Babysitter per amore è il film che andrà in onda su La5 oggi, martedì 23 agosto 2016. Babysitter per amore è il titolo scelto per la versione italiana di questo film. In lingua originale, però, esso è ben differente e molto più suggestivo: ?La Stratégie de la poussette? è traducibile con ?La strategia del passeggino?. Il film del 2013 e della durata di 90 minuti, porta la firma di Clément Michel sia alla regia che alla sceneggiatura. La fotografia è firmata da Steeven Petitteville mentre le musiche sono di Guillaume Le Braz. La produzione è quella di Alain Benguigui et Thomas Verhaeghe mentre la società di distribuzione della pellicola è StudioCanal. La pellicola ha ottenuto il premio per l’interpretazione di Raphael Personnaz al Festival del film di Sarlat nel 2012.
– Babysitter per amore è il film in onda su La5 oggi, martedì 23 agosto 2016 alle ore 21.10. Una commedia francese del 2012. Dietro la macchina da presa di questo divertente il film, troviamo Clément Michel, si tratta di un attore francese che, negli ultimi anni, ha deciso di provare a realizzare alcune opere cinematografiche e televisive in prima persona, Babysitter per amore, per ora resta il suo solo lungometraggio. Anche il cast risulta essere piuttosto fresco e frizzante, gli attori principali che hanno preso parte a questa leggera produzione sono Raphaël Personnaz, Charlotte Le Bon, Jérôme Commandeur, Camelia Jordana, Julie Ferrier e François Berléand. Ma vediamo nel dettaglio la trama del film.
Thomas (Raphaël Personnaz) e Marie (Charlotte Le Bon) si incontrano alla festa dei 25 anni della ragazza, tra i due scocca immediatamente un colpo di fulmine in piena regola, a tal punto che la giovane decide di lasciare il suo stesso party per fuggire con il suo nuovo fidanzato. La loro storia va a gonfie vele ed i due decidono presto di convivere assieme. Dopo qualche tempo, però, iniziano a sorgere le prime difficoltà, Marie è un’ostetrica nella vita professionale e vorrebbe riuscire a diventare mamma quanto prima. Thomas, però, ritiene che la sua situazione lavorativa sia troppo instabile per poter pensare di mettere al mondo un figlio, il giovane, infatti, è un disegnatore senza impiego fisso. In realtà, dietro le sue perplessità, si nasconde un avere propria incertezza esistenziale, Thomas non sa se vorrà mai diventare padre. Come molti giovani uomini della sua generazione, anche il nostro protagonista tende a far fatica nel mettere in atto progetti a lungo termine, anche se si tratta solo di cambiare appartamento. Marie, ben presto, si stanca di questa situazione e decide di porre fine al loro rapporto, visto che la loro storia d’amore è da troppo tempo ferma in posizione di stallo. Purtroppo, sceglie il momento peggiore e restituisce le chiavi di casa a Thomas sul pianerottolo, proprio mentre all’interno dell’appartamento il suo ex-fidanzato aveva organizzato una festa a sorpresa per il suo compleanno. Il nostro protagonista è davvero distrutto, a distanza di un anno da quel giorno, non riesce ancora ad accettare che la loro storia sia finita per sempre. Si sente solo e depresso ma, comunque, non si ritiene capace di dare alla dolce Marie quello che desidera. Una sera, mentre torna a casa, accade l’imprevedibile, una giovane donna vola giù dalle scale mentre porta tra le braccia un neonato. Solo la prontezza di Thomas eviterà che il bimbo si faccia seriamente male. La ragazza ha bisogno di un intervento tempestivo e quindi affida a questo improvvisato angelo custode il piccolo Léo. Trovandosi in ospedale, Thomas si reca nel reparto maternità per cercare di vedere la sua Marie, una collega della ragazza, però, lo informa che la sua ex-fidanzata da circa sei mesi ha cambiato lavoro. Le cose si complicano ulteriormente quando gli viene riferito che la madre di Léo è costretta a ricoverarsi in ospedale, Thomas cerca disperatamente di contattare Francois, il padre del bambino, senza ottenere risposta. L’unica soluzione è quella che il neonato resti con lui finché la giovane donna non riuscirà a rimettersi in forze. Non c’è bisogno di dire che il nostro protagonista non ha la più pallida idea di come sia opportuno trattare un bimbo di pochi mesi, anche soltanto preparare un biberon sarà un’impresa davvero impegnativa. Il cambio del pannolino, se possibile, sarà un momento anche peggiore.