È il nuovo film di Paolo Virzì che esce nelle sale cinematografiche italiane, oggi martedì 17 maggio 2016, in ritardo rispetto alla sua programmazione iniziale in quanto è stato scelto tra le pellicole presentate al Festival di Cannes nella sezione parallela Quinzaine des Réalisateurs. Il nuovo lavoro cinematografico del regista livornese è una commedia drammatica e ha come protagoniste le attrici Valeria Bruni Tedeschi e Micaela Ramazzotti, affiancate, tra gli altri, da Anna Galiena, Valentina Carnelutti, Bob Messini e Tommaso Ragno. La sceneggiatura dell’opera è stata scritta da Virzì insieme a un’esperta del settore Francesca Archibugi.
Il film racconta la storia di un’amicizia inaspettata e insolita tra due donne con disturbi mentali che si ritrovano a convivere in una comunità terapeutica tutta al femminile in Toscana, sottoposta anche a custodia giudiziaria. Beatrice (Valeria Bruni Tedeschi) è una borghese bipolare, compulsiva, chiacchierona, megalomane, distrutta da un amore finito male, l’altra protagonista, invece, è Donatella (Micaela Ramazzotti), una madre fragile, silenziosa, rude, piena di tatuaggi che custodisce un doloroso segreto legato alla sua vita fuori da Villa Biondi. Le due trovano una connessione fin dal primo momento, entrano l’una nella vita dell’altra e si impegnano nella ricerca di un modo per uscire fuori dalla gabbia in cui si trovano, per lasciare il centro e tornare a una vita normale, per quanto sia possibile. La loro fuga è prima di tutto verso la semplice e agognata felicità, che per loro significa riappropriarsi della propria libertà, vivendo senza obblighi, esplorando il mondo in modo spensierato. Durante questo viaggio on the road le due scoprono che tra sanità e insanità mentale il confine è molto labile e in questa situazione si faranno forza a vicenda, rivelando le debolezze reciproche e i loro punti di forza. Questo confronto doloroso, ma anche piacevole, sarà una terapia per entrambe. Tutta la pellicola ruota intorno a questa amicizia che si rafforza ad ogni tappa, che tende a valorizzare la bellezza di una relazione vera, senza pregiudizi e che mostra come non bisogna temere la pazzia e le persone che soffrono di disturbi mentali, perché dietro ad ognuno c’è un vissuto doloroso, c’è una battaglia che sta combattendo.
Paolo Virzì ha dichiarato di aver scelto le attrici ancor prima di pensare al film. Ha raccontato che durante le riprese del suo lavoro precedente Il Capitale umano, sua moglie Micaela, incinta della loro bambina, si era presentata sul set in occasione del compleanno del regista e in durante quella visita Valeria si era avvicinata con naturalezza all’attrice. Tra le due c’è stato subito un feeling inaspettato e hanno iniziato a conversare e a confrontarsi: Proprio in quel momento, nel modo in cui interagivano le due signore, si è accesa la lampadina e il desiderio di Virzì di unire, anche nel lavoro, “queste due magnifiche creature”. Da qui è nata, poi, l’idea di fare un film su delle donne sbagliate, perché come lo stesso regista ha affermato le donne sono interessanti quando sbagliano.