Papa Francesco come sta, nuovo bollettino del Vaticano oggi 1 aprile 2025 dopo esami e lastra: i miglioramenti, l'infezione polmonare, la preghiera filiale
IL NUOVO BOLLETTINO SULLE CONDIZIONI DI PAPA FRANCESCO DOPO I NUOVI ESAMI DELLA SETTIMANA
Nuovi esami, nuova lastra, “vecchia” infezione ai polmoni: il nuovo bollettino sulle condizioni di salute per Papa Francesco è stato diffuso poco dopo mezzogiorno e riporta altri lievi miglioramenti rispetto al giorno delle dimissioni dal ricovero all’ospedale Gemelli (domenica 23 marzo scorso, ndr) senza però una guarigione completa. La convalescenza era prevista molto lunga e si sta dimostrando come tale, sebbene in un quadro stabile e con l’umore del Santo Padre che resta ancora ottimo e disposto alle varie terapie a cui viene sottoposto.
Secondo quanto sottolineano i medici dello staff papale, il bollettino diffuso oggi 1 aprile 2025 conferma un buon esito della lastra tenuta negli scorsi giorni da dentro la residenza di Casa Santa Marta: «lievi miglioramenti» in un quadro infettivo polmonare che comunque permane. Il quadro clinico di Papa Francesco, rileva il bollettino, è comunque stazionario e confermato non solo dall’esito della lastra ma anche dalle analisi del sangue e dei valori sugli altri organi principali.
Il Pontefice prosegue la fisioterapia e le terapie respiratorie per migliorare la situazione post-polmonite bilaterale (ormai debellata), con altri miglioramenti registrati sul fronte infettivo e sull’uso della voce: resta comunque ancora all’interno del Vaticano, senza uscite programmate per il momento e senza ancora un quadro chiaro sul ritorno ai discorsi, quantomeno registrati in video. Le giornate del Papa, racconta ancora il bollettino della Santa Sede, vengono trascorse tra lo svolgersi delle terapie, i lavori “tradizionali” alla guida della Chiesa Cattolica mondiale, e le telefonate (anche se di rado vista la difficoltà di utilizzare la voce per tempi prolungati).
L’UMORE, LA POLTRONA E LA SOFFERENZA “CONDIVISA” NELLA PREGHIERA
Come scrive il direttore della Sala Stampa Matteo Bruni nel comunicato ufficiale sulle condizioni di Papa Francesco (prossimo bollettino previsto venerdì 4 aprile 2025), l’umore di Papa Francesco resta buono nelle giornate trascorse in parte anche alla scrivania del suo appartamento in Vaticano: preghiere, affetto e vicinanza sono un ottimo “lenitivo” per un Pontefice costretto ad una lunghissima convalescenza dopo 37 giorni di ricovero (con almeno due episodi in cui ha rischiato la morte).
Le cannule nasali restano sempre a supporto di Papa Francesco, anche se il bollettino rileva come l’ossigeno dai naselli viene interrotto durante la giornata in alcuni brevi momenti per consentire uno svolgimento più comodo al lavoro con i vari collaboratori della Santa Sede. «Pregate per me», continua a ripetere Papa Bergoglio in tutti gli ultimi discorsi preparati durante la malattia e queste prime settimane di convalescenza, con il popolo cristiano che sta seguendo l’indicazione non perdendo la forza di un abbraccio collettivo e solidale inviato da ogni diocesi del globo.
Come ha spiegato il cardinale Angelo Comastri nella recente intervista ai media del Vaticano, la preghiera per Papa Francesco è un gesto di affetto profondo e filiale, una modalità di condividere la sofferenza del padre, «e questo unisce il gregge attorno al pastore e così si compie la preghiera di Gesù». La preghiera non è dunque una richiesta un po’ vana di “migliorare le cose”, è un elemento centrale nella vita cristiana col quale poter davvero cambiare il mondo, «la preghiera è la linfa che fa a vivere la Chiesa ma fa a vivere anche ogni credente».