La casa delle estati lontane è un film che è stato girato nel 2014, ma approda nelle sale italiane a partire da oggi, giovedì 16 giugno 2016. Si tratta di una co produzione franco israeliana il cui titolo originale è Rendez-vous à Atlit. La regia è di Shirel Amitay, qui alla sua prima prova dietro la macchina da presa. La casa delle estati lontane è stato presentato al Film Festival di Amburgo; nel nostro Paese l’anteprima c’è stata presso il Festival dei Diritti Umani di Milano. Le interpreti principali del film sono Géraldine Nakache, Yaël Abecassis e Judith Chemla, che interpretano rispettivamente le tre sorelle Cali, Darel e Asia. Tra gli altri attori del cast figurano Pippo Delbono (Zack) e Arsinée Khanjian (Mona). Il film è stato distribuito a livello internazionale da Parthenos.
L’azione si svolge in Israele nel 1995, l’anno in cui Yitzhak Rabin, primo ministro israeliano e premio Nobel per la pace, venne assassinato. Pochi giorni prima che questo accada (4 novembre), Cali si reca ad Atlit, dove incontra le sorelle Darel e Asia. Atlit è la città in cui le tre donne sono cresciute e dove vivevano i loro genitori, che adesso sono morti. Le sorelle dunque si devono occupare della loro eredità, in particolar modo della casa in cui loro stesse hanno trascorso la loro infanzia. Una volta insieme emergono vecchi ricordi, ma anche dissapori ed acredini. Mentre però lentamente le sorelle ritrovano un’antica armonia, ecco che la notizia della morte di Rabin sembra porre fine ad ogni speranza di pacificazione per il popolo israeliano. Paradossalmente, però, Cali, Darel e Asia riescono a ritrovare una nuova speranza.
Il titolo originale del film, Rendez-vous à Atlit, in francese vuol dire semplicemente appuntamento ad Atlit (che è la piccola città in cui le tre sorelle si ritrovano per occuparsi dei beni dei loro genitori defunti). In italiano si è scelto come titolo La casa delle estati lontane che ha un tono decisamente più poetico: infatti trae ispirazione da una delle liriche di Eugenio Montale (1896-1981) in cui si parla proprio della casa in cui si trascorre l’età spensierata dell’infanzia.