Andrea Crisanti è stato intervistato poco fa anche dal programma di Rai Radio 1, Un Giorno da Pecora, e nell’occasione ha detto la sua sulla decisione del governo di aprire una crisi in piena pandemia. Il microbiologo dell’università di Padova si dice sorpreso da questa mosse dell’esecutivo, ed in particolare dalla decisione di Conte di dimettersi dopo aver incassato comunque la fiducia: “Sono rimasto sorpreso dalle dimissioni di Conte – spiega Crisanti – che senso ha avuto mostrare tutta questa determinazione se poi voleva dimettersi?”.
Crisi di governo che potrebbe portare a nuove elezioni, ma in pandemia di covid sarebbe rischioso mobilitare milioni di persone: “Andare a votare credo sia un azzardo – ha proseguito Crisanti – non tanto per la votazione in sé ma per i comizi e tutto il resto, le elezioni non sono solo l’atto del voto”. A riguardo ha citato il caso degli Stati Uniti e delle elezioni dello scorso novembre: “L’ America ad esempio ha pagato caro il voto c’è stata un’impennata di contagi”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
CRISANTI: “SE VARIANTE BRASILIANA CIRCOLA SERVE LOCKDOWN DURO. AGIRE CON PRONTEZZA”
Secondo il noto professore di microbiologia, Andrea Crisanti, in Italia bisognerebbe attuare il lockdown duro se dovessero aumentare le segnalazioni di casi di variante brasiliana. Intervistato dai microfoni dell’AdnKronos, il direttore del Laboratorio di Microbiologia e Virologia dell’Azienda ospedaliera di Padova e docente di Microbiologia dell’università padovana, ha spiegato: “Se i casi di variante covid brasiliana aumentano serve lockdown duro in tutta Italia”. Nella giornata di ieri è stato segnalato il primo caso di variante brasiliana di covid in quel di Varese, e a riguardo Crisanti ha commentato: “Non vuol dire ancora niente, ma è un segnale del fatto che non siamo difesi dalle varianti di Sars-CoV-2. E visto che sembra da alcuni primi studi che quella brasiliana risponda meno al vaccino, se si incominciano a vedere casi dispersi in tutta Italia e qualche cluster, bisogna agire con prontezza. Soprattutto se si conferma una minore protezione da parte del vaccino, mi dispiace ma rimane solo un’opzione: bloccare tutto”.
CRISANTI: “SERVE LOCKDOWN DURO E NON CON ZONE ROSSE”
“Ripeto: bloccare tutto per impedire che si diffonda – ribadisce Crisanti nella sua intervista – significa lockdown duro, non con le zone rosse. Non possiamo permetterci di mandare all’aria il vaccino. Non scherziamo”. Crisanti cita quindi alcuni recenti studi che mostrano che “I sieri dei vaccinati hanno una limitata capacità di bloccarla. Da un punto di vista epidemiologico non si sa quanto effettivamente siano resistenti i vaccinati alla variante. È un’informazione ancora tutta da acquisire. Ma sembra che gli anticorpi abbiano una capacità del 30%”. Nelle ultime settimane sono state segnalate numerose varianti del covid, a cominciare da quella inglese, responsabile di un’impennata di contagi e di morti oltre Manica, passando per quella sudafricana e arrivando appunto all’ultima, quella brasiliana. Il problema principale è che non vi siano al momento informazioni certe sul fatto che gli attuali vaccini approvati dall’Ema, leggasi Pfizer e Moderna, siano efficaci contro queste varianti, con gli esperti che appaiono decisamente divisi sulla questione.