Il successo nel ruolo di Alessandro Monforti nella serie tv record di ascolti “Le tre rose di Eva”, ma anche una puntatina nel mondo del cinema, nel cast di “Infernet” di Giuseppe Ferlito: Roberto Farnesi sta vivendo forse uno dei momenti migliori della sua carriera di attore e, in un’intervista rilasciata di recente all’inserto settimanale OFF de Il Giornale, ha avuto modo di ritornare sui suoi esordi, ma anche di parlare del suo rapporto col piccolo schermo e le fiction, senza trascurare qualche incursione nel proprio privato. Infatti, il 48enne originario della provincia di Pisa parte proprio da quello che fu il suo esordio cinematografico, bagnato nell’oramai lontano 1998 al cinema in “Femmina” il cui soggetto era firmato da Giuseppe Patroni Griffi: “Ho avuto esordi di tutto rispetto” racconta Farnesi che ricorda come, in realtà, diventare attore non sia stato il suo sogno da bambino. “In quel film ebbi il ruolo del protagonista accanto a Monica Guerritore e ricordo di essere stato molto teso, soprattutto per l’importanza di quella parte”.
SULLE FICTION TV E “LE TRE ROSE DI EVA”
Anche se oggi il grande pubblico lo conosce soprattutto per la sua partecipazione a diverse fiction, Roberto Farnesi ha avuto una “formazione” cinematografica e a Il Giornale – OFF elenca quali sono i film con cui è cresciuto: “Negli Anni Ottanta recarsi al cinema era una esperienza superlativa e ricordo di aver visto più volte Il Marchese del Grillo e Amici Miei, oltre ad alcune pellicole di culto come Il Cacciatore e Apocalypse Now”. Tuttavia, come detto, la svolta per l’attore toscano è arrivata con la televisione e alcune produzioni firmate Canale 5: l’ultima, “Le tre rose di Eva” lo vede protagonista dal 2012: “Non è una passeggiata girare una fiction: tutto si svolge molto velocemente e non sempre una scena viene ripetuta” spiega Farnesi che, ad ogni modo, spiega però il motivo per il quale, a suo dire, le serie tv hanno così successo: “Ti permettono di staccare la spina e rilassarti: nel caso de Le tre rose di Eva, oramai si tratta di una certezza come appuntamenti e poi non ha affatto intensi socio-culturali, ma solo di intrattenimento” ammette, aggiungendo anche che, pur essendo a volte sopra le righe, si tratta di un prodotto che “diverte il pubblico perché mischia tanti generi diversi”.
LA SUA OPINIONE SUI TALENT SHOW
A proposito invece di una eventuale partecipazione a dei talent show (tenendo comunque presente che nel 2013 aveva figurato come concorrente a “Ballando con le Stelle”, NdR), Roberto Farnesi confessa –in un passaggio dell’intervista concessa al settimanale OFF- che non la escluderebbe a priori: “Oggi è cambiato tutto e bisogna intraprendere le operazioni giuste. Poi ‘snobbare’ è una parola che non appartiene al mio vocabolario: e comunque non mi sono mai fatto mancare la tv, anche se il rischio può essere quello di una sovraesposizione mediatica…”. Infine, a margine della chiacchierata, c’è tempo per l’attore di accennare alla sua esperienza nel mondo dell’agriturismo, dato che è socio di un ristorante “green” che si trova alle porte di Pisa e anche alla sua vita privata: “Un risvolto negativo della mia vita è che ancora non ho avuto dei figli” confessa Farnesi che poi, alla domanda se ci sia già una persona giusta accanto a lui, risponde sibillinamente con Un “Potrebbe esserci…” e poi conclude: “Una volta Franco Califano, nella sua canzone più conosciuta (“Tutto il testo è noia”, NdR), raccontò quella che è una sacrosanta verità, ovvero che solo la ripetitività è ciò che può minare una coppia”.