Una cosa giusta l’ha detta: “L’omosessualità è una deviazione, un disturbo affettivo, carenze di amore paterno e materno. Non ho mai detto che l’omosessualità è una malattia. E’ una ferita dell’anima”. Poi, come, si dice, è “sbracata”. Nausicaa Della Valle, volto noto del giornalismo televisivo Mediaset, ex lesbica dichiarata, è all’onore delle cronache da quando è stato annunciato un suo incontro pubblico a Biella il prossimo 2 marzo. Il comune aveva concesso la sala, poi si è tirato indietro quando ha visto le polemiche che l’incontro stava suscitando. Adesso è stata ospite della Zanzara, il programma di Cruciani, è si è lasciata andare a frasi di cui probabilmente non si rende conto del significato, tipo “l’omosessualità è un peccato come altri come l’omicidio”. No, Nausicaa, se conosci il cristianesimo di cui dici essere la cosa che ti ha salvato dall’omosessualità, dovresti sapere che ci sono diversi peccati, di diversa importanza, significato e valore e soprattutto che la Chiesa non considera da tempo più l’omosessualità un peccato, ma “un comportamento intrinsecamente e gravemente disordinato” ma aggiunge: “L’inclinazione particolare di una persona omosessuale non è un peccato.”
VITTIMA DELL’ETEROFOBIA
E se dici “Cristo dice che fornicazione, ubriachezza, adulterio, omosessualità sono dei peccati allora li abbandono” sbagli autore, fu San Paolo a dirlo, non Gesù. Comunque Nausicaa dice che se sei omosessuale o vai dallo psicologo o vai da Dio, lei è andata dal secondo: “Il cambiamento l’ho avuto quando ho ricevuto Dio, che è la vera pace. Ero molto passionale, non ho più la passione e la pulsione. Quando nutri lo spirito la carne muore, muoiono i desideri della carne”. Un consiglio da dare ai tanti preti pedofili. Parla di eterofobia: Con le lobby gay che predominano sei massacrato. Una vita normale da etero come Dio ha creato non la puoi fare. C’è eterofobia, molta eterofobia. E’ più facile aggregarsi alla massa che essere controcorrente da sola, anche se ci sono moltissime persone che sono uscite dall’omosessualità”. Si riprende in conclusione, con una seconda cosa sensata: “Il rapporto sessuale non potrà mai colmare la mancanza d’amore. Non faccio sesso da quattro anni e mezzo. Io ne ho fatte di tutti i colori. Sono tranquilla, non ho questa necessità e non è una sofferenza”. Amen.