CHIESA/ Domenica 21 novembre, giornata di preghiera per i martiri cristiani

- La Redazione

Una giornata di preghiera per i cristiani perseguitati, il 21 novembre

bagnascoR400 Il Cardinale Angelo Bagnasco (Ansa)

La Conferenza Episcopale Italiana ha indetto per domenica 21 novembre una giornata di preghiera in tutte le diocesi d’Italia per i cristiani perseguitati in Iraq e per i loro persecutori. Non solo Iraq: si prega per tutti i cristiani perseguitati in ogni parte del mondo. Monsignor Shlemon Warduni, vicario patriarcale della comunità cristiana caldea in Iraq, ha ringraziato la Chiesa italiana.

La giornata è stata presentata dal cardinale Bagnasco al termine della conferenza episcopale di Assisi nel corso di una conferenza stampa. Nonostante il tema, la conferenza stampa, come riporta oggi Avvenire, è stata incentrata da parte dei giornalisti presenti sulla crisi di governo italiana. «Qualunque evento che tocchi la storia del nostro Paese, vorremmo che sia un bene per le persone e per la società intera, un bene autentico, nel senso che affronta i problemi delle persone, delle famiglie, dei gruppi. Auspichiamo quindi che quegli eventi che riguardano le responsabilità alte della politica, e dunque anche le elezioni, siano tutti indirizzati, decisi e guidati in questa direzione» ha detto al proposito.

Aggiungendo: «Le nostre preoccupazioni sono per la gente, per i suoi problemi concreti, familiari, personali, occupazionali. Tutto il resto deve girare attorno a questo. Ciò che è coerente e ordinato a questo scopo, vede sicuramente l’approvazione dell’episcopato e della Chiesa; ciò che non è coerente con questo vede la nostra preoccupazione».

Alla domanda su come debbano comportarsi i cattolici in politica, Bagnasco ha risposto: «I cattolici sono portatori di una visione originale per costruire la città degli uomini che non è costitutiva di una parte precisa, ma è un’unità sui valori». Dunque «un impegno irrinunciabile di tutti i cattolici in politica, per essere presenza viva, critica, vivace e propositiva, ovunque si trovino». Alla base di questo «c’è l’etica della vita, come ceppo vivo e vitale dell’etica sociale».







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