COME STA ANDANDO LA CONTROFFENSIVA DELL’UCRAINA CONTRO LA RUSSIA
Iniziata ufficialmente da tre giorni, la controffensiva dell’Ucraina contro la Russia ad un anno e mezzo dall’inizio della guerra sta comportando gravi perdite su entrambi i fronti con ancora obiettivi e armi a disposizione tutte da verificare “sul campo”. La scorsa notte le forze ucraine hanno abbattuto tre droni kamikaze Shahed lanciati dai russi nella regione di Dnipropetrovsk, nell’Ucraina sud-orientale: lo ha divulgato stamane il capo dell’Amministrazione militare regionale, Sergey Lysak, sottolineando come «Questa notte, i difensori del Vostok PvK hanno colpito con precisione i droni nemici. Hanno distrutto contemporaneamente tre Shahed inviati dagli invasori nella regione di Dnipropetrovsk».
Di contro, almeno 15 carri di un treno merci sono deragliati nella regione russa di Belgorod dopo un più che probabile attacco di sabotaggio dell’esercito ucraino: «Secondo le informazioni preliminari, non ci sono vittime», spiega il governatore della regione Vyacheslav Gladkov non confermando né smentendo si tratti di attacco militare frutto della controffensiva ucraina come causa del deragliamento. In un video pubblicato dal ministero della Difesa russo si vedono poi droni colpire i carri armati nemici nell’oblast di Zaporizhzhia in Ucraina, dove le forze ucraine hanno compiuto tentativi «infruttuosi di lanciare attacchi nelle ultime 24 ore». La versione di Kiev sulla controffensiva è ovviamente opposta, sottolineando che i russi si starebbero difendendo sul fronte sud-orientale nella regione di Zaporizhzhia e Kherson, mentre cercano di avanzare con altri attacchi nel Donbass (fonte bollettino stato maggiore ucraino su Ukrinform).
ZELENSKY: “IN ATTO LA CONTROFFENSIVA”. BOMBE RUSSE CONTRO KHERSON
«Qualsiasi terrorista conta solo su poche forme di risultato per sé: la sofferenza delle persone, l’intimidazione delle persone e le rovine che il terrore lascia dietro di sé. Questo è esattamente il modo in cui la Russia agisce in questo caso. Faremo di tutto per garantire alle persone una base per la vita anche dopo questo disastro»: così su Twitter scrive il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, postando le foto nelle regioni allagate dalla distruzione della diga di Kakhovka. Mentre la comunità internazionale continua a indagare per capire le reali cause dell’esplosione con conseguente disastro naturale-sociale, Zelensky conferma su tutta la linea la controffensiva ucraina in corso contro le forze russe.
«Battaglie brutali, azioni di controffensiva e difensive sono in corso sul fronte orientale e meridionale. Bisogna avere fiducia nei nostri militari, e io ce l’ho», così il presidente ucraino risponde a tono all’omologo Vladimir Putin che ieri aveva sentenziato come la controffensiva dell’Ucraina fosse destinata a soccombere e senza avere finora conquistati nessuno degli obiettivi di Kiev. 5 civili invece sono rimasti feriti durante gli attacchi russi di ieri nella regione di Kherson, nell’Ucraina meridionale dove già persiste l’emergenza alluvione a seguito del crollo della diga Kakhovka. «Nelle ultime 24 ore, il nemico ha lanciato 41 attacchi, sparando 247 proiettili da mortai, artiglieria, lanciarazzi multipli Grad, droni e aerei… L’esercito russo ha preso di mira le aree residenziali degli insediamenti della regione. Cinque persone sono rimaste ferite a causa dell’aggressione russa», si legge nel messaggio del governatore Oleksandr Prokudin su Telegram. Secondo gli analisi britannici e occidentali, sono 4 in tutto le direttrici attuali della controffensiva ucraina: a est (nei pressi di Bakhmut) con alcuni sfondamenti della linea difensiva russa; a sud nell’oblast di Zaporizhzhia dove invece i guadagni sarebbero nulli; a nord ovest e pure a nord est.