La famiglia e lo staff che sono stati vicini a Daniele Piombi fino al suo ultimo giorno prima della morte, hanno da poco comunicato orario e luogo dei funerali che si terranno domani mattina sempre a Milano e sempre presso la zona dove è stata posta la camera ardente aperta da questa mattina. « funerali del nostro amato Daniele verranno celebrati sabato 20 maggio alle ore 11.00, presso la Sala Funeraria San Siro, in Via Corelli 120 a Milano.Grazie a tutti per la vostra affettuosa presenza», si legge nel breve post apparso poco fa su Facebook, nella pagina ufficiale di Daniele Piombi. Ancora non è stato comunicato se si tratterà di funerali “laici” o se invece il rito funebre sarà religioso ma in un luogo particolare come la sala funeraria dove in queste ore, e andrà avanti fino alle 19 di questa sera, resta allestita la Camera Ardente per il noto conduttore tv scomparso ieri.
Il penultimo addio a Daniele Piombi: come ha cominciato la pagina Facebook ufficiale del conduttore tv morto ieri a 84 anni appena compiuti, dalla mattina di oggi (alle 9.30) fino a questa sera alle 19, è aperta la Camera Ardente in via Corelli 120 a Milano. Un penultimo saluto appunto, in attesa dei funerali che verranno comunicati entro questa mattina e che potrebbero essere presumibilmente o domani o al massimo lunedì prossimo. A vedere quanti messaggi di saluti e affetto dimostrato sui social, siamo certi che anche la camera ardente verrà molto visitata in queste ore per un personaggio davvero conosciuto ad ampio raggio dalla tv all’interno mondo dello spettacolo, anche a livello locale (era un conduttore molto famoso anche all’interno dei programmi su tv private). «Grazie immensamente per la vostra vicinanza. L’affetto che ci state dimostrando conferma quanto fosse preziosa e rara la bellezza d’animo di Daniele», scrivono i famigliari e lo staff vicino a Daniele in queste ore di dolore per una perdita davvero importante.
È andato da poche ore ma già “manca” il mitico Daniele Piombi: un signore della tv, un signore dell’educazione sul piccolo schermo, mai troppo esaltato ma stimato da tutti gli addetti ai lavori, meno forse qualche collega che non avrà gradito le “pagelle” e i giudizi lasciati dallo stesso Piombi in una intervista su Libero del 2012. Si lasciò andare ad un piccolo giochino sui colleghi con cui ha condiviso un’intera storia di televisione e spettacolo, con una premessa sibillina e polemica: «non ho mai avuto un programma tutto mio perché non ho mai bussato a nessuna porta, nemmeno nei periodi difficili», svela Daniele, pur noto e frequentissimo presentatore in tv private, sulla Rai e su Mediaset ma sempre “precario”. Ed ecco il Daniele Piombi-show rispetto agli illustrissimi colleghi, sempre nelle pagine di Libero con il collega Alessandro Dall’Orto: «Baudo: la gente ha sempre pensato che tra noi ci fosse un grande dualismo. Non è così. Pippo è un ottimo professionista. Mi spiace solo che soffra tanto quando sta fuori dal video». E sul buon Mike Bongiorno? «Il più grande in assoluto, ha segnato un’epoca e cambiato il modo di condurre», non proprio lo stesso trattamento riservato a Corrado – «Non abbiamo mai avuto un grande rapporto. Troppo romano» – confessa sempre il buon Daniele. Se per Fabrizio Frizzi, «nel periodo in cui è sparito mi è spiaciuto. È bravo», per Amadeus la stroncatura è clamorosa, «No comment. È maleducato».
Risolleva la “stima” con lo zio Gerry Scotti, «A livello di Mike e Baudo. Loro sono i tre migliori. Con un pensiero affettuoso nei riguardi del grande Enzo Tortora»: non male il giudizio anche su Conti e Bonolis, forse i due conduttori più di grido di questi ultimi dieci anni, «Ammirabile per come tiene i tempi, è un orologio e non sfora mai. Lavorare con lui è piacevole», il re di Sanremo, mentre per il protagonista del MiniMondo di Avanti un altro, «L’ultimo suo programma è stato una rivelazione. Lui utilizza vocaboli stranissimi che, secondo me, si studia di notte sul dizionario».
