L’appuntamento è previsto per le 19 ora italiana, allo Steve Jobs Theatre, a Cupertino. Accorreranno da tutto il mondo, trepidanti, per assistere al lancio dell’ultimo fantasmagorico melafonino: l’iPhone8. Da domani, poi, tutti in fremente attesa della corsa all’acquisto. Ma siete sicuri che ne valga la pena? Perché la scellerata scelta vi priverebbe di un altro lancio oltremodo pirotecnico. L’appuntamento che stiamo per proporvi è a Risparmiate sul Serio, in provincia di Bergamo; sempre e immancabilmente alle 19 ora orobica (a quell’ora i bergamaschi lavorano ancora duro), presso il “Ficosecco Magnum Emporium” (sito in Via dai Piedi i Perditempo). Nello splendido auditorium avverrà il lancio del TelePhone BigOtto, che – come dice la parola stessa – è destinato a diventare un vero oggetto di culto.
In questa intemerata, dobbiamo confessavi un piccolo conflitto d’interessi: i due “pr” della Ficosecco, azienda attiva nel mercato dell’helpful-useless (sarebbe, nel linguaggio internazionale dell’e-commerce, l’equivalente del nostro utile-futile) fondata dal mitico Tarcisio Ficosecco, di cui vi abbiamo parlato più volte (l’ultima volta a proposito dei cerotti al bacon), siamo proprio noi! E la scelta della data? Non è la Ficosecco ad aver copiato la Apple, semmai il contrario! Perché, come ama ripetere il suo fondatore, “il nostro pubblico ci è così vicino che noi giochiamo sempre il 12!”. E proprio il 12 di ogni mese è il giorno deputato per il lancio dei nuovi prodotti.
Ma bando alle ciance, entriamo nel dettaglio del nuovissimo TelePhone BigOtto. Tante le novità che saranno presentate questa sera a Risparmiate sul Serio (nomen omen, visto che il prezzo dello smartphone della Ficosecco sarà di 99,99 euro, Iva inclusa, che non è, si badi bene, l’Imposta sul valore aggiunto, bensì la versione bergamasca di Siri, l’assistente digitale in grado di rispondere a tutti i vostri dubbi, angosce e ambasce, con l’inconfondibile accento della Val Brembana). La scheda tecnica del prodotto, dotato di molte funzioni (è un BigOtto, no?), in gran parte davvero innovative, parla da sé.
– Alimentazione: a candele (nessuna sorpresa, ve lo abbiamo appena ricordato che è un BigOtto…)… ma candele elettriche, che vi credete?
– Schermo touch al Plasmon (così che i bambini possano leccarlo senza arrecare danno a se stessi, ma soprattutto al cellulare).
– Misure schermo: 126 x 224 (decisamente più grandi dei comuni smartphone, per favorire la cosiddetta “realtà aumentata” e la visione domenicale dei film, creando un bel “clima da cineforum”).
– Proiettore con telecamera e pellicola Super 8 (è in grado di girare brevi filmati, o meglio, come si diceva un tempo, filmini, in puro stile anni 60, per la commozione di nonni, zie e vicini di casa anziani).
– Ricarica: “a indù” (si tratta di un particolare campo magnetico generato dalla caratteristica semplicità di esecuzione di un qualsiasi canto della tradizione induista, ma soprattutto dall’estrema pallosità della nenia – che rende il campo magnetico un… crampo magnetico -, avente la capacità di ricaricare completamente e in una manciata di minuti la batteria del cellulare).
– Riconoscimento facciale (previsto solo sul modello destinato al pubblico femminile; per gli uomini, invece, è stato pensato un “riconoscimento a diradazione”, in riferimento alla “piazza” generata dalla mancata ricrescita dei capelli).
– Modalità di pagamento: potrà tranquillamente avvenire con carte di credito (utilizzando, ovviamente, la speciale linea “CarteFalse” della Ficosecco, efficace per qualsiasi tipo di transazione on line). Per chi, invece, preferisse optare per la soluzione cash, sarà prevista una super-offerta con uno sconto super: così che quanti sceglieranno questa soluzione, depositeranno direttamente la somma in contanti (decurtata del 25%) nell’apposito “Cestino per le Offerte” (ricordatevi che è pur sempre uno smartphone BigOtto…) che un solerte e pio addetto della Ficosecco vi porgerà passando tra le panche dell’auditorium.
Infine, una citazione autoreferenziale sul claim pubblicitario: “Il TelePhone BigOtto? Non finirete mai di incensarlo e pregherete per averlo!”. Chi diavolo l’avrà mai inventato? E se vi dicessimo che l’ispirazione è arrivata ai due “pr” di cui sopra?