Si è sentito male durante il rito della Comunione, don Claudio Albanito, parroco della chiesa di Santa Maria Assunta a Rose in provincia di Cosenza. E’ successo sabato scorso durante la messa prefestiva delle 18.30. Improvvisamente è sembrato non riuscire a respirare e poi ha vomitato. In seguito ha raccontato di aver sentito un forte bruciore alla gola. E’ stato immediatamente soccorso dai fedeli presenti e quindi trasportato in ospedale dove è risultato che il calice che aveva appena sciacquato con l’acqua conteneva della candeggina. Al momento non si capisce ancora cosa possa essere successo: il calice, risulta, era stato preparato un paio d’ore prima. Forse, pulendolo, era rimasta della candeggina.
AVVELENAMENTO O SCHERZO?
Le ipotesi però sono molte: un pessimo scherzo o addirittura un tentativo di avvelenamento. Il fatto è che il prete poteva morire per quanto successo. Per adesso non ha ancora presentato denuncia contro ignoti, e il giorno successivo è potuto tornare in chiesa per celebrare le prime comunioni. Se qualcuno ce l’aveva con lui tanto da tentare di ucciderlo, solo il parroco può saperlo: negli ultimi due anni ben cinque sacerdoti si sono alternati alla guida della parrocchia. Evidentemente qualche problema ci deve essere in quella parrocchia. L’ipotesi però più avvalorata è che l’ampolla non fosse stata sciacquata nel modo adeguato dalla candeggina usata per pulirla. «Non so cosa pensare, vorrei considerarla una burla, ma ho difficoltà considerata la gravità del gesto», ha spiegato all’Ansa. Poi ha aggiunto di non aver sporto denuncia: «Ho solo informato i carabinieri. Non ho idea di chi possa essere stato, né se si tratti di una svista o di qualcosa di diverso. Sono ancora frastornato».