La presenza dei cristiani nella "nuova" Siria: l'incontro al Meeting Rimini 2025 con il vicario apostolico di Aleppo, mons. Jallouf, e il vicepremier Tajani

LA PRESENZA DEI CRISTIANI NELLA SIRIA DI OGGI: L’INCONTRO AL MEETING DI RIMINI CON IL VICARIO DI ALEPPO

Da un regime sciita sanguinario come quello degli Assad ad un presente ricco di incertezze per un altro regime, sunnita, con gli ex jihadisti al potere guidati da Al Sharaa-Al Jolani: le sfide della Siria lette dalla presenza viva e tenace dei cristiani, di questo tratta l’importante incontro di oggi al Meeting Rimini 2025 con il vicario apostolico di Aleppo e il Ministro degli Esteri Antonio Tajani,



In questa terza giornata della 46esima edizione del Meeting – oggi domenica 24 agosto 2025 – il focus della politica internazionale si sofferma sull’evento delle ore 17 presso l’Auditorium isybank D3 in Fiera nuova di Rimini: con la possibilità di seguire integralmente l’incontro – dal titolo “La presenza della comunità cristiana in Siria e la libertà religiosa” – in diretta video streaming su “IlSussidiario.tv”, le videonews nazionali e il canale YouTube del Meeting.



Antonio Tajani, Ministro degli Esteri al Meeting di Rimini (ANSA 2024, Dorin Mihai)

Accolti dalla platea di Rimini saranno per l’appunto Mons. Hanna Jallouf, vicario apostolico di Aleppo in Siria, con il vicepremier e Ministro degli Esteri Antonio Tajani: ad accompagnare l’importante evento del pomeriggio al Meeting di Rimini ci sarà l’introduzione del presidente della Fondazione Meeting per l’amicizia tra i popoli, Bernhard Scholz, oltre ai saluti di Luca Beccari, segretario di Stato per gli Affari Esteri per San Marino. A moderare l’incontro sulla presenza dei cristiani in Siria il giornalista e responsabile comuinicazione di “Pro Terra Sancta”, Andrea Avveduto.



LA SFIDA DELLA FEDE E DELLA LIBERTÀ RELIGIOSA DAVANTI ALLE PERSECUZIONI

Nell’anno 2025 in cui la Siria ha visto uno storico crollo di un regime e l’imporsi dei ribelli sunniti che per decenni hanno contrastato le mire di Assad, è ulteriormente più importante l’occhio obiettivo e vivo della residua presenza cristiana rimasta in una delle terre più antiche per la presenza del Vangelo di Cristo. Presente nei diversi incontri avvenuti con il nuovo presidente ad interim siriano, l’ex jihadista Al Jolani, il vicario di Aleppo mons. Jallouf racconterà da vicino la testimonianza di cosa significa nella Siria di oggi comunicare la testimonianza del vivere cristiano.

Il tema della libertà religiosa resta in primissimo piano per le dinamiche tutt’altro che definite nell’organizzazione del nuovo regime: il vicariato apostolico di Aleppo con il responsabile della Farnesina arrivano dunque a dialogare in un momento dove è possibile ma non per forza raggiungibile il futuro immediato di pace per tutti i popoli siriani.

La sicurezza tutt’altro che garantita alle minoranze, la possibilità di esprimere pensiero e pratica di vita religiosa, ma ancora la costruzione di una nuova società dopo decenni di guerra civile (non del tutto conclusosi con la caduta di Assad, ndr): tutto questo è in gioco oggi in Siria, sebbene il seme della speranza non abbandoni mai il popolo cristiano “resistente e resiliente”. La ricerca di un futuro parte dal presente di una realtà viva e “libera” come quella cristiana, come ricorda sempre Papa Leone XIV: la libertà di essere figli di Dio e dunque fratelli tutti.