Valerio Braschi è il concorrente più giovane della sesta edizione di Masterchef Italia, con i suoi diciotto anni e con tutta la sua carica e motivazione: proviene da Sant’Arcangelo di Romagna, frequenta il liceo scientifico ma preferisce di gran lunga cucinare, come lui stesso afferma nella prima esperienza davanti ai quattro giudici, che è molto divertente ed esilarante. Il ragazzo si presenta con un piatto molto elaborato, chiamato Primavera di Mare, composto da un purè di asparagi e vaniglia, capesante e tuorlo fritto su una impanatura di panco, una ricetta con delle note spinte e dei profumi orientali; il piatto viene molto apprezzato dai quattro giudici, che valutano anche positivamente lo spirito del ragazzo, un pizzico folle. Valerio, infatti, si muove in un modo molto simpatico, veloce e a scatti, che denota una carica invincibile e un’allegria innata; dopo aver subito un grave intervento alla schiena che l’ha relegato al riposo per un intero anno, il ragazzo ha sviluppato il suo amore per la cucina e ha imparato tecniche e sperimentato ricette di tutti i tipi. La sua passione per il cibo viene da quando è molto piccolo: Carlo Cracco gli domanda della sua cicatrice sul labbro, e Valerio racconta di essersi ferito a tre anni, mentre cercava di leccare la crema dal frullatore ad immersione. Una passione viscerale, di questo ragazzo che dimostra un grande entusiasmo, anche qualche volta inceppando in errori, come gli fa notare il giudice Barbieri: la voglia di dimostrare, esprimersi e imparare è talmente grande che porta a volte a dire e fare qualche ragazzata, come confondere le vaniglie più costose con quelle che si trovano nei banchi dei supermercati. Niente paura, perché il ragazzo è ammesso alla prossima prova, che supera brillantemente con una ricetta cucinata in umido, mediante l’antica tecnica della tajiine, realizzata con spalla di maiale insaporita con mele e patate. Valerio sale sulla pedana, è dentro alla cucina di Masterchef Italia, pronto ad affrontare le prossime prove.
– Valerio Braschi dice di sè che se fosse un piatto sarebbe la piadina con il prosciutto, e racconta di essere appassionato alle spezie e alla cucina orientale, che segue, studia e sperimenta con passione vivace, come si denota dal primissimo piatto presentato ai giudici, con l’ingrediente del panco, tipico del Sol Levante. Il suo piatto preferito è senza alcun dubbio la lasagna romagnola della nonna, che Valerio dice sia addirittura superiore a quella dello chef Barbieri, ovviamente simpaticamente: occhio Valerio, che Bruno ti controlla! Nelle prime interviste del programma, il giovane consiglia di non buttare mai via le verdure, con le quali si possono confezionare pratici dadi da brodo, e ricorda di aggiungere un filo d’olio per ultimare qualsiasi piatto. Valerio Braschi è un ragazzo giovane, simpatico e determinato, con tanta passione e voglia di imparare: ha finora dimostrato una valida cultura del cibo, abilità tecniche e preparazioni elaborate, azzardando fritture di uova, cimentandosi nell’uso della tajiine, muovendosi con allegria e il suo personale stile dinoccolato, agile e sciolto, all’Adriano Celentano, attraverso differenti Paesi, culture, sapori e profumi. E’ davvero esilarante con i suoi salti in mezzo alle postazioni, mentre si lancia dalla dispensa al forno, dal lavello all’angolo cottura. Tutta questa forza, se proprio bisogna trovare un neo, deve essere ben incanalata e ottimizzata, in modo da saperla misurare per le prossime prove sempre più impegnative, e non disperderla. Valerio risulta molto simpatico anche per il suo spiccato accento romagnolo, e per essere attaccato ai valori tipici della sua terra, come la classica piadina e l’intramontabile lasagna, fatta dalla nonna: quasi un paradosso, il suo, il contrasto tra una vivacità che strabilia e la lentezza delle cotture lunghe, la pacatezza dei sapori confortanti di una volta.
Simpatico e di pancia, energico e frizzante, Valerio Braschi ha dalla sua parte tutta la freschezza della sua giovane età, diciotto anni, e senza ombra di dubbio ci riserverà delle belle sorprese nelle prossime puntate di Masterchef Italia, dove inizierà ad affrontare le prove tradizionali della Mistery Box, Invention Test, Pressure, delle esterne e delle brigate in gruppo: di sicuro sarà motivato, carico, goliardico, spumeggiante, aperto e socievole con i propri compagni, che probabilmente vedrà più come amici che reali avversari. In questa puntata del talent culinario, vedremo lo chef Antonino Cannavacciuolo che con la sua proverbiale andatura pacata gli ricorderà di essere più tranquillo: -in cucina ci vuole calma!- dice il cuoco napoletano. Forse un modo anche per incanalare meglio tutta l’energia del ragazzo, che fin dalle prime puntate del programma ha stupito giudici e telespettatori, guadagnandosi simpatia e consenso.