Il pubblico ricorda Daniele Piombi che è giunto alla fine del suo percorso di vita fatto di grandi successi e pieno di soddisfazioni. Il pubblico ha letteralmente invaso la rete con tantissimi commenti di addio a un personaggio che negli anni è stato estremamente amato. Andiamo a leggerne alcuni: “Se ne va un pezzo della storia della televisione italiana. Di quella Rai garbata e seria dal linguaggio nobile che da anni non c’è più”, “Addio al conduttore televisivo Daniele Piombi. Aveva 84 anni e inventò nel 1961 gli oscar della televisione”, “Un grande grazie per tutto e che oravadano in onda cose garbate con la regia degli angeli. Hai fatto tnato per la televisione italiana”, “Se ne va un altro protagonista della televisione educata, garbata, mai urlante. Una televisione che purtroppo non esiste più”, “Addio Daniele Piombi. Possedevi due doti meravigliose e sconosciute ai più: garbo ed educazione”, “Ci mancherà la sua classe, la sua educazione e il suo stile”, “Addio a un gentelman della televisione. Garbato e provessionale”, clicca qui per tutti i commenti.
Il saluto a Daniele Piombi è giunto anche dalla conduttrice Barbara d’Urso, in chiusura di Pomeriggio 5, in occasione della triste notizia della morte del celebre nome della Tv italiana. Con gli occhi lucidi di commozione, la d’Urso ha ricordato brevemente di aver lavorato anche con lui nel corso della sua carriera. Sono tanti, in queste ore, i messaggi di cordoglio in seguito alla sua scomparsa, a causa di una breve malattia che lo ha stroncato all’età di 84 anni. Daniele piombi ebbe nel corso della sua lunga carriera, alcuni legami molto forti con diverse città. Napoli e Sanremo sono solo alcune: la prima per il Festival della canzone napoletana che lo vide conduttore, la seconda per aver dato il via alla sua carriera proprio come presentatore della tournée di sei cantanti in gara al Festival di Sanremo 1956. A tal proposito, a ricordarlo e salutarlo è oggi il sindaco della città dei fiori, Alberto Biancheri, il quale come riporta Sanremonews.it ha riservato le sue parole al compianto conduttore: “Appresa la notizia della scomparsa di Daniele Piombi, desidero porgere le mie condoglianze alla famiglia e salutare, a nome dell’Amministrazione comunale, un uomo che aveva dato tanto alla città di Sanremo”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
È morto a 84 anni Daniele Piombi, uno dei veri e ultimi signori della Tv: ci ha lasciato in questo 18 maggio 2017 dopo una malattia durata negli ultimi mesi. Con un annuncio sulla sua pagina Facebook ufficiale, il suo staff e la sua famiglia scrivono con dolore: «Oggi, la Televisione italiana ha perso uno dei suoi più grandi protagonisti.Il Signore della TV ci ha lasciato. La sua straordinaria eleganza e la sua ineguagliabile classe continueranno a vivere nei ricordi di chi lo ha amato e conosciuto. Ciao Daniele, fai buon viaggio». Bolognese di origine, studente di Spadolini e grande appassionato di giornalismo: ma è stata la tv a rappresentare la sua vera passione e carriera, spesa fino a questi ultimi anni con alcune collaborazioni su Rai International e ospite spesso in vare trasmissioni sparse. In mezzo una vita passata sul piccolo schermo per uno degli ultimissimi protagonisti e conduttori della nascita e affermazione del piccolo schermo di noi tutti: Mike Bongionro, Pipppo Baudo, Enzo Tortora, Corrado e anche Daniele Piombi.
Nel 1960 ha inventato il «Premio Regia Televisiva», manifestazione che attribuisce i cosiddetti Oscar TV. Negli anni successivi ha poi condotto numerose trasmissioni legate alla musica e manifestazioni benefiche come Telethon. Un personaggio spesso fuori dagli schemi, ma sempre con garbo e senza grosse polemiche: tutti tranne forse Gianni Rivera che di certo all’epoca del “furto” non fu certo felice. Reato dite voi? Macché! Ci ha pensato lo stesso Daniele Piombi qualche anno fa in una intervista a tutto campo con Alessandro Dell’Orto su Libero a svelare l’arcano: «Quella famosa sera al Vigorelli, quando ho conosciuto Mirella – la fedele moglie poi sposata nel 1980 – stavo con Anna Identici. Anche mia moglie, però, era impegnata. Anzi, era seduta a fianco della sua fiamma, Gianni Rivera», racconta divertito Daniele, che poi chiosa. «Proprio lui. Il gol vincente, però, quella volta l’ho fatto io»…