A partire da quest’anno scolastico sono cambiate le modalità per diventare insegnante nelle scuole secondarie, mentre per gli aspiranti docenti delle scuole primarie e dell’infanzia il percorso rimane, per ora, invariato. Chiunque voglia, invece, diventare insegnante di scuola secondaria dovrà, necessariamente, seguire prima un percorso formativo, poi superare il concorso e svolgere un anno di prova nel ruolo di docente. Tutte queste modifiche saranno in essere da subito, ma fino al 2024 è previsto una fase transitoria per permettere agli attuali insegnanti di adeguarsi alla norma.
Come diventare insegnanti: il nuovo percorso
Insomma, cerchiamo di capire meglio come sia strutturato ora il percorso per diventare insegnanti con le nuove modifiche apportate dal decreto PNRR2 di Draghi. I passaggi fondamentali sono quattro: conseguire il titolo necessario per accedere all’insegnamento (laurea magistrale o diploma AFAM di secondo livello), conseguire l’abilitazione (che avviene attraverso uno specifico percorso accademico), superare il concorso e fare un anno di prova con test finale e valutazione.
Tralasciando la parte del conseguimento del titolo valido, requisito da sempre fondamentale per diventare insegnanti nelle scuole secondarie, concentriamoci sulle modifiche più importanti, nella fattispecie, il percorso accademico di abilitazione all’insegnamento. Si tratterà a tutti gli effetti di un percorso universitario aggiuntivo dalla valenza di 60 CFU/CFA, corredato da una prova finale. Tra i CFU, bisognerà conseguirne almeno 10 in area pedagogica e almeno 20 in tirocinio. La frequenza a questi corsi sarà obbligatoria e nel periodo di transizione (quindi fino a dicembre 2024) si potranno anche far riconoscere i 24 CFU conseguiti precedentemente. Il test finale di questo percorso da 60 CFU si articolerà, infine, in una prova scritta, al superamento della quale bisognerà simulare una lezione.
Diventare insegnanti: il nuovo concorso e l’anno di prova
Tra le modifiche al percorso per diventare insegnanti sicuramente risulta importante che il nuovo concorso per aspiranti docenti di scuola secondaria. Saranno indetti su base regionale o interregionale con cadena annuale e i titoli posseduti dall’aspirante docente avranno il peso che hanno sempre avuto. È prevista poi una prova scritta unica per tutti i candidati e un test orale, mentre fino al 31 dicembre 2024 potrebbe essere introdotta anche una prova preselettiva. Dopo il concorso saranno redatte due graduatorie, una per i candidati abilitati (che hanno la priorità d’assunzione) e un’altra per i candidati sprovvisti d’abilitazione (in questo caso, però, è fondamentale aver conseguito almeno 30 dei 60 CFU di cui parte in tirocinio).
Conseguita l’abilitazione e superato il concorso, però, il percorso per diventare insegnanti non si conclude ancora per tutti gli aspiranti docenti, che prima di vedersi assunti a tempo indeterminato dovranno ancora superare un anno di prova. Un anno durante il quale si dovranno fare almeno 180 giorni di servizio effettivo, di cui 120 impegnati in attività didattiche. Al termine di questo periodo di prova, infine, vi sarà un’altra prova scritta e una valutazione conclusiva da parte del dirigente che a quel punto potrà confermare il ruolo al docente con un vincolo di permanenza nel medesimo istituto di altri due anni (tre totali con quello di prova). Chi viene, infine, assunto senza abilitazione si troverà davanti ad un anno di supplenza durante il quale dovrà acquisire i restanti 30 CFU con prova al termine che da accesso all’anno di prova dal servizio.