Si registra un calo importante di contagi di coronavirus in Italia per quanto riguarda la settimana che va dal 20 al 26 gennaio. Dal monitoraggio emerge che il numero dei nuovi positivi è sceso a 85.397 contro i 97.343 della settimana precedente. Il calo è di 11.946 casi, per una percentuale del 12,2%. Forse è la conseguenza delle lunghe chiusure da Natale alla Befana, anche se sono lontane nel tempo, quindi è più probabile che questo calo sia dovuto al passaggio di alcune regioni in zona rossa e arancione. Una cosa è certa, non c’era un calo così dal 14-20 ottobre. A livello locale, si registrano numeri in miglioramento in Veneto e Sicilia, mentre Campania e Toscana sono stabili ma in leggera crescita. Come evidenziato da Repubblica, in Veneto il calo avviene a ritmi sostenuti: è del 33,7% in una settimana. Ancor più evidente il calo in Sicilia, che del resto è zona rossa: -34,2%. La percentuale di riduzione è ancor più alta in Molise (-25%) e Valle d’Aosta (-40%), ma è pur vero che i numeri assoluti sono molto bassi. Calo contenuto invece nelle altre regioni, a partire dalla Puglia.
COVID ITALIA, DATI SETTIMANA: CALO RICOVERI E MORTI
Dai dati relativi al contagio dell’ultima settimana emerge che a salire sono poche realtà. Tra queste senza dubbio la Provincia di Bolzano, che pur essendo in zona rossa continua a crescere e fa registrare un incremento del 36,3%. Ma crescono pure due regioni che si trovano in zona gialla da alcune settimane. Si tratta della Campania e della Toscana. A far registrare una salita di casi anche Umbria e Abruzzo. Da quando sono stati inclusi i test antigenici rapidi nel conteggio degli esami eseguiti, è cresciuto anche il numero dei tamponi. L’effetto più evidente è la diminuzione della percentuale dei positivi per test. Quando si conteggiavano solo i molecolari era del 12,31%, mentre nella settimana appena conclusa è al 5,03%, in quella precedente era al 6,51%. A scendere anche il numero dei ricoverati. Ci sono 1.162 ricoverati in meno, quindi il calo è del 4,4%. Situazione simile per le terapie intensive, spiega Repubblica: il calo è del 5,6%. Un po’ meno i morti rispetto alla settimana precedente, il calo è del 2,1%. Se si tiene conto dell’ultimo mese, il calo è stabile.