Si sarebbe dovuta concludere questa sera la miniserie Radici, remake della famosa serie, in onda su Rete4 in 4 puntate. Quella di oggi, 7 giugno, sarebbe dovuta essere l’ultima puntata ma le novità nel mondo della politica hanno portato a slittare questo appuntamento. Il finale è infatti previsto per il prossimo 13 giugno. Ecco la trama dell’ultima puntata, come riporta optimaitalia: “Si parte dal ritorno, dopo vent’anni, di George. Da uomo libero può finalmente tornare in Patria ma lì scopre che la sua famiglia è stata venduta in North Carolina e che uno dei suoi figli, Tom, non riesce più ad amarlo per via di quello che è accaduto. Scoppia la guerra civile e George si arruola e sarà proprio quella guerra a spingere Tom a tornare dal padre e avere finalmente la libertà che sognano da anni. Come andrà a finire?” (Aggiornamento di Anna Montesano)
COME VEDERE LA PUNTATA IN STREAMING
Siamo ormai arrivati alle battute finali: questa sera su Rete 4 va in onda la terza puntata di Radici, la serie remake dello storico sceneggiato televisivo del 1977 ispirato al romanzo omonimo di Alex Haley, e finalmente a breve scopriremo se per George e Tom, padre e figlio, e la loro famiglia arriverà l’agognata libertà. Ricordiamo però che la puntata potrà essere seguita anche in altri modi oltre quello tradizionale. Il film per la tv datato 2016 sarà visibile anche in streaming sulla piattaforma web Rete4 e in replica grazie a Mediaset on demand. Ricordiamo che la miniserie segue la regia di Bruce Beresford, Thomas Carter e annovera nel cast Herbert Cavalier Jr., Jonathan Rhys Meyers, Malachi Kirby, Forest Whitaker. La storia narra le vicende di Kunta Kinte, dal suo rapimento in Africa e dell’arrivo negli Stati Uniti, e dell’evolversi della sua famiglia. (Aggiornamento di Anna Montesano)
IL DESTINO DI GEORGE
Va in onda questa sera la terza puntata di Radici, l’apprezzato remake in onda su Rete 4, che nel nuovo episodio si concentrerà sul destino di Chicken George che sarà venduto poi ad un altro padrone. “La schiavitù non è stata sradicata da questo pianeta, non è stata neppure alleviata, ci sono nuove forme di schiavitù, nuovi muri, nuove catene, nuovi corpi gettati in mare, per questo abbiamo deciso di riproporre la storia di Radici. – ha dichiarato LeVar Burton, l’attore che nel 1977 portò in televisione la storia di Kunta Kinte – Per essere colpiti da questa storia non è necessario essere americani di colore, non è neppure necessario essere americani, è una storia universale: l’idea della libertà, della giustizia, della famiglia sono temi importanti, se sei un essere umano” ha infine concluso. (Aggiornamento di Anna Montesano)
UNA STORIA DA RACCONTARE
Grande attesa per la terza puntata di Radici, che andrà in onda questa sera su Rete 4, che vedrà “uscire” di scena Kunta Kinte (Malachi Kirby) per lasciare spazio alla sua discendenza. Nella serie originale del 1977, Kunta Kinte era interpretato da LeVar Burton, che ritroviamo come produttore esecutivo di queste remake. Intervistato da Coming sono, LeVar Burton ha spiegato perché ha deciso di partecipare a questo progetto: “Io non sono un gran fan dei remake e non sono stato molto contento quando ho saputo che rifacevano Radici, ho penato che non fosse una buona idea”, ha spiegato l’attore. Poi ha ricevuto una telefonata da Mark Wolper, il produttore esecutivo, il cui padre ha prodotto l’originale serie di Radici: “Mi ha raccontato che l’aveva fatta vedere ai suoi figli, che l’avevano guardata, ma l’avevano trovata lunga, 12 ore, e avevano pensato che era data, invecchiata male.. E suo figlio alla fine di queste dodici ore disse: Papà, ho capito, capisco perché Radici è importante. Ma somiglia molto alla tua musica, a me non parla”. LeVar Burton ha così capito che c’era un buon motivo per fare il remake: “Perché se vuoi che la storia resti viva devi raccontarla a ogni generazione”. (agg. Elisa Porcelluzzi)
IL VALORE DI RADICI
La prima puntata di Radici è andata in onda lo scorso 30 maggio, raccontando la storia di Kunta Kinte e tratto dal remake dell’omonima produzione passata alla storia della TV quale ufficiale caso mediatico e sociale per il suo valore – sempre corrente – dei temi affrontati. Ed infatti alla base della serie ci sono due percorsi precisi: la lotta contro il razzismo e la disperata ricerca della libertà. Con un budget di 50 milioni di dollari ed un cast stellare, la serie si è conquistata l’affetto del pubblico. Ecco perché sul piccolo schermo abbiamo trovato: Malachi Kirby nei panni di Kunta Kinte, Forrest, Jonathan Rhys Meyers, Anna Paquin, Laurence Fishburne e James Purefoy. “Roots” è stata prodotta anche dal protagonista originale della fiction che data 1977, LeVar Burton. Al suo fianco anche Questlove, batterista del gruppo hip-hop The Roots (resident band del The Tonight Show condotto da Jimmy Fallon). In America la serie è stata trasmessa per la prima volta su ABC, ricevendo un successo straordinario (nove Emmy, un Golden Globe, un Peabody Award). In Italia poi, tradotta in “Radici” è andata in onda nel 1978 sulla seconda rete di Casa Rai ottenendo una media di circa 11 milioni di telespettatori. (Aggiornamento di Valentina Gambino)
