Il quartetto è affiatato, da anni viaggia spedito: ogni colpo, un centro. Ognuno ha un suo compito specifico: Andrea (Agnelli) pasce le sue pecorelle (leggasi “coordina un team di dirigenti concordi”); Beppe (Marotta) scruta con occhio furtivo, ma estremamente diligente, ogni movimento del mercato europeo; Pavel (Nedved) è sempre attento ad assestare al momento giusto i colpi giusti (persino i “colpi di sole” con cui tinteggia i suoi capelli caschettati); Fabio (Paratici) beh… non sappiamo bene cosa faccia, ma sicuramente crediamo abbia fatto bene, e continui a farlo. E ora che “i quattro moschettieri” hanno sferrato il loro attacco decisivo, tutti a rosicare: ma intanto Cristiano Ronaldo sarà un giocatore della Juventus!
Calma, dirà qualcuno di voi, per lo più non particolarmente esaltato dai colori bianconeri. Eppure, se tutte le strade portano a Roma, tutti gli indizi portano a Torino!
Il primo riguarda i gestori della “Trattoria Fratelli Bravo” nel capoluogo piemontese. Chi sono costoro? Una sorta di aruspici enogastronomici, quelli che in tempi non sospetti annunciarono l’addio di Alvaro Morata dalla Juventus e anticiparono il passaggio di Bonucci al Milan con un “In bocca al Diavolo!”. Il dinamico duo di ristoratori non si è fatto pregare ad animare i social con messaggi “social” più o meno espliciti, del tipo: “@cristiano ordina che siamo già pronti a stupirti… Al tavolo c’è una Vecchia Signora che ti aspetta… #cr7#boja-fauss!#RONALDO”, hanno postato su Instagram. Intanto, nel menù hanno già inserito i Pasteis de bacalhau (bocconcini di baccalà, una ghiottoneria non esattamente piemontese come, ad esempio, la bagna cauda) e l’Arroz de Marisco (sarebbe il riso con pesce, forse un’alternativa al più classico risotto tartufato). Comunque, più di un cliente all’uscita ha riferito di qualche confidenza dei proprietari (in vino veritas…), che si sarebbero lasciati scappare il cambio di nome del locale, in onore proprio del Pallone d’Oro: “Trattoria Fratelli… Bravo 7+”.
Oltre ai social, altri indizi portano all’entourage del giocatore. Il nutrito staff che protegge la privacy del top player portoghese è già alla ricerca di un’abitazione degna di tanto lignaggio (e portafoglio): non molto ferrati in storia, quanto meno italiana, hanno chiesto informazioni sul prezzo dell’affitto mensile della Reggia di Venaria e sulle possibilità di qualche piccola modifica, come la trasformazione del Castello della Mandria in un capace garage dove ospitare al coperto il suo foltissimo parco macchine o la costruzione nei famosissimi giardini di un campo da pallone con tribune coperte dove allenarsi, ma anche ospitare concerti pop-rock dei suoi artisti preferiti.
Il fermento e l’emozione hanno già contagiato il Comune di Torino e la Regione Piemonte: tutti i dipendenti si sono detti pronti a fare qualche piccolo sacrificio (comprare due abbonamenti allo stadio, regalare mute di magliette con il numero 7, abbonarsi a Tuttosport, persino a Hurrà Juventus, Tv7 e Corriere 7) pur di raggiungere l’obiettivo sperato.
Anche la sindaco Chiara Appendino si è detta pronta a concedere al neo giocatore bianconero la cittadinanza onoraria delle città di Chivasso, Rivoli e Settimo Torinese, in onore appunto della sua sigla, CR7, mentre il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, è pronto addirittura a rivolgersi al Consiglio di Stato per chiedere che l’intera provincia di Cuneo venga ceduta al Portogallo con diritto di recompra. E se l’ex presidente Boniperti (splendido novantenne) ha proposto un’ennesima nuova denominazione per lo stadio, ribattezzandolo, con azzardata fantasia lusitan-sabauda, “Madeira & Barolo Stadium”, anche la Fiat è già scesa in campo per sostenere la Juventus nell’acquisto di CR7. Marchionne non solo ha proposto a Ronaldo di essere il nuovo testimonial della Ferrari nel mondo, ma ha deciso anche:
1) di cambiare nome al Lingotto, che ora si chiamerà Ling7;
2) di lanciare sul mercato la Fiat CR7 (C come Cinquecento, R come Roboante, 7 come i milioni di euro necessari per acquistarla) con sauna, piscina, idromassaggio, palestra e campo di calcio che riproduce in scala il Santiago Bernabeu;
3) di mettere in produzione un nuovo modello di Alfa Ro…naldo Turbo 7 cilindri, con annesso bar, discoteca e spaziose camere da letto, per accogliere le sue… fidanzate.
Ma il quesito che aleggia in ogni angolo d’Europa è: come ha fatto la Juve a mettere a segno un’operazione finanziaria così onerosa, se è vero come è vero che sono serviti ben 340 milioni per portare Ronaldo a Torino? Attraverso un sapiente mix di investimenti (la Mole Antonelliana è stata ceduta in comodato d’uso al Museo Nazionale della Piastrella di Lisbona) e di risparmi (la Juve ha deciso di affidare la pulizia degli spogliatori dell’ex Allianz Stadium – tra non molto, ricordiamolo, “Madeira & Barolo Stadium” – alla Nazionale di calcio giapponese: professionisti adusi alla velocità e all’ordine, in campo e fuori, dall’onestissimo onorario e dalla gentilezza tutta orientale, di cui il cartoncino con la scritta “Grazie” è una sorta di biglietto da visita della loro scrupolosa precisione).
Ma in tutto questo passionale fervore, a sferrare il colpo più importante sarà il Museo Egizio, che si è già aggiudicato il testo integrale del suo contratto, con più di 7mila codici e codicilli, che farebbero la gioia di uno studioso di geroglifici. Chissà quanti milioni di visitatori in più all’anno! E per celebrare questa, solo all’apparenza, strana esposizione (che ci farà, direte voi, il contratto di Ronaldo in un museo egizio? Beh, è pur sempre un bel papiro, no?), la cerimonia della firma regale (ripresa in pompa magna e trasmessa in tutto il mondo) avverrà nei pressi di Tebe. Nella vicina Valle dei Re. Che poi, oggi come oggi, il Re è uno solo…