È un Francesco Totti molto emozionato quello che si racconta a Verissimo con Silvia Toffanin. Un’emozione che nasce dal racconto della storia d’amore con Ilary Blasi, nata per caso ma con qualche imprevisto. “Me ne sono innamorato a prima vista – racconta l’ex calciatore – Quando le ho dedicato ‘6 unica’ dopo un goal ancora non eravamo mai usciti insieme, mai un bacio nulla” racconta ancora. Oggi sono quasi 17 anni d’amore per loro e tre figli che potrebbero presto diventare 5, almeno secondo il desiderio dell’ex calciatore. Ma chi è più severo con Cristian, Chanel e Isabel? “Io sono più giocherellone, Ilary invece è più severa di me, anche se quando c’è bisogno lo sono anch’io” ammette Totti. E sulla gelosia? “Io lo sono il giusto, ma Ilary lo è più di me anche se non lo ammette”. (Aggiornamento di Anna Montesano)
INNAMORATO A PRIMA VISTA DI ILARY BLASI
Francesco Totti è il terzo ospite di questa nuova puntata di Verissimo. “Il Capitano” per eccellenza della Roma è accolto da Silvia Toffanin e dal pubblico con grande calore e si racconta senza peli sulla lingua, a partire dall’infanzia felice. Racconta sin da subito una curiosità: “Da piccolo volevo fare il benzinaio, sia perché impazzisco per l’odore, sia perché vedevo che quando aprivano il portafogli avevano tanti soldi. Poi però ho capito”. Racconta inoltre che “Da bambino, con i miei amici, andavo a suonare i campanelli e mi fingevo Gerry Scotti”, proprio quel Gerry Scotti che in qualche modo ha scritto il suo destino. È a Passaparola, show condotto da Scotti, che esordisce Ilary Blasi che poi diventerà sua moglie. “Io la vidi in televisione quando faceva la letterina, e appena la vidi dissi al mio amico ‘Lei diventerà mia moglie, sono pazzo di lei'”. (Aggiornamento di Anna Montesano)
QUASI ALLE MANI CON SPALLETTI
Sono giorni caldi questi per Francesco Totti, il simbolo della Roma giallorossa ospite a Verissimo. E’ appena uscita, infatti, la sua autobiografia intitolata ‘Un Capitano’, edita per Rizzoli e scritta a quattro mani con Paolo Condò dove racconta tanti spunti della sua vita calcistica e non. Il libro apre il sipario su scenari che il pubblico di solito vede appena o percepisce solamente come quelli, ad esempio, sui rapporti interpersonali tra i calciatori stessi. Come lo stesso Francesco Totti ha dichiarato alla Gazzetta dello Sport, uno dei suoi rivali più acerrimi era il ceco Pavel Nedved: “Sinceramente non l’ho mai sopportato e in campo glielo facevo capire chiaramente. Appena lo toccavi volava di dieci metri, era un piagnone allucinante… però devo anche ammettere che era davvero forte come giocatore. Mamma, se era forte.” Continua Totti: “Ricordo al Mondiale 2006 una partita difficilissima contro la Repubblica Ceca, quel giorno Nedved era scatenato a dir poco. Buffon dovette inventarsi almeno tre parate straordinarie per placarlo… e alla fine quando segnò Materazzi su mio calcio d’angolo ricordo che corsi ad abbracciarlo subito, perché quella partita non era facile da vincere con un Nedved così.”
FRANCESCO TOTTI: “IL FALLO A BALOTELLI IL PIU’ BRUTTO”
Francesco Totti è un fiume in piena, per la gioia di tutti quei tifosi di calcio che desiderano sempre saperne di più su ogni cosa. Chi ha un minimo di memoria storica si ricorderà senz’altro l’episodio che coinvolse il Pupone e SuperMario direttamente, quel Roma-Inter di Coppa Italia del 2010. Mario Balotelli si fa pericoloso sul versante sinistro della difesa della Roma, ma ecco che all’improvviso Francesco Totti, dopo una considerevole rincorsa, gli sferra un calcione sulla tibia fatto apposta per fargli del male: “Fu un fallo bruttissimo, fatto proprio per stenderlo. L’espulsione non era giusta, era sacrosanta. Comunque mi accorsi che tra i suoi compagni dell’Inter non c’era tanta solidarietà, anzi, sembravano quasi contenti. Mentre me ne andavo nello spogliatoio Maicon mi diede persino il cinque.” Continua Francesco Totti: “Erano anni e anni che Balotelli continuava ad insultare me, la mia famiglia e tutti i romani. Alla fine non ce l’ho più fatta e sono esploso. Devo dire che per certi versi mi ricordava Cassano: anche lui non aveva capito come si sta in campo. Anche tra i calciatori esiste un certo galateo.”
L’ODIO CON SPALLETTI
Per il 42esimo compleanno, Francesco Totti non ha invitato l’allenatore con cui per tanti anni ha condiviso la sua Roma: quel Luciano Spalletti con cui non è mai andato molto d’accordo, anzi. Il primo scontro ci fu addirittura nel 2006, in un Roma-Palermo: “Stavamo giocando Roma-Palermo quando Spalletti mi prese da parte e mi disse: ‘Oramai tu non sei più insostituibile, se sbagli te ne vai dritto a casa. Hai capito?’ Io gli risposi che era un vigliacco e che adesso che non gli facevo più comodo mi trattava in quel modo.” Continua Francesco Totti a Verissimo: “Il massimo della tensione però ci fu a Bergamo, tant’è vero che dovettero bloccarci in quattro altrimenti saremmo venuti alle mani io e lui. Negli spogliatoi me lo trovai a un millimetro dalla mia faccia e mi disse: “Basta, pretendi di comandare e invece continui a giocare a carte nonostante tutti i miei divieti. Te ne devi andare.” Poi, per la cronaca, Francesco Totti entrò a pochi minuti dalla fine (era il 2016) e segnò la rete del pareggio, il 3-3. Ma Spalletti non diede nessuna soddisfazione all’ex campione del mondo dicendo: “Non contano i singoli, ma la squadra”.