Con la diffusione del Coronavirus anche in America, i funzionari sanitari hanno cambiato idea anche sull’uso delle mascherine. Adesso il consiglio è quello di indossarle in aree pubbliche dove diventa difficile far rispettare la distanza minima tra le persone, come ad esempio nei negozi di alimentari. Ma le mascherine sono davvero efficaci? Da una parte il presidente Usa, Donald Trump, ha spiegato che si tratta di una raccomandazione volontaria e che lui probabilmente non l’avrebbe seguita, eppure sempre più sindaci hanno incoraggiato l’uso di questo dispositivo per evitare la diffusione del virus da parte di asintomatici. In alcune città si è arrivati persino a multare fino a 1000 dollari chi non avesse indossato la mascherina. Nel frattempo l’OMS e il CDC hanno ripetutamente consigliato l’uso delle mascherine solo a chi è malato o manifesta i sintomi del Covid-19. Le cose sono cambiate man mano che sono stati raccolti maggiori dati sulla diffusione del virus. Se fino a febbraio l’OMS aveva definita “rara” la trasmissione virale da persone asintomatiche, adesso è emerso che un numero significativo di persone infette senza sintomi possono trasmettere il Coronavirus ad altri. Basti pensare che quasi il 50% dei passeggeri a bordo della Diamond Princess poi trovati infetti, non avevano manifestato sintomi prima di sottoporsi al test. Lo scorso 2 aprile, il Dr. Harvey Fineberg, a capo del nuovo comitato federale sulle malattie infettive, alla CNN nei giorni scorsi ha dichiarato la sua intenzione di indossare la mascherina in pubblico: “i risultati degli studi disponibili sono coerenti con l’aerosolizzazione del virus dalla respirazione normale”, ha spiegato. Sarebbero proprio i “portatori silenziosi” – persone contagiate ma senza sintomi – che inducono all’uso della mascherina per rallentare la diffusione del Covid19.
CORONAVIRUS, MASCHERINE PROTEGGONO DAVVERO? RESTA INCOGNITA SUI MATERIALI
Mentre ci si interroga sulla reale efficacia delle mascherine per ridurre la trasmissione del Coronavirus, alcuni studi sembrerebbero confermarne l’importanza. La ricerca sulla SARS ha reso noto che le mascherine N95 sono state altamente efficaci nel bloccare la trasmissione del virus. Un altro studio ha stabilito che le maschere realizzate da t-shirt di cotone erano molto meno efficaci rispetto alle maschere chirurgiche. Queste ultime sarebbero infatti usa e getta, a differenza di quelle in cotone che sarebbero quasi certamente lavate e questo solleverebbe ulteriori preoccupazioni. Alcuni studi del Nepal hanno evidenziato che le operazioni di lavaggio e asciugatura comportano un deterioramento e quindi minore efficienza. Resta tuttavia importante la ricerca sul migliore materiale da usare per la realizzazione di mascherine. Il parere comune è che, ad ogni modo, in attesa di ulteriori dati, l’uso della mascherina sia una protezione migliore rispetto a non indossare nulla, come evidenziato anche in un articolo sulla rivista medica The Lancet Respiratory Medicine. Indossare tutti una maschera comporterebbe una maggiore protezione collettiva e potrebbe fungere da promemoria per ricordare alle persone di non toccarsi il viso. Le maschere, tuttavia, non sono scudi quindi l’arma migliore resta il distanziamento sociale.