MATTEO BRIGANDI’/ Csm, decaduto il consigliere laico. Decisione senza precedenti

- La Redazione

E’ decaduto il consigliere laico in quota Lega del Consiglio superiore della magistratura, Matteo Brigandì. Si tratta, da parte del Csm, di una decisione senza precedenti.

Giustizia_MartellettoR400 Immagine: Fotolia

E’ decaduto il consigliere laico in quota Lega del Consiglio superiore della magistratura, Matteo Brigandì. Si tratta, da parte del Csm, di una decisione senza precedenti.

Il consigliere laico in quota Lega Nord del Consiglio superiore della magistratura, Matteo Brigandì, da oggi è decaduto. Si tratta di una decisione senza precedenti, passata con 19 sì, tre no e due astenuti, con la quale il Plenum del Csm ha dichiarato la sua decadenza.

Il motivo consisterebbe nel fatto che il consigliere non si era dimesso in tempo da suo ruolo di amministratore della Fin Group, quando la legge prevede che tra l’essere membro di un consiglio d’amministrazione di una società commerciale e consigliere del Csm, vi sia incompatibilità. Il voto è stato effettuato a scrutinio segreto, in seguito al notifica del Cms del ricorso del Tar presentato in prevenzione da Brigandì. Il consigliere era finito al centro della polemiche, in precedenza, dopo che Il Giornale aveva dato notizia di un procedimento disciplinare contro il pm di Milano, Ilda Boccassini, per aver, anni fa, intrattenuto una relazione con un giornalista di Lotta Continua.

La Procura di Roma indaga su di lui per quella vicenda, per individuare eventuali responsabilità nella fuga di notizia. Ora il numero dei consiglieri laici scenda a 4, quota che non consente di far mancare il numero legale nelle votazioni







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