Marianna Cappi scrive su MyMovies a proposito di Jumanji: “Una speciale sceneggiatura ad effetto per un film che è arguto, adrenalinico e spettacolare”. Continua poi a parlare, specificando l’importanza del film nella storia del cinema: “Jumanji è il frutto della sapienza negli effetti speciali di un collaboratore fisso dell’Industrial Light and Magic di Lucas, Joe Johnston”. Ci troviamo di fronte a un film che è riuscito nel tempo ad entrare nella storia del cinema, riuscendo a raccogliere consensi. E’ così che Hollywood ha deciso in poco tempo di portare alla luce anche un interessante remake. Alessandra Levantesi su La Stampa sottolinea: “Giochiamo a Jumanji? Non sempre consigliabile, ammesso che si riesca a mettere le mani sulla misteriosa scatola di un gioco dell’oca ispirato alla giungla nel 1869. Lo riscopre un secolo dopo un monello figlio di papà. Ecco il tabellone con il percorso e le statuine che ogni tratto di dadi si avviano da sole”. Di sicuro il film ha fatto breccia nel cuore di molti, raccogliendo un successo probabilmente inatteso il giorno della sua uscita in sala. Il trailer originale ci offre alcune interessanti anticipazioni, clicca qui per il video. Il film Jumanji va in onda su Canale Nove a partire dalle ore 21.25 e potremo seguirlo anche in diretta streaming sui nostri dispositivi mobili, cliccando qui. (agg. di Matteo Fantozzi)
CURIOSITÀ SUL FILM
Un bel film perfetto per la prima serata in famiglia, Jumanji ha in se avventura, il gusto dell’adolescenza protagonista nel pericolo, i valori dell’unione e della fiducia, dell’amicizia. L’ottima regia e una produzione attenta ai dettagli ci hanno donato questo cammeo cinematografico nel quale Robin Williams ha ancora una volta confermato il suo talento e due Saturn Award vinti e innumerevoli candidature negli stessi award, come in altri galà dedicati al cinema, sono la conferma del valore di questo lungometraggio mozzafiato. In ‘Jumanji’ il regista si ritrova un protagonista di tutto rispetto, Robin Williams, da ex Mork del celeberrimo telefilm anni ’70 ‘Mork e Mindy’ sino alla proiezione di gran classe nel mondo del cinema con punte di assoluta eccellenza, come nel caso del pluri-premiato ‘L’attimo fuggente – Dead poets society’, film esistenziale di alta introspezione sul senso della vita e della felicità attraverso le piccole cose. Una carriera che celava una forte depressione: Robin Williams era tanto allegro nel cinema quanto triste nella vita, un po’ il senso del pagliaccio letterario, la sua memoria sarà sempre viva in ogni cinefilo. Accanto a Robin Williams la brava Kirsten Dunst, non al suo debutto perché la carriera della bionda attrice iniziò precedentemente ma ancora sul trampolino di lancio verso il successo definitivo.
NEL CAST ROBIN WILLIAMS
‘Jumanji’, pellicola del 1995 prodotta dalle case TriStar Pictures e Interscope Communications va in onda stasera, 31 agosto, alle ore 21.05 su Canale Nove. La sceneggiatura del film fu ispirata dal racconto omonimo, un romanzo avvincente scritto dallo scrittore ed illustratore per ragazzi, lo statunitense Chris Van Allsburg, un piccolo copione letterario perfettamente riscritto per il cinema e affidato alle cure del regista specializzato in action per famiglie Joe Johnston. Joe Johnston ha un curriculum di tutto rispetto nel suo indirizzo: dall’esordio già vincente al botteghino di ‘Tesoro, mi si sono ristretti i ragazzi’, con Rick Moranis in forma splendida, diverse pellicole lo hanno reso celebre ed in grado di dirigere film di cassetta sì ma anche di alta qualità. Tra questi ricordiamo ‘Jurassic Park III’, ‘Oceano di fuoco – Hidalgo’, quest’anno protagonista nelle co-regia del fantastico ‘Lo schiaccianoci e i quattro regni’.
JUMANJI, LA TRAMA DEL FILM
Caleb e Benjamin sono due ragazzini che alla fine dell’800 seppelliscono nel terreno di casa un gioco di società. Il motivo è semplice: ‘Jumanji’ non è solo un gioco, è l’avventura che s’impadronisce della vita di chi ci gioca e lo scopriranno presto alcuni ragazzini esattamente un secolo dopo. La scatola del gioco si fa ritrovare, come se una forza medianica vivesse nel gioco: Alan Parrish sente tamburi rullare tra i rumori dell’escavatrice di un nuovo cantiere edile, si avvicina e la scatola è là, pronta per tornare viva e imprigionare in una trappola pericolosa chi ci gioca. I giocatori saranno gli amici del ragazzino, tra i quali la sua amichetta del cuore. Un lancio di dadi e Jumanji inizia il suo gioco obbligando ad imprese ed avventure pericolose i giocatori che rimangono davvero stupiti di fronte al potere del gioco stesso. Alan rimane imprigionato nella jungla, il tempo passa, più di vent’anni trascorrono quando Judy Shepherd e suo fratello Peter, incautamente e inconsapevolmente, lanceranno ancora una volta i pericolosi dadi di Jumanji. L’avventura torna con tutta la sua foga, la sue estrema pericolosità: dal gioco escono animali selvaggi, pipistrelli, fortunatamente anche lo stesso Alan, oramai cresciuto e pronto a difendere con le unghie la coppia di fratelli terrorizzati dal potere del gioco. Ma non ci sono possibilità di uscirne: solamente arrivando alla fine il gioco smette di manifestare i pericoli che trasporta dalla dimensione dell’avventura.