Maturità 2025: tutto quello che c'è da sapere sul tema d’attualità della prima prova. Come scriverlo, cosa aspettarsi, cosa imparare dalle tracce passate

Maturità 2025: come funziona il tema d’attualità

Alla Maturità 2025 uno degli spazi più familiari e allo stesso tempo aperti alla libertà di pensiero è sicuramente quello della tipologia C – il tema d’attualità – che da anni rappresenta una delle scelte più popolari tra i maturandi perché permette di esprimere opinioni, raccontare esperienze, riflettere sulla realtà senza dover per forza affrontare testi tecnici o letterari troppo strutturati.



Questa tipologia propone due tracce, quasi sempre legate a un tema culturale o sociale che parte da un testo breve – una citazione, un estratto da un libro, un’intervista o un articolo – e chiede allo studente di scrivere un elaborato espositivo-argomentativo, cioè un testo che sviluppi un’idea con coerenza e senso critico a partire da uno spunto offerto dal Ministero e dal proprio bagaglio personale.



Durante la Maturità 2025, affrontare il tema d’attualità sarà un’occasione concreta per chi vuole mettere in gioco le proprie opinioni e la capacità di osservare il mondo che lo circonda, non è necessario conoscere ogni dettaglio dell’attualità ma è utile essere allenati ad ascoltare, leggere, riflettere e fare collegamenti tra ciò che si studia a scuola e ciò che accade nella vita di tutti i giorni.

A differenza della tipologia B Maturità 2025, quella più “formale” che richiede di basarsi su dati e fonti, la tipologia C lascia maggiore libertà perché parte da un punto di vista e lo sviluppa con equilibrio tra ragionamento e coinvolgimento personale: non si chiede di scrivere un trattato, ma un testo che abbia un senso, un percorso chiaro e una voce riconoscibile che dica qualcosa di autentico e non solo corretto.



Prima Prova Maturità, il tema di italiano (ANSA 2024, Alessandro Di Marco)

Maturità 2025: consigli per scrivere bene la tipologia C

Quando ci si trova davanti a una traccia della tipologia C alla Maturità 2025 è importante prendersi il tempo giusto per leggerla con attenzione e capire cosa viene davvero chiesto: non è una corsa a chi scrive prima, ma una prova che premia la chiarezza, l’organizzazione e la capacità di costruire un discorso che abbia un filo logico dall’inizio alla fine.

Dopo aver letto la traccia, è utile segnare le parole chiave, gli spunti offerti dal testo e cominciare a farsi un’idea di che taglio dare all’elaborato e a quel punto preparare una breve scaletta può davvero essere importante, perché permette di non perdere di vista la struttura e di mantenere un equilibrio tra introduzione, svolgimento e conclusione.

Nell’introduzione basta inquadrare il tema e spiegare brevemente perché è importante oggi, nello svolgimento invece si può entrare nel vivo, portando esempi concreti, riferimenti a fatti noti, idee personali ma sempre sviluppate con chiarezza e nella parte finale, la conclusione, serve a raccogliere ciò che si è detto prima e aggiungere un’ultima riflessione che chiuda il testo in modo coerente e naturale.

Il linguaggio non deve essere troppo complicato – meglio una scrittura che scorra, che sia comprensibile e sincera – l’importante è evitare frasi troppo scollegate tra loro e cercare sempre di tenere il lettore dentro il discorso con fluidità e coerenza – consigliamo di rileggere almeno una volta l’elaborato prima di consegnarlo, non solo per correggere possibili errori ma anche per capire se quello che volevamo dire arriva davvero nel modo giusto.

Maturità 2025: tracce dell’anno scorso e cosa ci insegnano

Le tracce della Maturità 2024 aiutano a farsi un’idea di quello che potrebbe uscire alla Maturità 2025: la prima proposta era un estratto dal libro Elogio dell’imperfezione della neurologa e Premio Nobel Rita Levi-Montalcini, che invitava a riflettere sul valore dell’imperfezione come elemento positivo della natura umana, una chiave per capire quanto la dedizione, l’impegno e la capacità di affrontare le difficoltà contino spesso più della perfezione stessa e la traccia chiedeva di partire dal testo per discutere del rapporto tra autenticità e vulnerabilità, anche in relazione ai modelli perfezionisti imposti spesso dai social media.

La seconda traccia era invece tratta da Profili, selfie e blog di Maurizio Caminito e proponeva una riflessione sull’evoluzione del diario personale nell’epoca digitale, un confronto tra il vecchio diario segreto e i nuovi spazi pubblici come i social o i blog, dove la scrittura perde parte della sua intimità per diventare performance e ricerca d’approvazione; l’obiettivo era analizzare i pro e i contro di questo passaggio, valutando come la scrittura personale sia cambiata nel modo e nel senso, fino a diventare spesso un atto collettivo.

A partire da questi esempi, è evidente che la tipologia C alla Maturità 2025 non richiede solo conoscenze scolastiche ma anche consapevolezza culturale, capacità di osservare e riflettere su come viviamo; alla Maturità 2025 non basterà ripetere ciò che si è studiato, servirà saper collegare letture, esperienze, idee e intuizioni e chi ha la curiosità di leggere, ascoltare, capire quello che accade intorno parte sempre con un vantaggio, perché un buon tema nasce dalla capacità di trasformare tutto questo in un testo coerente, personale, e soprattutto vero.