Una pellicola drammatica che è stata affidata alla regia di Irish Braschi con la sceneggiatura che è stata estesa da Giancarlo De Cataldo e con la produzione firmata dalle case cinematografiche Anthos e Rai Cinema. Il film è stato prodotto in Italia nel 2016 con la durata di 60 minuti circa, la distribuzione nel nostro Paese è stata eseguita dall’azienda Microcinema. Un difetto della pellicola riscontrato dalla critica è quello di non indagare più di tanto le ragioni della violenza, ma di presentare semplicemente i personaggi e le loro azioni, forse per lasciare spazio ad una riflessione da parte dello spettatore. Gli uomini appaiono così succubi privi di controllo delle loro pulsioni e le donne si lasciano manipolare con una certa dose di rassegnazione, finendo anche per giustificare i propri carnefici sia fisici che psicologici. Il film è stato anche criticato perchè, nonostante il suo valore di testimonianza, manca di una trama solida che giustifichi il susseguirsi delle violenze.
ALESSANDRO PREZIOSI NEL CAST
L’amore rubato va in onda su Rai 2 oggi, mercoledì 22 novembre 2017, alle ore 23.25. Una pellicola drammatica del 2016 che è stata diretta da Irish Braschi (Ovosodo, Baci e abbracci, Io sono nata viaggiando) ed interpretata da Alessandro Preziosi (Mine vaganti, Passione sinistra, I vicerè), Antonio Catania (Pane e tulipani, Mediterraneo, La peggior settimana della mia vita) e Cecilia Dazzi (Scusa ma ti chiamo amore, Bianca come il latte rossa come il sangue, Emma sono io). Il film è tratto dall’omonimo libro di Dacia Maraini, composto da 8 racconti. L’amore rubato è un libro di Dacia Maraini che, attraverso 8 storie, racconta diversi generi di violenza perpetrata dagli uomini nei confronti delle donne. Il film riprende 5 di questi racconti, intrecciandoli fra loro e mettendo in scena un vero campionario di figure purtroppo estremamente realistiche. Ma vediamo la trama del film nel dettaglio.
L’AMORE RUBATO, LA TRAMA DEL FILM
Il film racconta le vicende di 5 donne molto diverse fra loro, Alessandra, Francesca, Anna, Angela e Marina. Queste donne appartengono ad ambienti diversi, hanno origini, vite ed età diverse, ma hanno qualcosa di terribile in comune. Tutte loro sono infatti vittime di violenza da parte degli uomini, che dedicano loro un amore violento e morboso. Dalle storie di queste donne traspare tutto un campionario dei peggiori generi di violenza di cui le donne sono vittime nella società contemporanea, dallo stupro allo stalking passando per la violenza domestica, che lascia segni sui corpi che vengono fatti passare per incidenti. Se gli uomini portano violenza, anche alle donne è lasciata una parte di responsabilità, quella di chi accetta spesso senza reagire questo tipo di comportamenti. La moglie che viene picchiata dal marito decide così di non denunciarlo e continuare a subire, la single non è disposta ad ammettere l’eccessiva gelosia del nuovo compagno, pur di non perderlo, la dipendente è disposta ad accettare le avance del datore di lavoro pur di mantenere il posto e l’ingenua liceale accetta senza farsi troppe domande l’invito di un gruppetto di sconosciuti.