzo deve controllare il suo comportamento e riferirlo ai capi del regime. Contemporaneamente Wojtyla affiancherà la protesta delle operaie, le quali si lamentano del duro lavoro. Nonostante gli impedimenti, celebra la messa di Natale nel quartiere operaio di Nowa Huta. Per questa situazione, Karol sarà amato da tutto il popolo e non solo. Anche l’esercito inizierà a seguirlo. Dopo la precoce morte di Papa Giovanni Paolo I, Karol Wojtyla venne eletto Papa.