È il film che andrà in onda su Rai 3 oggi, martedì 30 agosto 2016. La pellicola ha vinto diversi premi tra cui Miglior film al Detroit Windsor International Film Festival, il Premio della Giuria al Los Angeles Asian Pacific Film Festival e l’Audience Choice Award al Toronto ReelWorld Film Festival. Il film del 2008 e della durata di 84 minuti ha visto alla regia Sarab Neelam. Sempre quest’ultimo si è occupato della sceneggiatura insieme a Veerendra Prasad. Il film, interessante e sofisticato, non è al suo primo passaggio in tv e, siamo sicuri, terrà incollato il pubblico di Rai 3.
, è il film in onda su Rai 3 oggi, martedì 30 agosto 2016 alle ore 15.50. Dietro la macchina da presa di questa pellicola troviamo Sarab Singh Neelam, regista di origine Sikh: la pellicola che stiamo trattando è la sua opera prima. Per quanto riguarda il cast, gli attori che hanno preso parte a questa produzione sono Omid Abtahi, Navi Rawat, Heather McComb, Brenda Strong, Dennis Haskins e Rena Owen. Ma ecco la trama del film nel dettaglio.
Il protagonista del film è Amrit Singh (Omid Abtahi), giovane appartenente ad una famiglia Sikh trasferitasi a Toronto negli anni Sessanta, il giovane si trova spesso ad essere scisso tra il modo di vivere occidentale e la forte vocazione tradizionalistica che viene portata avanti dai suoi parenti. Anche la sua fidanzata sente lo stesso peso: i suoi genitori continuano a desiderare per lei un matrimonio tradizionale, nonostante la giovane sia una fotografa piuttosto emancipata. Il nostro protagonista si chiede come mai le loro famiglie abbiano sprecato tante energie per trasferirsi dall’altra parte del mondo se poi continuano a perpetrare lo stile di vita che conducevano in India. Amrit ha scelto di diventare medico e la sua professione lo porta a dover viaggiare per portare avanti le sue ricerche scientifiche, la sua appartenenza religiosa, però, gli crea non pochi problemi. Per esempio, ogni volta che deve prendere un aereo gli viene chiesto dagli addetti alla sicurezza di togliere il suo turbante per verificare che sotto di esso non vi sia qualche arma impropria. Un giorno, mentre sta per volare a Detroit per presentare un suo importante studio inerente la possibilità di protrarre la vita di un organo espiantato, Amrit si trova ad essere testimone della terribile reazione allergica di un bambino all’aeroporto. Il piccolo si trova ad aver sviluppato un edema alla glottide che gli impedisce di respirare, il nostro medico riesce a salvarlo praticandogli una tracheotomia d’urgenza con una penna. A causa di questa operazione in extremis, il ricercatore arriva in ritardo al convegno cui doveva presenziare, nonostante ciò, il suo intervento è un successo. L’ospedale di Detroit gli propone di trasferirsi da loro e di portare avanti la sua attività professionale negli Stati Uniti, per Amrit sarebbe un avanzamento di carriera davvero fondamentale. Accettando avrebbe la possibilità di essere messo a capo di un team di ricerca davvero efficiente, cosa che in Canada è praticamente impossibile. Tornato a Toronto, il giovane medico riferisce la proposta che ha ricevuto alla sua bella fidanzata durante una cena romantica, la ragazza capisce immediatamente come Amrit abbia già scelto come rispondere all’offerta di lavoro. Il giovane propone alla fanciulla di sposarlo e trasferirsi con lui a Detroit, lei, però, non vuole allontanarsi dalla sua famiglia e dai suoi cari. Il gastroenterologo, quindi, parte da solo con la disapprovazione di suo padre. I primi tempi nella nuova città non sono affatto semplici, si è trasferito negli Stati Uniti post 11 Settembre e, quindi, sente su di sé gli occhi della gente, cosa che a Toronto non gli capitava da anni. Anche gli esordi professionali sono piuttosto diversi da quello che aveva immaginato. Il suo contratto gli garantiva di poter scegliere le persone con cui collaborare, l’organizzazione dell’ospedale, però, gli impone la presenza di un ricercatore senza chiedere il suo parere. Si tratta del figlio di un celebre membro del Senato degli Stati Uniti, potente ed estremamente influente. Il nostro Amrit inizia inevitabilmente a domandarsi non abbia sbagliato a desiderare di cambiare vita.