Papa Francesco come sta, il bollettino diffuso dal Vaticano con le condizioni di salute aggiornate: “nessuna nuova crisi, ma NIV tenuta per l'intera notte”
IL BOLLETTINO DEL VATICANO DI QUESTO MARTEDÌ PORTA BUONE NUOVE SU PAPA FRANCESCO: “NON CI SONO STATE NUOVE CRISI”
Come spesso accaduto in questi ormai 20 giorni di ricovero al Gemelli di Roma, gli aggiornamenti senza crisi o insufficienze respiratorie nel bollettino del Vaticano sono una buonissima notizia per le condizioni generali del Pontefice: “come sta Papa Francesco” infatti ricorre come domanda ormai dal 14 febbraio 2025, con alti e bassi negli aggiornamenti dello staff del Policlinico che confermano un quadro generale critico e ancora non fuori pericolo. Dopo il doppio bronscospasmo sofferto ieri, con il Papa in difficoltà nel prendere respiro in alcuni momenti molto complessi del pomeriggio di lunedì, la condizione di oggi 4 marzo 2025 è invece decisamente più rasserenante.
Nel nuovo bollettino della Santa Sede si spiega che di insufficienze respiratorie, crisi varie o broncospasmi, non ve n’è stato traccia nelle ultime 24 ore: Papa Francesco è ancora senza febbre, molto collaborante e sempre vigile nel reagire alle terapie somministrate dallo staff del professore Alfieri, responsabile del reparto “ad hoc” al decimo piano del Gemelli. Dopo aver alternato tutto il giorno tra preghiere, riposo e graduali attività lavorative (proseguono i bollettini del Vaticano con nomine e testi preparati, ndr), il Papa è stato sottoposto a nuove terapie con ossigeno ad alti flussi, sempre all’interno di un percorso di fisioterapia respiratoria.
Come programmato dai medici del Gemelli, per la notte in arrivo (e fino almeno a domani mattina) Papa Francesco sarà sottoposto a ventilazione meccanica non invasiva per permettere un riposo migliore e un decorso più ottimale delle condizioni della polmonite in evoluzione. «Condizioni stabili», leggerlo di questi tempi all’interno del bollettino diffuso ogni sera dopo le 19, è già una grazia. Come ripeterà questa sera il cardinale Arthur Roche, Prefetto del Dicastero per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, nel Rosario in Piazza San Pietro, la cristianità continua a pregare chiedendo la piena intercessione alla Madonna per la guarigione di Papa Bergoglio.
LA PREOCCUPAZIONE RESTA, LAVORO E PREGHIERE PROSEGUONO: “IL PERDONO È LA MIGLIORE MEDICINA”
Resta forte la preoccupazione per le condizioni di Papa Francesco, così come è grande il dispiacere di papa Francesco per non poter partecipare né alle celebrazioni del Mercoledì delle Ceneri domani sull’Aventino, né agli Esercizi Spirituali da domenica al via con la Curia Romana. Il tema del ricovero e della lunga degenza restano al centro delle tante voci che si affollano in questi giorni complessi dentro e fuori la Santa Sede: la domanda resta su cosa farà Papa Francesco in vista dei prossimi eventi del Giubileo e soprattutto dei riti della Settimana Santa.
Serve però prima una piena guarigione di papa Francesco, l’unica vera priorità in questo momento sia del Vaticano che ovviamente dello staff medico dell’ospedale Gemelli: la preghiera per la ripresa e il ritorno alla guida completa della Chiesa restano ovviamente in “secondo piano”, non dal punto di vista valoriale ma meramente temporale per poter consentire al Papa una ripresa il più possibile senza la “fretta” di una agenda fitta che giocoforza attende Bergoglio nei prossimi mesi.
Nel frattempo, nel videomessaggio diffuso quest’oggi dagli account social di Papa Francesco riappare video e voce di papa Francesco registrati prima del ricovero al Policlinico: si tratta delle intenzioni di preghiera per il mese di marzo all’interno della Rete Mondiale di Preghiera del Papa. Per una più stretta vicinanza alle famiglie, cristiane e non, il Pontefice ribadisce ancora una volta che è il perdono la migliore medicina possibile per curare la società in crisi. Perdonare può rinnovare la famiglia, può far procedere verso il destino d ciascuno con una rinnovata speranza, con una grazia divina che possa realmente «pacificare il cuore» e liberare «da tristezza e rancore». È solo nel perdono insegnato da Cristo con la sua vita e morte in croce, che è possibile «trovare la guarigione dalle ferite».
#PreghiamoInsieme perché le famiglie divise possano trovare nel perdono la guarigione delle loro ferite, riscoprendo anche nelle loro differenze la ricchezza reciproca. #IntenzionediPreghiera #ClickToPray @clicktopray_it pic.twitter.com/6CEVXKMnn7
— Papa Francesco (@Pontifex_it) March 4, 2025
