Commissione Covid toglie segreto dai verbali Cts e task force/ "Entro agosto usciranno notizie interessanti"

Dopo aver ascoltato, a porte chiuse, gli ex membri del Comitato tecnico-scientifico (Cts) e della task force che gestirono l’emergenza pandemica, la Commissione Covid ha annunciato che desecreterà i verbali. Lo ha fatto in particolare il senatore Marco Lisei, di Fratelli d’Italia, che guida tale commissione parlamentare, promettendo che emergeranno dettagli importanti.



Il presidente della bicamerale d’inchiesta, al Secolo d’Italia, ha anticipato che ai media verranno offerte “notizie interessanti”. Vincolato al segreto, si è limitato ad affermare di ritenere “straordinario l’approfondimento che verrà reso noto”.

La pubblicazione dei verbali dovrebbe avvenire entro agosto, ma c’è già grande curiosità sul loro contenuto, anche perché finora sono già emerse informazioni importanti. Ad esempio, la Commissione Covid ha accertato che l’Italia ha speso miliardi per comprare dispositivi contraffatti, sdoganati nonostante fossero fuori norma UE.



Giuseppe Conte, Presidente M5s (ANSA 2025, Alessandro Di Meo)

Per quanto riguarda il piano pandemico, non era aggiornato, ma la magistratura ha archiviato le accuse contro l’ex premier Conte e l’ex ministro della Salute Speranza, poiché non vi è prova diretta che ciò abbia causato più morti.

COMMISSIONE COVID, COSA SAPPIAMO FINORA

La Commissione si è occupata anche degli errori sanitari: terapie domiciliari inadeguate (come paracetamolo e “vigile attesa”), mancato tracciamento efficace, poche autopsie sui morti. Ma evidentemente c’è ancora qualcosa che non sappiamo e che quei verbali potrebbero rivelare.



Secondo quanto riportato da Il Giornale, gli approfondimenti avrebbero constatato che il Ministero della Salute falsificò i test di preparazione pandemica e persino regalò mascherine alla Cina mentre in Italia mancavano.

L’attività della Commissione Covid, però, non è terminata: si stanno interrogando soggetti come Ranieri Guerra e Francesco Maraglino (entrambi a processo per il mancato aggiornamento del piano pandemico) e si continua a indagare anche su terapie, tracciamento, mancate autopsie e possibili responsabilità di OMS e governo.

Nel frattempo, si infiamma la polemica politica: il M5S critica la commissione, ritenendola uno strumento politico anziché un’occasione per rafforzare il sistema sanitario. Inoltre, è scontro sulla mancata adesione al nuovo Regolamento sanitario internazionale dell’Oms, che per Lisei rappresenta invece una “difesa della sovranità nazionale”.