Ha turbato anche Roberto Saviano la storia di Emmanuel Chidi Namdi, il nigeriano 36enne ucciso a Fermo da Amedeo Mancini. Un omicidio che ha dell’assurdo e che sarebbe stato scatenato dal tentativo della vittima di difendere la moglie da vili offese. “Potrei dirvi che non è solo Amedeo Mancini l’assassino, potrei dirvi che a uccidere Emmanuel è tutto quello che Mancini rappresenta, tutto l’odio e il rancore che come una spugna, in questo Paese infelice, ha assorbito”, ha esordito il giornalista e scrittore Roberto Saviano tramite il suo profilo Facebook. “Potrei dirvi tante cose, ma non lo faccio perché, sapete, ciascuno di noi è responsabile delle proprie azioni, dei propri pensieri e dei propri sentimenti. Se odiate siete certo facili prede di strumentalizzazioni, ma siete comunque responsabili del vostro odio, dell’odio che portate nelle vostre vite e che insegnate ai vostri figli”, ha aggiunto. Saviano ha quindi raccontato brevemente la vita di Emmanuel Chidi Namdi e della moglie Chinyery, scappati dal terrorismo in Nigeria ed i soli sopravvissuti nella loro famiglia. “La vita è più complessa di come ve la raccontano politici imbonitori, cialtroni e ignoranti come Salvini e i suoi compari leghisti. Vi trattano come bestie, vi riempiono di rancore e odio, scrivono post indegni contro gli immigrati, danno interviste abominevoli riportando falsità al solo scopo di seminare odio. Hanno bisogno, per sopravvivere, tanto sono nullità, di dirvi con chi prendervela, così che non vi venga in mente di prendervela con loro, per la loro incapacità”, ha proseguito, senza nascondere la sua indignazione. Clicca qui per leggere lo stato e i commenti.
Amedeo Mancini, l’uomo accusato dell’omicidio di Emmanuel Chidi Namdi, il nigeriano ucciso a Fermo, sarebbe un estremista di destra. A riportarlo è la versione online de “La Repubblica”, secondo cui l’uomo, a detta del suo avvocato, avrebbe iniziato ad insultare il nigeriano poiché convinto che questo stesse per compiere il furto di una macchina con la complicità della donna. A quel punto, sempre secondo la versione dell’avvocato di Mancini, Emmanuel avrebbe reagito scagliandosi contro il suo assistito, che si sarebbe soltanto “difeso” e oggi viene descritto come “molto addolorato” per la morte del ragazzo africano. Sempre secondo “La Repubblica”, Mancini sarebbe un uomo robusto e alto circa un metro e 90, titolare di una grossa azienda zootecnica a Fermo, che può contare una cinquantina di tori.
E’ stato fermato l’uomo accusato dell’omicidio di Emmanuel Chidi Namdi, il nigeriano ucciso a Fermo. L’aggressore si chiama Amedeo Mancini ed è un ultras della Fermana. L’accusa, come riferisce l’agenzia di stampa Adnkronos, è di “omicidio preterintenzionale aggravato dalla finalità razzista”, ha detto il ministro dell’Interno Angelino Alfano al termine del comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica presso la Prefettura di Fermo. Il nigeriano 36enne è stato preso a botte per aver difeso da insulti razzisti la compagna ed è morto in seguito a un’emorragia cerebrale. Mancini, si legge su La Repubblica, avrebbe dichiarato di “aver avuto l’impressione che Emmanuel e la moglie stessero rubando un’auto”. E proprio per evitare il furto sarebbe intervenuto insultando il nigeriano, che avrebbe reagito. Amedeo Mancini è affiliato alla tifoseria della Fermana e “ha subito un Daspo da parte del questore di Ascoli Piceno”.