Il massacro della foresta nera è il film in onda su Iris oggi, mercoledì 17 agosto 2016. Il film rappresenta una ricostruzione abbastanza fedele di un fatto storico realmente avvenuto, noto come la battaglia della Foresta di Teutoburgo. Una battaglia descritta dagli storici romani come “clades Variana” (ovvero la disfatta di Varo), la quale ebbe luogo nelle vicinanze di Kalkriese, una località della Bassa Sassonia. La battaglia in questione è giudicata dagli studiosi come uno dei maggiori rovesci mai subiti in battaglia dalle truppe imperiali, che dovettero lasciare sul campo addirittura tre legioni. Una sconfitta tale da spingere Augusto a cercare immediata rivincita per non alimentare altre sommosse alla periferia dell’impero, con un esito favorevole tale da consolidare il confine di Nordest per i seguenti quattro secoli. Va ricordato che la battaglia in questione fu oggetto anche di altri due film, a partire da una pellicola muta realizzata da Leo Konig nel 1922, ritrovata solo dopo la fine dell’Urss in un archivio di Mosca. Risale invece al 1993 Die Hermannschlacht, il terzo adattamento dell’evento, cui hanno concorso storici e cineasti tedeschi, con le scene di guerra che sono state ambientate proprio all’interno della Foresta Nera.
, è il film in onda su Iris oggi, mercoledì 17 agosto 2016 alle ore 17:30. Una pellicola dal genere avventura che è stata diretta da Ferdinando Baldi nel 1966. Nel cast figurano Dieter Eppler, Beba Loncar, Antonella Lualdi, Cameron Mitchel, Remo De Angelis e Hans von Borsody. Ma vediamo la trama del film nel dettaglio.
Il film, che dura poco più di un’ora e mezza, è ambientata nel primo secolo, in Germania, ove le tribù locali, capeggiate dal leader dei cherusci Arminio (Hans von Borsody), un tempo alleato fidato dei romani e in particolare intimo di Aulo Cecina (Cameron Mitchell), decidono di ribellarsi al dominio ormai giudicato oppressivo di Roma. Quando lo stesso Arminio viene fatto prigioniero nel corso di un combattimento, Aulo Cecina viene spinto da Tusnelda (Antonella Lualdi), la consorte del germano, ad intervenire per liberarlo, proprio in nome della vecchia militanza comune, pur sapendo che il suo vecchio commilitone non ha alcuna intenzione di dismettere il suo impegno per liberare i germani dal dominio imperiale. Tornato alla testa dei rivoltosi, Arminio deve quindi fronteggiare la prevedibile rappresaglia delle truppe avversarie, capeggiate da Varo. La campagna intrapresa, si rivelerà però assolutamente disastrosa per le legioni romane, che vengono totalmente distrutte in una battaglia su un terreno sfavorevole, in concomitanza con l’uccisione del loro comandante. Quando la notizia di quello che è successo arriva a Roma, Augusto decide di procedere all’invio di un nuovo e più forte contingente di truppe al fine di cercare il pronto ristabilimento di una situazione ampiamente compromessa. Proprio Aulo Cecina viene giudicato il più adatto a guidarle, proprio per la sua grande conoscenza della zona. Una vota arrivato in Germania, il tribuno decide però di mettere in campo una nuova strategia, non più basata sullo scontro in campo aperto, rivelatosi deleterio per le truppe imperiali. Spinge quindi i germani ad assalire le sue fortificazioni, nelle quali ha però stanziato solo una parte trascurabile del contingente a sua disposizione, con il compito di usurare gli attaccanti. La strategia da lui ideata si rivela in effetti valida, in quanto mette letteralmente in confusione gli assedianti, che non riescono poi a resistere all’attacco del resto della guarnigione. Nella battaglia che ne consegue, tra i germani che trovano la morte sul campo c’è anche Arminio, il cui corpo sarà infine portato da Tusnelda all’interno della Foresta Nera.