Cresce la tensione diplomatica Francia Algeria dopo l'attentato a Mulhouse, Bayrou minaccia: "Accettino rimpatrio espulsi o chiuderemo patto sui migranti"
Relazioni Francia-Algeria in crisi dopo l’annuncio da parte del primo ministro Francois Bayrou su una possibile revisione del patto sui migranti del 1868. Un caso che è scoppiato a causa della difficoltà di rimpatrio dei cittadini considerati pericolosi e condannati per vari reati, entrati proprio grazie alla legge che stabilisce particolari privilegi a coloro che si spostano dall’ex colonia verso il paese europeo. Benefici che prevedono la concessione più veloce del permesso di soggiorno e agevolazioni per trovare lavoro e alloggio, che ora rischiano di essere revocati a causa dell’ultimo episodio arrivato già in un momento di forti tensioni diplomatiche.
Si tratta infatti dell’algerino responsabile dell’attacco con il coltello a Mulhouse, nel quale è stata uccisa una persona e altre 5 sono state ferite. L’uomo in questione, aveva già ricevuto diverse volte l’ordine di lasciare la Francia con un decreto di espulsione immediato, tuttavia le misure non erano mai state attuate a causa dei continui rifiuti da parte dell’Algeria che non ha mai accettato il rientro in patria.
Tensioni tra Francia e Algeria dopo l’attacco a Mulhouse, Bayrou: “Algeri accetti la lista di soggetti da rimpatriare o chiuderemo patto migranti”
Il primo ministro francese Bayrou ha minacciato l’Algeria di chiudere l’accordo che stabiliva un percorso privilegiato per i migranti dell’ex colonia, stipulato nel 1968. Dopo i fatti di Mulhouse e il fermo del colpevole che è risultato essere un algerino illegalmente presente sul territorio, colpito già da numerose condanne e decreti di espulsione, il leader ha annunciato una possibile revisione del patto che porterebbe non solo a penalizzare tutti i cittadini in procinto di recarsi in Francia ma anche le relazioni diplomatiche tra i due stati visto che poi è stata messa in discussione da governo francese anche l’autorizzazione alle visite da parte di personalità istituzionali algerine.
Il governo di Algeri ha pubblicato una nota nella quale esprime sconcerto per la decisione, affermando: “Non siamo a conoscenza di situazioni restrittive tranne due soli casi“, aggiungendo: “Questa è l’ultima minaccia di una lunga lista di provocazioni da parte della Francia“. Bayrou tuttavia ha ribadito proprio lo scorso 26 febbraio: “Daremo al governo algerino sei settimane per accettare la lista d’urgenza, poi non accetteremo più alcun accordo“.
