TRIFONE E TERESA / Giosuè Ruotolo, news: i genitori della ragazza uccisa, “Per noi è un assassino” (Quarto Grado, oggi 28 ottobre 2016)

- La Redazione

Trifone e Teresa, ultime news: nuova udienza del processo a carico dell’ex militare Giosuè Ruotolo, presunto assassino della coppia freddata a Pordenone. La parola ai carabinieri.

trifone_ragone_chilhavisto Trifone Ragone e Teresa Costanza

Si è svolta oggi la terza udienza del processo a carico di Giosuè Ruotolo, il presunto killer di Trifone e Teresa. In aula a Udine vi erano anche Carmelina e Rosario, genitori della ragazza freddata nella sua auto con alcuni colpi di pistola, insieme al fidanzato. Proprio i genitori della ragazza uccisa hanno rilasciato alla trasmissione Pomeriggio 5 alcune parole cariche di forte dolore. La madre di Teresa ha voluto ricordare con grande affetto la prima volta che la figlia presentò alla famiglia Trifone, descritto come una persona speciale. A prendere la parola è poi stato il padre Rosario, che ha asserito: “Finché i giudici non confermano la sua colpevolezza non possiamo assolutamente dire che tutto porta a lui”. Nonostante questo, la famiglia di Teresa si sarebbe ormai fatta un’idea molto chiara di Giosuè Ruotolo, in carcere dallo scorso anno con l’accusa di duplice omicidio: “Una persona che è innocente dovrebbe gridare notte e giorno la sua innocenza e invece notte e giorno dice solo bugie. Per noi è un assassino”, ha chiosato il signor Rosario Costanza.

Si è svolta questa mattina la terza udienza del processo a carico di Giosuè Ruotolo, presunto assassino di Trifone e Teresa, la coppia di fidanzati freddata a Pordenone la sera del 17 marzo 2015. In merito alle parti civili, oggi in aula erano presenti i genitori della ragazza uccisa e proprio la madre interverrà nel corso della puntata di Pomeriggio 5 commentando quanto accaduto nella terza udienza. Ciò che è emerso, come rivela l’agenzia Ansa citata dalla Gazzetta di Parma, sono circa 10 milioni i dati analizzati dai carabinieri durante le indagini sul delitto di Trifone e Teresa. E’ quanto trapelato dal capitano Mauro Maronese, che fu comandante del nucleo investigativo dei Carabinieri di Pordenone, sentito oggi come teste dell’accusa. Nel corso dell’udienza in Corte d’Assise ad Udine, oggi Maronese ripercorso le fasi più importanti delle attività d’indagine svolte fin dai primi giorni successivi al duplice omicidio e che videro impegnati una cinquantina di uomini ogni giorno.

Nella mattinata odierna è andata in scena a Udine, in Corte d’Assise, la terza udienza del processo a carico di Giosuè Ruotolo, ex militare accusato del duplice delitto di Trifone e Teresa. In attesa della puntata di stasera di Quarto Grado, che commenterà la nuova giornata in aula, emergono le prime notizie della mattinata direttamente dal quotidiano online Il Messaggero Veneto. Dopo la passata udienza, nella quale era presente il padre di Ruotolo, per la prima volta dall’inizio del processo è entrata in aula anche la madre del presunto assassino di Trifone e Teresa. Entrambi i genitori del 26enne sono giunti da Somma Vesuviana. Ruotolo sin dalla prima udienza aveva chiesto di non essere ripreso da fotografi e giornalisti ed oggi ha potuto salutare, seppur con un sorriso, mamma e papà. Giosuè avrebbe tentato anche un contatto fisico con i genitori, tentando di stringere loro le mani ma sarebbe stato allontanato da un agente di custodia. Immancabili in aula i genitori di Teresa, uccisa insieme a Trifone la sera del 17 marzo 2015. L’udienza di oggi ha visto in programma la presenza dei carabinieri di Pordenone che intervennero sulla scena del crimine e coloro che eseguirono i rilievi sull’auto in cui furono trovati senza vita Trifone e Teresa, freddati da vari colpi di pistola.

La verità sul duplice delitto di Trifone Ragone e Teresa Costanza è ancora lontana. Il processo a carico di Giosuè Ruotolo, presunto assassino della coppia uccisa il 17 marzo 2015 a Pordenone avrà proprio l’obiettivo di spiegare e chiarire alle famiglie delle vittime cosa sarebbe accaduto nel parcheggio del Palasport, quando Trifone e Teresa furono brutalmente freddati a colpi di pistola. Nella giornata di oggi si svolgerà la terza udienza in Corte d’Assise a Udine e vedrà nuovamente la presenza in aula dell’ex militare 26enne di Somma Vesuviana. Come rivelato nelle passate settimane dal settimanale Giallo, infatti, Ruotolo non sarebbe più un militare dell’esercito. Un destino, il suo, molto simile a quanto accaduto a Salvatore Parolisi, il caporalmaggiore cacciato dall’Esercito in seguito alla condanna a 20 anni di reclusione per il delitto della moglie Melania Rea. Intanto, secondo il medesimo settimanale, a mettere ulteriormente nei guai Giosuè Ruotolo sarebbero ora alcune intercettazioni emerse di recente e relative al periodo precedente alla sua iscrizione nel registro degli indagati. Era il 15 giugno 2015, tre mesi dopo il duplice delitto di Trifone e Teresa, quando Giosuè fu intercettato nella sua abitazione mentre diceva al coinquilino Daniele Renna: “Io ai carabinieri dirò che in caserma lavoravo da un’altra parte e che vedevo Trifone solo nell’area delle macchinette dopo l’alzabandiera delle 8.45, quando c’era la maggiore affluenza di persone e si era intenti tutti a scherzare”. I due coinquilini, dunque, si stavano evidentemente mettendo d’accordo su quanto avrebbero detto ai carabinieri. Ed a proposito dei militari dell’Arma, l’udienza di oggi sarà molto importante in quanto la parola sarà data proprio ai carabinieri impegnati nelle indagini. Sarà dunque chiamato a deporre il capitano Mauro Maronese, che ha coordinato l’attività investigativa nel periodo dal 21 marzo al 31 agosto 2015 e successivamente il maggiore Pier Luigi Grosseto che gli è subentrato alla guida del Nucleo investigativo. Al termine della terza udienza, stasera sarà la trasmissione Quarto Grado, in onda su Rete 4, a commentare il giallo di Trifone e Teresa con gli aggiornamenti di quanto avvenuto in aula a Udine.





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