Con il programma Artemis e il lancio di Artemis 1, che avverrà nel primo pomeriggio di oggi 29 agosto, riparte la cosiddetta “corsa alla Luna” che tra gli anni ’50 e ’70 caratterizzò la rivalità tra gli Stati Uniti e l’ex Unione Sovietica. Tra il 1957 e il 1975 infatti queste due superpotenze intrapresero una vera e propria gara volta a conquistare obiettivi sempre più ambiziosi, tra lanci di missili e satelliti e il desiderio di raggiungere la Luna. Dietro questa corsa, tuttavia, si celava una profonda rivalità tra due culture, tecnologie e ideologie differenti e separate dalla Guerra Fredda.
La data di inizio della corsa alla Luna è tradizionalmente fissata al 4 ottobre 1957, quando l’ex Unione Sovietica lanciò il satellite Sputnik 1 nell’orbita terrestre. Questo fatto fu interpretato come il segno della ripresa dell’Unione Sovietica dopo le conseguenze della guerra, e gli Stati Uniti reagirono istituendo la NASA e intraprendendo iniziative analoghe. Quattro mesi dopo il lancio dello Sputnik 1, infatti, gli Stati Uniti misero in orbita il primo satellite, l’Explorer 1 (gennaio 1958). Nonostante le possibili implicazioni militari, entrambi i satelliti contribuirono a scopi scientifici.
Corsa alla Luna tra successi e fallimenti, fino all’allunaggio del primo uomo
La corsa allo spazio e alla Luna proseguì con le prime creature viventi nello spazio. Si iniziò con la cagnolina Laika, messa in orbita nel 1957 all’interno dello Sputnik 2 e il cui corpo bruciò assieme alla capsula al rientro nell’atmosfera. L’Unione Sovietica inviò in orbita anche i cani Belka e Strelka (1960) e delle tartarughe (1968) che orbitarono attorno alla Luna. Dopo, toccò al primo essere umano, il sovietico Jurij Gagarin, che il 12 aprile 1961 entrò nell’orbita terrestre a bordo della Vostok 1 e inaugurò la cosiddetta “era spaziale”.
La replica degli Stati Uniti arrivò nel 1961 e nel 1962, rispettivamente con le missioni Freedom 7 (che vide protagonista Alan Shepard) e Friendship 7 (con John Glenn) entrambe in orbita attorno alla Terra. Nel 1962 l’URSS portò in orbita la prima donna, Valentina Vladimirovna Tereškova, a bordo della Vostok 6. Nel 1965, Aleksej Archipovič Leonov della Voschod 2 compì la prima passeggiata spaziale. Dopo questi primi successi, entrambe le superpotenze iniziarono a desiderare di raggiungere il suolo lunare. L’Unione Sovietica inviò per la prima volta una sonda senza equipaggio sulla Luna il 4 gennaio 1959, riuscendo soltanto ad avvicinarvisi. Nel frattempo, gli Stati Uniti lavorarono su quattro programmi per preparare gli atterraggi delle capsule Apollo. Mentre l’ex URSS si scontrava con lanci falliti e incidenti mortali (come quello della Sojuz 1 che nel 1967 uccise Vladimir Komarov), la corsa alla Luna finì, o forse iniziò, il 20 luglio 1969 con l’atterraggio dell’Apollo 11 e di Neil Armstrong, il primo uomo nella storia a mettere infine piede sulla Luna.