È pronta a partire oggi, lunedì 16 maggio 2016, su Top Crime la serie thriller The Following 3 con Kevin Bacon. Andranno in onda i primi due episodi, dal titolo “Sangue nuovo” e “La scatola“. In questo momento i fans dell’agente Ryan Hardly sono ancora in attesa di sapere se l’emittente madre Fox ha trovato un acquirente disposto a girare la quarta stagione, particolare che potrebbe decretare la fine definitiva della serie. In attesa di saperne di più, in questa nuova stagione avremo a che fare con numerosi cambiamenti. Con il finale precedente abbiamo visto infatti sferrare un duro colpo all’inquietante Joe Carrol (James Purefoy) e lo ritroveremo in carcere fin dai primi minuti del pilot di oggi, ma non è il solo ad aver accusato lo stop. La caccia a Carrol ha portato infatti Ryan ad identificarsi nella caccia ed in assenza della sua nemesi l’agente speciale dell’FBI non sarà più lo stesso. Rispetto agli inizi, Ryan sarà colto da continui sensi di colpa per le numerose morti causate da Carrol, accusa che gli muove anche l’opinione pubblica. Ed ecco quindi che l’alcool sembra fornire una buona chance per annegare i propri demoni, mentre nella sua mente, Ryan lotta anche con la presenza ossessiva di Carrol. Il fatto che il Follower stia in prigione non vuol dire assolutamente nulla. Fatto fuori il cattivone della serie, ci si potrebbe chiedere chi sarà il suo degno sostituto. Di certo una figura del genere è difficilmente cancellabile, ma diciamo che in questa terza serie vedremo diversi sostituti, prima di arrivare a scoprire che il nuovo Villain è molto più cattivo di Carrol…
Un uomo irrompe ad un ricevimento di nozze a cui sta partecipando anche Ryan con la sua nuova fidanzata Gwen (Zuleikha Robinson) ed inizia a gettare il panico fra i presenti. L’uomo si avvicina infatti a Ryan e gli lancia contro una fiala di sangue in segno di protesta, accusandolo di aver provocato, anche se indirettamente, la morte della figlia Sherry Miller. Le persone presenti guardano Ryan con sospetto. Anche se Joe Carrol si trova in carcere da più di un anno ed è in attesa della pena di morte, l’agente non è considerato un eroe dai più, ma un complice. Anche Mike (Shawn Ashmore) è tornato in città dopo un anno ad inseguire Mark (Sam Underwood), di cui poi si sono perse le tracce. Intanto, una nuova coppia di follower, Kyle (Hunter Parrish) e Daisy (Ruth Kearney) attirano ed uccidono un uomo ed una donna per rubarne l’identità. Ryan invece è divorato dai sensi di colpa ed alla fine si convince a raggiungere i Miller per scusarsi di ciò che è successo alla figlia. Una volta lì, scopre che in realtà l’uomo incontrato la sera precedente non era il padre di Sherry. In realtà l’uomo si chiama Andrew Jacobs (Michael Irby) ed in quel momento sta discutendo con Daisy su come preparare un nuovo messaggio da inviare a Ryan. Quando l’FBI viene informata del nuovo delitto, Ryan capisce subito che la scena del crimine in realtà rappresenta l’attivo in cui Max (Jessica Stroup) uccise Luke (Shan Agish). Mark è tornato.
Ryan scopre che c’è una corrispondenza con il sangue che gli ha lanciato contro il finto Miller. Intanto, Mark si prepara a sferrare un duro colpo all’FBI, questa volta uccidendo uno degli agenti. Kyle ed Andrew sono insospettiti dal comportamento del leader che spesso appare troppo inquietante, ma Daisy teme che li uccida e per questo suggerisce di proseguire. Ryan riesce a risalire alla vera identità di Andrew e scopre che è stato lui a far fuggire Mark un anno prima. Questo lo rende inevitabilmente un follower di Mark o forse di Carrol. Una volta raggiunto, scopre che in realtà avrebbe dovuto sposare Lily e fare quindi da padre ai due gemelli. Andrew è anche convinto che Ryan, Mike e Max debbano confessare qualcosa per evitare che le cose peggiorino, ma appare tutto ancora troppo oscuro. Nel frattempo, Kyle trova una nuova vittima. Grazie alla targa del furgone di Andrew, la task force è in grado di individuare il luogo in cui si nasconde Mark che tuttavia riesce a fuggire. Successivamente, è lo stesso Mark a mettersi in contatto con Ryan: vuole una confessione pubblica, altrimenti Jeff Clarke morirà.