Musica a tema con una danza che non richiede altro che sano e sanguigno rap da strada: nella colonna sonora di ‘Step Up 3D’ sono presenti i maggiori talenti del rap americano, da Busta Ryhmes a NASA, da Raza ad Alicia Keys a tanti altri per una colonna sonora voluta per un film di questo tipo. Premi? Ovviamente nessuno, ma vince il mood di strada, di ghetto, un film per adolescenti e recitato da adolescenti con tutto il valore e l’energia che questo pubblico da sempre richiede. Come in un verso contenuto nelle prime strofe di una delle canzoni più celebri di Madonna, “Into the Groove”, ‘and you can dance!’. ‘Step Up 3D’ è un film che va preso per quello che è, ma adatto ad un pomeriggio tra fuochi giovanili, grandi passioni adolescenziali ed esplosioni ormonali sulle note delle diverse coreografie.
IL FILM SULLA DANZA DI JON M. CHU
‘Step Up 3D‘ va in onda oggi poeriggio, 1 luglio, alle ore 15.20 su Italia 1. Un musical per adolescenti, ovviamente la tridimensionalità è contemplata solamente per chi possiede apparecchi televisivi appositi altrimenti il canale fornirà la versione ideale per tutti gli schermi. Il film è una produzione americana, ma la regia è affidata al cineasta d’origine asiatica Jon M. Chu, una carriera tutto sommato dignitosa, origini all’interno del ristorante del padre, un grande chef nella cucina orientale. La saga iniziò in realtà nel 2006 con ‘Step Up’, ma la regia allora fu di Anne Fletcher; Chu subentra alla collega con ‘Step Up 2 – La strada per il successo’, la seconda parte della trilogia, ‘Step Up 3D’ è la parte finale sempre con Chu dietro le cineprese. Per quali altre pellicole ricordiamo il regista? Soprattutto nel cinema action con ‘G.I. Joe – La vendetta’ e ‘Jem e le Holograms’ attualmente le pellicole di maggior successo di un regista votato al cinema adolescenziale, ad un’azione comunque non eccessivamente violenta. Nel cast Chu dirige giovani attori ai quali auguriamo un futuro in discesa e maturo: protagonista del film è Rick Malambri, ex ragazzo prodigio in attesa di capire il suo ruolo nello star system, già presente in film simili ma anche di maggiore levatura come ‘Il mondo dei replicanti’ accanto a Bruce Willis e Radha Mitchell. Al suo fianco l’inteprete femminile australiana Sharni Vinson, scelta perché attrice in grado di recitare e ballare per i molti anni trascorsi sui dancefloor come danzatrice di ottima classe. Il cinema 3D la rincontrerà successivamente con ‘Shark 3D’, un ‘junk movie’ manierista in cui prevale la post-produzione.
STEP UP 3D, LA TRAMA DEL FILM
Camille e Muso sono amici da sempre, cresciuti assieme ed assieme sono pronti per la grande avventura della facoltà d’ingegneria di New York. L’arrivo nella Grande Mela dalla provincia è sempre traumatico per tutti ma Camille e Muso s’inseriscono bene nel contesto scolastico facendo amicizie nuove, dedicandosi allo studio, attirati un giorno da Luke, un ragazzo popolare nel college ma quello che attira i due amici sono le sue Nike, un modello che mai avevano visto e molto fashion. L’occasione genera la conoscenza e ciò avverrà grazie ad una ‘fight dance’ sulla strada, una classica situazione in pieno street style americano di ghetto, seppure ad alto coefficiente coreografico. Luke vince la sua sfida con un membro dei Samurai, una crew tra le maggiormente performanti nell’arte dello street style della danza. Luke durante la sfida scorge Muso e lo invita nel covo della sua crew i Pirati. Nel covo dei Pirati Muso si appassiona alla danza da strada, inizia a trascurare Camille e gli studi d’ingegneria, sente una grande passione per quella che appare come una passione da coltivare ‘step by step’. Luke aggiunge anche un nuovo membro alla crew: Natalie, ragazza molto carina conosciuta nel suo locale, una ballerina talentuosa adatta per il progetto di Luke, mettere in piedi una crew altamente competitiva in grado di vincere la World Jam, una ‘fight competition’ di ballo dove il montepremi è di ben 100000 dollari. Una sfida all’ultimo passo, ovviamente di danza!