Nella prima serata di oggi, giovedì 9 marzo 2017, Fox Crime trasmetterà due nuovi episodi di Profiling 7, in prima Tv assoluta. Saranno il settimo e l’ottavo, dal titolo “Con tutto il cuore” e “La mummia“. Prima di scoprire le anticipazioni, ecco dove siamo arrivati la settimana scorsa: Rocher (Philippe Bas) e Chloé (Odile Vuillemin) vengono chiamati ad investigare sulla scomparsa di madre e figlia, ma una testimone rivela in seguito che il padre della bambina, Baptiste Forget (Aurelien Rondeau) è stato indagato diei anni prima per la morte della prima compagna. Crede quindi che sia responsabile anche dell’ultimo evento e che forse abbia ucciso la moglie. Risalendo al vecchio caso, Hyppolite (Raphael Ferret) scopre che ufficialmente la morte di Alice è avvenuta a causa di un incidente, ma nota che alcuni indizi potrebbero aver mascherato la verità. In quegli anni, le autorità non erano infatti riuscite ad incastrare Forget per mancanza di prove. Durante l’interrogatorio, l’uomo dimostra invece di essere particolarmente afflitto per la scomparsa della piccola Clara e di Elodie. Più tardi, Rocher scopre che Forget ha mentito su dove si trovasse al momento degli eventi. Baptiste ha infatti affermato di trovarsi in casa, ma una volta messo alle strette, rivela di essere fuggito perché stanco dei pianti della figlia e dell’incapacità di Elodie di farla smettere. Ammette anche che il loro matrimonio ultimamente è in crisi, anche per via degli impegni quotidiani e di quelli per la bambina, che dovrebbe ricevere il battesimo. Chloé si ferma proprio su questo particolare e ricorda che perlustrando l’appartamento dei Forget, aveva avvertito l’aroma di un incenso usato durante le liturgie di purificazione. Poco dopo, trova al di sotto del tappeto della sala un pentacolo disegnato a mano. La terapeuta intuisce quindi che si tratta di un amuleto di protezione, contro qualche sciagura di cui evidentemente Elodie pensava di portarssi appresso come una maledizione. In base ai sintomi descritti da Elodie, conclude infatti che si sentisse minacciata da qualcosa e che abbia chiesto aiuto ad una strega bianca. Emma (Sophie De Furst) è tuttavia scettica, perché Elodie è una donna di scienza e mal si coniuga con la magia. La squadra risale fino a Lea Chastang (Fleur Geffrier), un’infermiera che in precedenza si è occupata di Clara. Una volta raggiunta la sua abitazione, hanno poco tempo per notare alcuni simboli magici posti all’ingresso, prima che il padre di Lea li fermi. Dimostra comunque di essere collaborativo e Chloé ha anche modo di parlare con Lea, che però si rifiuta di rivelare il perchè Elodie si fosse rivolta proprio a lei. Rocher crede che sia solo una millantatrice, ma la terapeuta vede nei suoi occhi una forte sincerità. Intuisce anche che l’unico modo per riuscire a carpirle qualche informazione, è parlare la sua stessa lingua e fare leva sulla magia. Partecipa infatti ad un rituale magico, in cui la ragazza le rivela di credere che Elodie fosse perseguitata dallo spirito di Alice, la prima moglie di Forget. Ore dopo, grazie alle indagini, la squadra scopre dove si sta nascondendo la donna, mentre la bambina viene trovata dentro ad un cassonetto della spazzatura. Chloé nota inoltre che tutto corrisponde a quanto Lea aveva visto nella sua visione e che quindi chi ha progettato quella messinscena è a conoscenza di quanto si erano dette in precedenza le due donne.
Mentre Rocher supera con successo il brevetto di Polizia per le azioni estreme, Emma affronta un crimine particolare. Un celebre medium le rivela infatti di aver avuto la visione di un uomo, che si trova in acqua, circondato da tulipani. Nonostante la mancanza di credibilità, i detective risalgono all’identità del’uomo e scoprono che è assentee da diversi giorni. Lo troveranno più tardi morto, nella sua villa, in una vasca da bagno piena di tulipani. Il medium è in buona fede oppure è l’assassino che ha messo in atto questo crimine? Più tardi, si scoprirà che la vittima aveva una relazione con una donna che ha tenuto nascosta a tutti i suoi amici, per oltre un anno.
La squadra scopre il corpo di un SDF nel Bois de Boulogne, morto dopo aver inciso sul terreno tre lettere. Adele si chiede quale sia il significato di quel gesto, quando viene attaccata da un cobra reale che si trova nascossto nella macchina della vitttima, ma viene salvata appena in tempo da Rocher. L’indagine prende una piega inaspettata quando Hyppolite scopre che il senzatetto, la vittima, era un archeologo che vent’anni prima aveva riportato alla luce la tomba di una regina egizia, che gettato una maledizione. Chiunque profanerà la sua tomba verrà morsa da mille serpenti.