Raggiunto da Benedetta Parodi nella sua cucina, Tiberio Timperi ha ripercorso a Domenica In i suoi primi passi nel mondo della tv, ricordando soprattutto il periodo in cui divenne uno dei volti di punta del Tg4: “Finii al Tg 4 per mancanza di prove”, ha ammesso con un pizzico di ironia il conduttore, che non ha negato di aver avuto un rapporto conflittuale con l’allora direttore Emilio Fede: “È vero, secondo me non ce l’aveva neanche con se stesso un rapporto”. Oggi fra i conduttori più amati della Rai, Timperi ha ammesso di volersi ritirare dal mondo dello spettacolo appena prima del momento giusto: “Non credo che rimarrò fino all’ultimo, anzi: se posso credo che me ne andrò un attimo prima del momento giusto, per cui un attimo prima che la telecamera abbandoni me vorrei abbandonare la telecamera. Anche perché fuori c’è la bicicletta, la montagna il lago, la vita privata, gli amici, lo sci, ci sono tante cose da fare!”. (Agg. di Fabiola Iuliano)
FRECCIATINA IN DIRETTA A FEDERICA PANICUCCI
Tiberio Timperi ospite a Domenica In, è finito nel vortice delle polemiche in questi ultimi giorni, a causa di uno scivolone fatto in tv collegato a Federica Panicucci. La conduttrice ha infatti ricevuto un Tapiro d’Oro nei giorni scorsi a causa di un fuori onda in cui ha rivolto pesanti parole al collega Francesco Vecchi e Timperi non ha potuto evitare di lanciare una frecciata alla collega. Durante una puntata di UnoMattina in Famiglia, il conduttore ha infatti ironizzato sul timore di essere “rimandato a settembre” nel caso in cui avesse sforato il tempo concesso al suo intervento in tv. Le risate del pubblico in studio, come sottolinea Il Fatto Quotidiano, non si sono fatte di certo attendere, ma sembra che alcuni fan della Panicucci abbiano gradito poco la frase del presentatore. Tiberio Timperi sarà inoltre ospite questo pomeriggio, 25 febbraio 2018, di Domenica In per la rubrica “A casa di” condotta da Benedetta Parodi. Una rubrica che vedrà il noto conduttore italiano alle prese con i fornelli ed il focolare domestico, in una veste inedita e intima che lo porterà a rivelare alcuni segreti del suo successo professionale. Un lato inedito quindi di Timperi, che è fra i volti del piccolo schermo più amato dai telespettatori italiani, ma che di recente ha dovuto subire un brutto momento a causa della querela sporta dall’ex moglie Orsola Adele Gazzaniga.
Condannato a pagare 1.500 euro per diffamazione: il presentatore replica così
Brutto periodo per Tiberio Timperi, condannato lo scorso gennaio a pagare una multa da 1.500 euro come ammenda per le querele dell’ex moglie Orsola Adele Gazzaniga. Una somma che si va ad aggiungere al risacimento ulteriore che dovrà essere liquidato in un contesto a parte. Il conduttore infatti è stato diffidato dall’ex consorte per via di alcune sue dichiarazioni televisive. Timperi ha infatti lamentato di essere stato ostacolato dalla Gazzaniga nel vedere il figlio, atteggiamento che a suo dire aveva compromesso del tutto il suo rapporto con il ragazzo. Il tutto si riferisce al 2010, sottolinea Faro di Roma, occasione che ha spinto il conduttore a parlare persino di sottrazione di minore e di una manipolazione del bambino messa in atto dall’ex moglie. In particolare, il presentatore ha parlato della sua particolare esperienza di “padre negato”, anche in un’intervista a Panorama, in cui ha lamentato un trattamento sfavorevole da parte della Legge, spesso riservata ai padri di famiglia che si vedono ostacolati nel proprio ruolo dalle madri dei figli.
Diffamazione, ha risposto Gazzaniga chiedendo l’intervento dei giudici ed ottenendo che l’ex marito venisse bacchettato per le sue accuse infondate. Timperi tuttavia si è dichiarato innocente anche di fronte alla condanna, sottolineando come le sue parole di otto anni prima nascondessero in realtà un intento diverso. “Avevano una funzione sociale”, ha sottolineato a Il Corriere della Sera, per portare avanti una battaglia a favore dei diritti dei padri separati. In quest’ultima occasione, il conduttore ha infatti ribadito che in caso di divorzio, i genitori nn possono godere degli stessi vantaggi per la tutela dei figli. Una battaglia che conduce personalmente da anni proprio per garantire ad ogni padre di poter svolgere il proprio ruolo di genitore al di là della fine di un matrimonio.