Respinge le accuse Clementino, il rapper di Nola finito sotto inchiesta dalla Procura di Nocera Inferiore dopo il concerto di Capodanno, che lo avrebbe visto inneggiare alla marijuana con la frase: “Guagliù vi benedico in nome della canna“. A questa battuta del rapper di Nola, 37 anni, che l’anno scorso ha svelato di essersi liberato dalla schiavitù della cocaina, è seguito il lancio di gadget con filtri, cartine e un grande spinello. Clementino, intervistato da “La Repubblica”, ha dichiarato:”Non ho inneggiato proprio a nulla: c’è una mia canzone che inizia così. E lo spinello di due metri che avrei fumato sul palco era di polistirolo. Era un gioco…I gadget? Siamo al paradosso. Si tratta di portachiavi con le mie canzoni, ci sono io vestito da Pulcinella o da San Gennaro in versione cartone animato, ne ho tanti a casa, ho montagne di scatole: la Digos può venire a controllare in qualsiasi momento. Alcuni di questi gadget sono verdi, quindi chissà cosa hanno pensato… Non ho distribuito assolutamente mai filtri, canne e marijuana dal palco. Ma come tutti i rapper, io sono da sempre a favore alla legalizzazione delle droghe leggere. Sono anni infatti che mi batto contro le mafie che fanno profitti sulle droghe e sulla Terra dei Fuochi. Quando hanno bruciato Città della Scienza ci ho girato il video di “‘O Vient”, ho scritto “Pianoforte a vela” e altre canzoni contro la criminalità. Perché se la prendono con gli artisti invece di combattere i veri criminali che inguaino la nostra società?“.
CLEMENTINO: “NON INNEGGIO ALLA MARIJUANA”
A chi gli fa notare che il messaggio a favore delle droghe leggere potrebbe essere inopportuno per un pubblico composto in larga parte da minorenni, Clementino replica: “E allora dovrebbero processare le canzoni di tutti noi rapper italiani. Sono vent’anni che faccio canzoni come “Joint”, se ne sono accorti ora… io continuerò a registrare la mia musica. Tutti noi rapper nelle nostre canzoni parliamo di legalizzazione delle marijuana. “Maria Salvador” di J-Ax è sei volte disco di platino. E allora Fabri Fibra, Salmo, Marrakesh, Rocco Hunt? Dovrebbero indagare tutte le canzoni di Bob Marley, Snoop Dogg e Manu Chao. Non so cosa sia successo e perché si sono voluti scatenare contro di me. Invece di trovare i criminali, se la prendono con me che sono uno che fa anche attività sociali, mi sono vestito da Babbo Natale per andare a fare gli auguri ai piccoli pazienti del Santobono“. Clementino crede di essere stato vittima di una strumentalizzazione: “Io nella vita sono sempre stato uno “peace & love”, anzi ho sempre lottato contro la cocaina che mi ha perseguitato per anni, sono stato in comunità, perché adesso mi puntano il dito contro? Sto iniziando a pensare che evidentemente potrebbe trattarsi anche di un attacco politico degli avversari del sindaco per creare problemi al Comune. Forse a qualcuno ha dato fastidio che al mio concerto di mercoledì sera ci fossero, pare, quasi ventimila persone, un evento quasi senza precedenti per Nocera. E magari gli avversari hanno tirato fuori questa fake news. Sto consultando i miei avvocati. Anche per capire se ci siano gli estremi per una querela, io non ho fatto niente, lo ripeto. E allora perché la mia immagine finita così su tutti i giornali e i siti internet deve essere rovinata?“.