TERZA PUNTATA
Nella prima serata di Rete 4 di oggi, giovedì 7 giugno 2018, andrà in onda il terzo episodio di Roots – Radici, in prima Tv assoluta per le reti in chiaro. Prima di scoprire le anticipazioni, ecco dove siamo arrivati nella puntata di ieri sera. Con l’arrivo dei soldati inglesi, l’America inizia uno scontro su più fronti che presto coinvolge anche gli schiavi. Kunta Kinte (Malachi Kirby) accetta di servire re Giorgio subito dopo aver ucciso l’uomo che lo ha umiliato per la prima volta alla fattoria di Waller. Scopre infatti che gli inglesi gli daranno la possibilità di diventare libero se accetterà di combattere al loro fianco contro il nemico. Le cose però non andranno come sperato: dopo aver scoperto che le Giubbe Rosse usano gli schiavi come cavie da sacrificare, Kunta Kinte verrà catturato dagli uomini di Waller e costretto a subire l’amputazione del piede. Trascorrerà diversi giorni a letto sotto le cure di Belle (Emayatzy Corinealdi), una giovane schiava al servizio del dottor Waller (Matthew Goode), a cui il fratello ha venduto sia Kunta che il Violinista (Forest Whitaker). Il ragazzo però è segnato dalla mutilazione e sembra ormai aver perso ogni suo sogno: sarà il vecchio schiavo e amico a spingerlo a rimettersi in piedi ed a continuare a combattere. Abbandonate le stampelle, Kunta riesce finalmente a riprendersi, anche se per Belle è essenziale che entri nelle grazie del dottor Waller. Con un piccolo trucco riesce infatti a farlo assumere come cocchiere, nella speranza di dargli una possibilità di fuggire. Sarà l’inizio di una forte attrazione fra i due schiavi, che grazie ad una forte vicinanza scopriranno di essere innamorati. Dovranno però subire anche dei traumi, come la morte di una giovane schiava costretta a lavorare nei campi a pochi passi dalla fine della gravidanza. Anche se la donna non riuscirà a sopravvivere, il dottor Waller farà comunque nascere il figlio, il piccolo Noah (Mandela Van Peebles). Anche Kunta Kinte e Belle riusciranno finalmente a dare alla luce la loro prima figlia, anche se il Violinista perderà la vita pur di proteggerli. Kizzy (Emyri Crutchfield) crescerà al fianco della figlia di Waller, Missy (G. Hannelius), ma sceglierà di non trattarla come una schiava, quanto come una sua pari. Le due bambine riusciranno così a vivere un periodo felice, ma con il trascorrere degli anni Kunta si rende conto che non potrà proteggere a lungo la figlia. Inizia così a trasmetterle tutto ciò che ha imparato dal padre, dalle tecniche per uccidere l’uomo bianco fino a come montare a cavallo in tutta fretta. Lo schiavo sa che presto o tardi il pericolo piomberà sulla sua famiglia, specialmente quando inizierà a notare che Noah ha un forte interesse per Kizzy. Il ragazzo però gli svela di voler fuggire e così farà una notte, grazie ad una violenta tormenta. Ore dopo, gli uomini di Waller riusciranno a prenderlo ed ucciderlo ed a causa del suo aiuto, Kizzy verrà venduta ad altri padroni. Sarà solo l’inizio del suo incubo personale: il giovane Tom Lea (Jonathan Rhys Meyers) abuserà di lei e la metterà incinta. E quando Kizzy sarà sul punto di uccidere George e se stessa ricorderà gli insegnamenti del padre, ripromettendosi di trasmettere la stessa forza anche al piccolo.
ANTICIPAZIONI DEL 7 GIUGNO 2018, EPISODIO 3
Kizzy si trova ormai in Nord Carolina da diverso tempo ed è costretta a subire lo sguardo di biasimo degli schiavi, oltre al sospetto dei familiari di Tom Lea. Quest’ultimo però farà in modo di tenere sempre al proprio fianco il piccolo George, che istruirà in modo particolare. Secondo la violenza e i principi dell’uomo bianco, al contrario di Kizzy che trasmetterà al figlio tutto ciò che ha imparato dal padre Kunta Kinte. Esattamente come è successo a lei in prima persona, la ragazza sa infatti che George non sarà mai un privilegiato. Anche se nelle sue vene scorre sangue misto e forse proprio per questo. Dovrà guardarsi le spalle persino dagli altri schiavi, ma il ragazzino sembrerà non capire. Crescerà invece come addestratore di galli di combattimento, un’abilità che gli permetterà di essere ribattezzato come Chicken George. L’incontro fatale con la figlia di un predicatore, Matilda, gli darà inoltre la possibilità di diventare marito e padre. Tom Lea però deciderà di venderlo ad un altro padrone, quando dovrà scegliere fra il figlio illegittimo e la sua fattoria.